Per scaricare le spese di rappresentanza serve rispettare i requisiti fiscali relativi alla tracciabilità, ai limiti di deducibilità e alla detraibilità dell'Iva.
Le spese di rappresentanza sono una categoria di costi sostenuti da un'impresa o un professionista al fine di migliorare l'immagine aziendale e promuovere l'attività, con l’obiettivo di aumentare indirettamente le vendite e rafforzare le relazioni commerciali.
Per dedurre queste spese dalle tasse occorre rispettare le condizioni stabilite dalla normativa fiscale. In questo approfondimento vediamo allora cosa rientra tra le spese di rappresentanza, come possono essere dedotte, e quali requisiti devono rispettare quando vengono pagate con strumenti tracciabili come bonifici, carte di credito o bancomat:
Una delle caratteristiche distintive delle spese di rappresentanza è che non ci deve essere una controprestazione da parte del beneficiario. Ad esempio, un pranzo con un cliente potenziale rientra tra le spese di rappresentanza solo se non è previsto un contratto o un obbligo di acquisto in cambio del pranzo.
Le spese devono essere sostenute per migliorare l'immagine dell’azienda o per promuovere i suoi prodotti o servizi. Il loro scopo è, quindi, quello di generare potenzialmente benefici economici futuri, come nuovi contratti o rapporti commerciali.
Il legislatore ha stabilito dei limiti per la deducibilità delle spese di rappresentanza in base ai ricavi dell'impresa. Secondo il Testo Unico delle Imposte sui Redditi, le spese di rappresentanza sono deducibili in misura variabile a seconda del fatturato dell'impresa:
C'è poi una categoria di spese di rappresentanza che è deducibile al 100%. Si tratta di spese per beni di valore inferiore ai 50 euro per unità. Si tratta di gadget o regali aziendali di modico valore che vengono distribuiti durante eventi promozionali o fiere. In questi casi, l'intero importo della spesa è deducibile dal reddito dell’impresa.
Anche la gestione dell’Iva sulle spese di rappresentanza segue regole particolari. Se il costo unitario del bene o servizio non supera i 50 euro, l'Iva è completamente detraibile. Se il valore del bene supera tale soglia, l’Iva diventa indetraibile. In questo caso, l’Iva non detraibile viene considerata un costo aggiuntivo per l’azienda, che può essere dedotto dal reddito.
Uno degli aspetti chiave per dedurre le spese di rappresentanza è la tracciabilità del pagamento. La normativa fiscale italiana richiede che tutte le spese deducibili siano effettuate tramite strumenti di pagamento tracciabili come bonifici bancari, carte di credito o bancomat. Questo requisito, introdotto per contrastare l'evasione fiscale, permette all'Agenzia delle entrate di verificare facilmente le operazioni finanziarie dell'impresa.
Pagare le spese di rappresentanza con strumenti tracciabili non solo garantisce la conformità fiscale, ma facilita anche la deduzione delle spese, evitando contestazioni da parte delle autorità fiscali. I pagamenti effettuati in contante non sono considerati tracciabili e di conseguenza non permettono di usufruire della deduzione.