Quali sono i casi in cui scatta la responsabilità dei genitori per reati e comportamenti molesti dei propri figli: ecco cosa prevede una recente sentenza
Quando i genitori sono responsabili dei reati e comportamenti dei figli? Commettere reati o assumere comportamenti molesti è qualcosa che implica sempre importanti conseguenze, da sanzioni a sentenze di punizioni ben più gravi, ma si tratta anche di atteggiamenti le cui conseguenze possono ricadere anche su terze persone, come nei casi di genitori e figli.
La sentenza della Cassazione si basa sulla constatazione che i genitori con figli che commettono reati o assumono comportamenti molesti non hanno probabilmente ben educato i propri figli o non hanno esercitato un’adeguata vigilanza sul figlio.
Per esempio, se il proprio figlio prende un autobus o un tram senza biglietto ed è minorenne, spetta ai genitori pagare quanto previsto dall’atto di ingiunzione di pagamento. La Corte di Cassazione ha, infatti, precisato in questo caso che il pagamento della multa su tramo o autobus presa da un minorenne senza biglietto tocca ai genitori, o, in alternativa, i tutori, che sono pertanto responsabili del reato minore commesso dal proprio figlio.
Se il proprio figlio assume comportamenti molesti nei confronti di terze persone e in maniera ripetuta e reiterata, i genitori ne diventano responsabili e costretti a pagare eventuali multe, sanzioni e condanne decise per il figlio che sbaglia.
Tuttavia, la responsabilità dei genitori per reati e comportamenti errati dei propri figli non sussiste sempre e comunque.
La responsabilità dei genitori nei casi in cui un figlio commetta un reato o assuma comportamenti molesti scatta solo ed esclusivamente se il figlio che commette il reato è minorenne. La stessa responsabilità per i genitori non sussiste nel caso in cui siano figli maggiorenni a commettere reati.