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Quali sono i costi di un fondo di investimento? Non ci sono solo le commissioni

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Commissioni fondo di investimento

I costi annuali dei fondi comuni di investimento azionari in Europa si attestano intorno all'1,5%, mentre in Italia il valore raggiunge il 2%.

I fondi comuni di investimento sono uno strumento utilizzato dagli investitori sia in Italia che a livello globale. Questi veicoli finanziari consentono una diversificazione del portafoglio di investimenti, ma è di fondamentale importanza comprendere i costi e le commissioni associati prima di investire, specialmente confrontando tali costi con quelli degli strumenti più recenti come gli Exchange-Traded Fund (Etf).

Secondo uno studio condotto da Banca d’Italia basato su un rapporto dell'Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati, i costi annuali dei fondi comuni di investimento azionari in Europa si attestano intorno all'1,5%, mentre in Italia il valore raggiunge il 2%. Questi costi risultano superiori rispetto a quelli riscontrati nel mondo anglosassone, dove vi è una maggiore trasparenza e competitività. Approfondiamo quindi:

  • Fondo di investimento, quali sono i costi
  • E non bisogna dimenticare le commissioni

Fondo di investimento, quali sono i costi

Le spese di trading sono correlate alle transazioni eseguite all'interno del portafoglio di un fondo. Questi costi possono comprendere commissioni di negoziazione, differenziali tra il prezzo di acquisto e il prezzo di vendita dei titoli e altre spese relative alle operazioni di trading. Le spese di trading possono variare in base alla frequenza delle transazioni del fondo e al tipo di attività sottostante. Maggiore è il numero di operazioni di acquisto e vendita effettuate dal gestore del fondo, maggiori saranno le spese di trading.

Le spese di custodia riguardano la conservazione fisica dei titoli all'interno del portafoglio del fondo. Questi costi sono generalmente sostenuti dall'istituzione finanziaria o dalla società di gestione del fondo e non sono direttamente addebitati agli investitori.

Le spese di distribuzione coprono la distribuzione e la promozione del fondo e possono includere commissioni di vendita pagate agli intermediari finanziari che vendono il fondo, nonché spese di marketing. In sostanza, la società di gestione del fondo riconsegna una parte delle commissioni alla banca o alla società che distribuisce il fondo. Ad esempio, molti fondi offerti dalle banche americane sono distribuiti attraverso reti bancarie italiane, e in questo caso la banca italiana riceve una parte delle commissioni che il sottoscrittore paga alla società americana. Queste spese sono detratte dall'attivo del fondo e non sono addebitate separatamente agli investitori, influenzando direttamente la performance del fondo senza che gli investitori ne siano necessariamente consapevoli.

E non bisogna dimenticare le commissioni

Le commissioni di gestione sono uno dei costi più diffusi associati ai fondi comuni d'investimento in Italia. Queste commissioni costituiscono la retribuzione del gestore del fondo per la gestione del portafoglio e sono espresse come un tasso percentuale annuo sul patrimonio gestito dal fondo. Ad esempio, se un fondo ha una commissione di gestione del 2% e il patrimonio investito nel fondo ammonta a 100.000 euro, verranno addebitati 2.000 euro all'anno in commissioni. Queste commissioni vengono dedotte direttamente dalla performance del fondo, il che significa che il cliente non le osserva direttamente: in sostanza, se il fondo ha una performance lorda del 10% nell'anno, il cliente riceverà solo l'8%. Viceversa, se il fondo subisce una perdita del 10%, il cliente subirà una perdita del 12%.

Le commissioni di gestione dei fondi variano solitamente dall'1% al 3,5%, mentre quelle degli Etf vanno dallo 0,04% allo 0,4%-0,5%. Per una valutazione più approfondita su questo argomento e sulle performance nette per gli investitori, si rimanda a un articolo specifico che confronta fondi ed Etf.

Alcuni fondi applicano spesso commissioni al momento dell'acquisto o al momento del rimborso. Le commissioni di sottoscrizione vengono detratte dall'importo investito, mentre le commissioni di rimborso vengono addebitate al momento del riscatto. Alcuni fondi possono adottare una struttura senza commissioni di sottoscrizione o rimborso. Gli Etf, al contrario dei fondi, non applicano mai commissioni di sottoscrizione o rimborso.

I report delle banche spesso considerano l'importo investito, senza tener conto delle commissioni di sottoscrizione, il che può risultare discutibile poiché ciò che conta per il cliente è l'importo effettivamente investito. Lo stesso vale per le commissioni di rimborso: il report dovrebbe riflettere la performance netta al netto di tali commissioni, ma ciò non avviene quasi mai nella pratica.

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