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Quali maggiorazioni per l'assegno unico per i figli si possono avere, importi 2025 e la nuova procedura per fare domanda all'INPS

di Marianna Quatraro pubblicato il
maggiorazioni assegno unico

Come cambiano le maggiorazioni riconosciute per l’assegno unico per i figli nel 2025 e le novitŕ previste per la domanda del beneficio

Quali sono le maggiorazioni per l'assegno unico per i figli e i nuovi importi 2025? Cambia ancora il prossimo anno l’assegno unico per i figli e le novità non riguardano di certo le modalità di riconoscimento della misura e relativi beneficiari ma gli importi, che aumentano per effetto della rivalutazione.

Quest’ultima interessa non solo l’importo dell’assegno spettante a tutte le famiglie con figli ma anche le relative maggiorazioni. Vediamo di seguito quali sono.

  • Quali sono le maggiorazioni per l’assegno unico per i figli e come cambiano nel 2025
  • Al via la nuova procedura per fare domanda all’Inps 

Quali sono le maggiorazioni per l’assegno unico per i figli e come cambiano nel 2025

Come stabilito dalla normativa vigente, l’assegno unico prevede diverse maggiorazioni, che sono differenti a seconda delle situazioni familiari e della composizione del nucleo.

Le maggiorazioni per legge riconosciute per importi diversi e nei seguenti casi:

  • quando entrambe i genitori sono lavoratori;
  • nel caso di mamme giovani, di età inferiore a 21 anni;
  • se nel nucleo familiare sono presenti figli con disabilità, e variabili in base al grado di disabilità; 
  • per ogni figlio successivo al secondo;
  • per ciascun figlio di età inferiore ad un anno;
  • per i nuclei con tre o più figli per ciascun figlio di età compresa tra uno e tre anni,
  • ai nuclei vedovili;
  • per le famiglie numerose con quattro o più figli.
Anche le maggiorazioni dell’assegno unico per i figli sono soggette al ricalcolo nel 2025 con il nuovo tasso di rivalutazione dello 0,8% deciso nei giorni scorsi dal Mef.

L’indice è stato stimato sulla base dei dati effettivi dei primi nove mesi del 2024 e di quelli previsti per l’ultimo trimestre. 

L’importo di tali maggiorazioni aumenta, dunque, seppur di pochissimo, e tale incremento sarà riconosciuto per tutto l’anno ai beneficiari della misura.

Al via la nuova procedura per fare domanda all’Inps 

L’Inps, con il messaggio n. 4253 del 13 dicembre 2024, ha comunicato ufficialmente l’aggiornamento del servizio per la presentazione delle domande dell’assegno unico, chiarendone le novità.

È stata, innanzitutto, semplificata la gestione dei pagamenti degli importi spettanti sui conti correnti con l’integrazione al Sistema Unico di Gestione IBAN (SUGI) che permette di selezionare uno degli eventuali Iban già inseriti e usati per altre prestazioni o indicarne uno nuovo al momento della presentazione di una nuova domanda.

I tutori dei minori o dei soggetti interdetti, al momento della presentazione della domanda, possono indicare un Iban intestato/cointestato a ogni soggetto tutelato per l’accredito diretto a favore del medesimo.

Ulteriori modifiche riguardano: 

  • miglioramenti specifici per le richieste delle maggiorazioni riconosciute ai nuclei familiari con l’Isee entro i 25mila euro e con i genitori entrambi titolari di reddito da lavoro;
  • la gestione del beneficio nel caso di decesso del genitore richiedente. 
In questo caso, infatti, il genitore superstite che percepiva l’assegno al 50% non deve presentare una nuova domanda. 

Il sistema riconosce automaticamente dal mese successivo alla data del decesso l’intero importo al 100% al genitore superstite. 

Se quello defunto percepiva, invece, l’assegno al 100%, bisogna verificare la sussistenza della responsabilità genitoriale in capo all’altro genitore al fine di effettuare il subentro automatico. 

La nuova domanda viene creata d’ufficio e inserita nello stato di Evidenza al cittadino, in modo da permettere al genitore superstite di spuntare Responsabilità genitoriale, per legittimare il proprio subentro.