Le spese sostenute per la fisioterapia possono essere portate in detrazione fiscale al 19% nella dichiarazione dei redditi, sia nel modello 730/2025 che nel modello Redditi Persone Fisiche. Si tratta di un'agevolazione importante che permette di recuperare parte delle somme investite per trattamenti riabilitativi, considerati come spese sanitarie dall'Agenzia delle Entrate.
Le prestazioni fisioterapiche rientrano infatti nella categoria delle spese sanitarie detraibili, come stabilito dall'articolo 15 del Testo unico delle imposte sui redditi (TUIR). Questa possibilità esiste sia per trattamenti erogati da strutture private che pubbliche, con alcune differenze nei requisiti documentali e nelle modalità di pagamento.
Quali trattamenti fisioterapici sono detraibili nel 730/2025
Le spese per trattamenti fisioterapici che possono essere portate in detrazione comprendono diverse tipologie di interventi riabilitativi, tutti finalizzati al recupero o al mantenimento della funzionalità fisica. Tra i principali trattamenti detraibili rientrano:
- Fisioterapia tradizionale per problematiche muscolo-scheletriche
- Kinesiterapia (terapia del movimento)
- Laserterapia per problemi infiammatori e dolori
- Massofisioterapia (con specifici requisiti del professionista)
- Terapie riabilitative post-traumatiche o post-chirurgiche
- Ginnastica correttiva e di riabilitazione degli arti e del corpo
- Idrokinesiterapia (riabilitazione in acqua)
- Magnetoterapia per problemi ossei e articolari
Tutte queste prestazioni sono considerate parte dell'
assistenza infermieristica e riabilitativa, una categoria di spese che l'Agenzia delle Entrate riconosce come detraibili secondo quanto previsto dalla circolare 14/e del 2025, che include tra le spese sanitarie anche quelle relative all'assistenza specialistica per la riabilitazione fisica.
Percentuale di detrazione e franchigia applicabile
La detrazione fiscale per le spese di fisioterapia è fissata al 19% dell'importo sostenuto. Tuttavia, è importante sottolineare che tale detrazione si applica solo sulla parte che eccede la franchigia di 129,11 euro, che viene calcolata sul totale delle spese sanitarie sostenute nell'anno d'imposta 2024.
Per fare un esempio pratico:
- Se in un anno si spendono 500 euro per trattamenti di fisioterapia, la detrazione si calcola su 370,89 euro (500 - 129,11)
- Il 19% di 370,89 euro corrisponde a 70,47 euro di risparmio fiscale
Questa detrazione fiscale viene sottratta direttamente dall'imposta lorda dovuta dal contribuente. Nel caso in cui le spese sanitarie complessive superino 15.493,71 euro nell'anno, è possibile optare per una rateizzazione in quattro quote annuali di pari importo, beneficiando così della detrazione in modo dilazionato.
Per i contribuenti con disabilità riconosciuta ai sensi della Legge 104/92, la detrazione del 19% spetta sull'intero importo delle spese, senza applicazione della franchigia di 129,11 euro, purché si tratti di trattamenti strettamente correlati alla patologia che ha determinato il riconoscimento della disabilità.
Requisiti per la detrazione dei trattamenti fisioterapici
Per poter beneficiare della detrazione fiscale per le spese di fisioterapia nel 730/2025, è necessario rispettare alcuni requisiti fondamentali:
Documentazione fiscale necessaria
La documentazione che attesta la spesa deve essere completa e specifica. In particolare:
- Fattura o ricevuta fiscale che riporti chiaramente la natura della prestazione (fisioterapia, kinesiterapia, ecc.)
- Il documento deve indicare la qualifica professionale del fisioterapista che ha eseguito il trattamento
- Deve essere indicato il codice fiscale sia del prestatore del servizio che del beneficiario della prestazione
- La fattura deve riportare la descrizione dettagliata del trattamento ricevuto
Se la fattura è emessa da un soggetto diverso da chi ha effettivamente svolto la prestazione (ad esempio, un centro medico invece del singolo fisioterapista), è necessaria un'attestazione che confermi che la prestazione è stata eseguita da personale medico, paramedico o da un professionista sanitario abilitato.
Prescrizione medica: quando è necessaria
Un aspetto importante da considerare è la necessità o meno della prescrizione medica. Secondo le indicazioni dell'Agenzia delle Entrate, per i trattamenti eseguiti da un fisioterapista laureato e regolarmente iscritto all'albo professionale, la prescrizione medica non è obbligatoria ai fini della detrazione.
Questo perché il fisioterapista rientra tra le professioni sanitarie riabilitative riconosciute dal Ministero della Salute, e pertanto le sue prestazioni sono automaticamente considerate di natura sanitaria. È sufficiente che dal documento fiscale risulti la qualifica professionale del fisioterapista e la descrizione della prestazione.
La prescrizione medica diventa invece necessaria per altre tipologie di trattamenti, come:
- Trattamenti di mesoterapia e ozonoterapia
- Prestazioni chiropratiche (se non eseguite da fisioterapisti)
- Cure termali
Modalità di pagamento accettate
A partire dal 2020, per poter beneficiare della detrazione del 19% è necessario che le spese per fisioterapia siano pagate con
metodi tracciabili, come:
- Bonifico bancario o postale
- Carte di credito, debito o prepagate
- Assegni bancari o circolari
- Pagamenti tramite PagoPA
Esistono però delle eccezioni a questa regola. Il pagamento in contanti è ancora ammesso, ai fini della detrazione, nei seguenti casi:
- Prestazioni fisioterapiche erogate da strutture pubbliche del Servizio Sanitario Nazionale
- Prestazioni erogate da strutture private accreditate al Servizio Sanitario Nazionale
In questi casi, anche se il pagamento è stato effettuato in contanti, la spesa rimane detraibile purché adeguatamente documentata.
Casi particolari, fisioterapia per familiari a carico
Le spese per trattamenti fisioterapici sostenute per familiari fiscalmente a carico possono essere portate in detrazione dal contribuente che ha effettivamente sostenuto l'onere. Per familiari a carico si intendono quelli che nel 2024 hanno posseduto un reddito complessivo non superiore a 2.840,51 euro, al lordo degli oneri deducibili (limite elevato a 4.000 euro per i figli di età non superiore a 24 anni).
In questi casi:
- Il documento fiscale può essere intestato direttamente al familiare a carico oppure al contribuente che sostiene la spesa
- Se il documento è intestato al familiare a carico, il contribuente che porta in detrazione la spesa deve annotare sul documento stesso la quota di spesa effettivamente sostenuta
È importante sottolineare che se un familiare ha perso la qualifica di "a carico" nel corso dell'anno 2024, le spese sostenute per lui non possono essere portate in detrazione, né dal contribuente che le ha pagate né dal familiare stesso.
Fisioterapia per soggetti con disabilità, agevolazioni maggiorate
Per i soggetti con disabilità riconosciuta ai sensi della Legge 104/92, le agevolazioni fiscali per le spese di fisioterapia sono particolarmente vantaggiose. In questi casi:
- La detrazione del 19% spetta sull'intero importo delle spese, senza applicazione della franchigia di 129,11 euro
- La detrazione è riconosciuta anche se la spesa è sostenuta per conto di familiari con disabilità fiscalmente a carico
- In alternativa alla detrazione, è possibile optare per la deduzione dal reddito complessivo delle spese mediche e di assistenza specifica necessarie nei casi di grave e permanente invalidità o menomazione
Per beneficiare di queste agevolazioni maggiorate, è necessario essere in possesso della documentazione che attesti la condizione di disabilità, come il verbale della commissione medica dell'ASL, dell'INPS o dell'INAIL, che certifichi la disabilità ai sensi dell'art. 3 della Legge 104/92.
Massoterapia e osteopatia, quando sono detraibili
Oltre alla fisioterapia tradizionale, spesso ci si chiede se anche altri trattamenti come la massoterapia e l'osteopatia possano essere portati in detrazione nella dichiarazione dei redditi. Vediamo quali sono le condizioni perché questo sia possibile.
Massoterapia: requisiti del professionista
La massoterapia è una tecnica riabilitativa che consiste nell'applicazione di massaggi terapeutici per alleviare dolori derivanti da patologie. Per poter detrarre le spese di massoterapia nel 730/2025, è necessario che il trattamento sia stato eseguito da un professionista con specifici requisiti:
- Massofisioterapista con diploma di formazione triennale conseguito entro il 17 marzo 1999
- Massofisioterapista con diploma di formazione biennale conseguito entro il 17 marzo 1999, a condizione che il titolo sia considerato equivalente alla laurea di fisioterapista
- Professionista con titolo conseguito dopo il 17 marzo 1999, ma iscritto entro il 30 giugno 2020 negli elenchi speciali a esaurimento istituiti presso gli ordini dei tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche
Il documento fiscale che attesta la spesa deve riportare, oltre alla descrizione della prestazione, anche l'attestazione del possesso di uno dei requisiti sopra indicati da parte del professionista. Se questa informazione non è presente nel documento fiscale, può essere documentata con una copia dell'attestato o del diploma.
Osteopatia: condizioni per la detrazione
Per quanto riguarda l'osteopatia, le spese sostenute per questi trattamenti possono essere portate in detrazione solo a determinate condizioni:
- Il trattamento deve essere eseguito da un professionista che appartiene a una delle professioni sanitarie riconosciute dal Ministero della Salute
- L'osteopata in quanto tale non rientra tra queste figure, quindi se il trattamento è eseguito da un osteopata puro, la spesa non è detraibile
- Se invece il trattamento osteopatico è eseguito da un fisioterapista o da un medico, la spesa può essere portata in detrazione
Come chiarito dalla circolare dell'Agenzia delle Entrate del 2025, per queste prestazioni la detrazione spetta anche in assenza di una prescrizione medica specifica, ma è sempre necessario che dal documento fiscale risulti la figura professionale sanitaria che ha eseguito la prestazione.
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