Per i cittadini italiani, viaggiare in alcuni Paesi Extra UE è possibile con la sola carta d'identità. Gli accordi bilaterali che semplificano gli spostamenti turistici, evitando la necessità del passaporto per soggiorni brevi
Grazie ai recenti sviluppi legislativi, i cittadini italiani potranno viaggiare in alcuni Paesi extra UE utilizzando solo la carta d'identità valida per l'espatrio, anziché il tradizionale passaporto. Questo cambiamento significativo è stato reso possibile attraverso nuovi accordi bilaterali, parte di un più ampio processo di modernizzazione delle normative relative ai documenti di viaggio. La misura punta a semplificare i viaggi internazionali riducendo la burocrazia e migliorando l'accessibilità per milioni di italiani, mantenendo al contempo elevati livelli di sicurezza grazie all'integrazione di standard internazionali più avanzati.
Tra i Paesi extra-UE che permettono l’ingresso con la sola carta d’identità valida per l’espatrio troviamo: Svizzera, Norvegia, Egitto, Marocco, Tunisia, Turchia e Montenegro. Nei Balcani, nazioni come Albania, Bosnia ed Erzegovina, e Macedonia del Nord hanno già aderito a tali accordi, semplificando significativamente i flussi turistici e commerciali.
Grazie alla riforma e a nuovi accordi bilaterali, le carte di identità saranno valide per l’espatrio anche verso altri Paesi extra-UE. La Farnesina ha comunicato che ulteriori nazioni stanno negoziando per aderire a queste semplificazioni. L'adozione di tali regolamentazioni è prevista nel corso del 2025 e mira a standard internazionali di digitalizzazione, garantendo sicurezza e facilitando il controllo delle frontiere.
Gli accordi bilaterali tra l’Italia e diversi Paesi extra UE sono il risultato di negoziazioni mirate, volte a facilitare la mobilità internazionale, semplificando le modalità di ingresso per i cittadini italiani. Questi accordi si basano sulla reciproca fiducia e sul riconoscimento della carta d’identità come documento sicuro e conforme agli standard internazionali.
Il funzionamento degli accordi bilaterali prevede che ciascun Paese coinvolto accetti di apportare modifiche alle proprie normative migratorie, garantendo il riconoscimento della carta d’identità italiana per viaggi brevi, generalmente limitati a motivi turistici e commerciali. In cambio, l’Italia si impegna a rispettare criteri stringenti in termini di emissione e autenticità del documento, includendo misure come l’integrazione di dati biometrici e l’utilizzo di microchip avanzati.
Questi accordi sono gestiti attraverso la collaborazione tra il Ministero degli Affari Esteri, rappresentato dalla Farnesina, e le istituzioni governative dei Paesi partner. In alcune situazioni, vengono firmati memorandum d’intesa che includono disposizioni tecniche, come la definizione delle categorie di viaggiatori autorizzati e le procedure di controllo nei punti di ingresso oramai adeguati a tecnologia moderna.
Le nuove possibilità di utilizzare la carta d'identità per accedere a specifici Paesi extra UE offrono una serie di implicazioni e vantaggi tangibili per i cittadini italiani. Prima di tutto, si registra una notevole riduzione dei costi, poiché non è più necessario richiedere un passaporto per viaggi verso alcune destinazioni. I risparmi derivano anche dall'eliminazione delle spese per il rilascio e il rinnovo del documento.
In termini di comodità, i cittadini italiani possono viaggiare con meno documenti, snellendo i processi burocratici sia in Italia che nei Paesi d’arrivo. Questo risulta particolarmente vantaggioso per viaggi brevi o d’urgenza, dove i tempi ristretti potrebbero rendere difficoltosa l’ottenimento del passaporto.
Un’altra implicazione positiva è l’incremento della mobilità. Studenti, lavoratori e turisti possono accedere più facilmente a destinazioni extra UE, favorendo la partecipazione a programmi educativi o il libero scambio commerciale. Inoltre, queste modifiche semplificano l’organizzazione di viaggi di gruppo per scopi culturali o professionali.