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Quanti italiani fanno il Ponte dell'Immacolata quest'anno? Dove vanno e quanto spenderanno di media

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Dove vanno gli italiani

Il Ponte dell'Immacolata si conferma un momento cruciale per i viaggi degli italiani: preferenze su destinazioni, analisi dei costi, tendenze, difficoltà e nuove strategie di risparmio.

Il calendario del 2025 offre una straordinaria opportunità per una pausa prenatalizia: l'8 dicembre, giorno dell'Immacolata Concezione, cade di lunedì,regalando un weekend lungo tra il 6 e l'8 dicembre. Questa coincidenza favorisce la programmazione di brevi soggiorni all'insegna del relax e della scoperta.

Dopo un anno segnato da un fitto calendario di ponti, milioni di residenti nel Belpaese valutano se partire, scegliere mete di prossimità, spingersi sulle piste da sci o vivere le prime atmosfere natalizie italiane ed europee. Il valore economico e sociale di questo ponte non riguarda solo il turismo, ma coinvolge anche le famiglie, i sistemi di trasporto e il tessuto commerciale, rendendo questo appuntamento particolarmente rilevante sia per il settore ricettivo che per l'intero Paese.

Quanti italiani approfittano del Ponte dell'Immacolata nel 2025

Secondo analisi di Federalberghi, le previsioni parlano di circa 13,9 milioni di italiani in viaggio durante il ponte, cifra che rappresenta una crescita costante rispetto agli anni precedenti. Questa mobilità genera un giro d'affari vicino ai 9 miliardi di euro, confermando la tendenza positiva innescata dal calendario favorevole di quest'anno.

L'analisi evidenzia come la maggioranza dei viaggiatori - oltre l'87% - prediliga restare nel territorio nazionale.Solo il 12% decide di oltrepassare i confini per regalarsi una breve vacanza in una capitale europea o in località facilmente raggiungibili con voli diretti.

La crescita del movimento turistico è confermata anche dalle proiezioni per le grandi città: Roma attende quasi 370.000 visitatori, con un incremento del 2,5% rispetto all'anno passato, mentre la media nazionale dei pernottamenti si attesta tra le 3 e le 4 notti. È interessante notare che il 43% dei viaggiatori sceglierà le città d'arte e il 26,5% le destinazioni montane.

Nonostante l'alto numero di partenze, le difficoltà economiche restano un freno: più della metà di chi resta a casa lo fa per ragioni legate al caro vita o agli aumenti di prezzo generalizzati. Ma il desiderio di partire resta forte, spinto dalla voglia di pausa e dal senso di comunità che il periodo prenatalizio infonde.

Le destinazioni preferite dagli italiani: città, montagna e mete estere

Città d'arte, località sciistiche e nuove esperienze all'estero compongono la mappa delle destinazioni di dicembre:

  • Città d'arte italiane (Roma, Firenze, Venezia, Napoli, Milano): scelte da quasi la metà dei vacanzieri, queste destinazioni si confermano attrattive per i loro eventi natalizi, i mercatini e un vasto patrimonio culturale.
  • Le montagne (Alpi, Dolomiti, Appennini): attraggono circa un quarto degli italiani, grazie alla ricca offerta di sport invernali, alle prime nevicate e al desiderio di contatto con la natura.
  • Mete estere: il 12% degli italiani opta per le capitali europee più vicine (Parigi, Vienna, Barcellona, Berlino, Budapest), grazie ai collegamenti veloci e ai prezzi ancora accessibili con prenotazioni anticipate.
  • Borghi e destinazioni minori: la ricerca dell'autenticità porta una parte crescente dei turisti verso paesini storici, percorsi enogastronomici, terme e mete fuori dai circuiti più affollati.
Il ponte dell'Immacolata coincide con eventi particolarmente sentiti come l'accensione delle luminarie natalizie, le prime aperture dei mercatini o gli appuntamenti culturali dedicati alle famiglie. Tali attrattive favoriscono sia i viaggi last minute sia la pianificazione di soggiorni più brevi e personalizzati.

Quanto si spende durante il Ponte dell'Immacolata: analisi dei costi

Le ultime rilevazioni evidenziano una spesa media pro capite di circa 635 euro, con valori più contenuti per chi resta in Italia (552 euro) e importi più elevati per chi sceglie l'estero (oltre 1.200 euro). L'incremento generale dei prezzi coinvolge trasporti, alloggi e servizi accessori; in particolare:

  • Voli aerei (+17,8% per le tratte europee rispetto al 2023)
  • Treni (+3,3% in media)
  • Hotel (+8% circa sul prezzo medio camera, con picchi stagionali nelle destinazioni più richieste)
  • Pacchetti vacanza (+23,9%)
In alcune località sciistiche, l'aumento degli skipass sfiora il 30% dal 2021. Nonostante questi rincari, quasi la metà dei viaggiatori ha deciso di ridurre la spesa totale o di contenere la durata del soggiorno:

Tipologia

Spesa media (€)

Ponte in Italia

552

Ponte all'estero

1.234

Assicurazione viaggio

28/71

Hotel: incremento medio rispetto a 2023

+8,1%

Aumenti dei prezzi e impatto sulle decisioni di spesa

L'impatto dell'inflazione è molto evidente sul settore: quasi il 29% dei vacanzieri dichiara di aver rivisto al ribasso il proprio budget per il viaggio. In media, le tariffe delle principali voci di spesa sono aumentate di circa il 12% rispetto a due anni fa (fonte: Assoutenti). Trasporti, alloggi e servizi risultano i settori più colpiti dalle variazioni:

  • Voli: +17,8%
  • Pacchetti vacanza: +23,9%
  • Hotel: +8,1%
  • Skipass: +19/30%
Il caro vita spinge molti italiani a opzioni più brevi, a muoversi in auto o a optare per soluzioni con prenotazione flessibile. Ormai concedersi un viaggio nei periodi di festa sta diventando sempre più un lusso, segnala Assoutenti.

Spesa media per regione e fascia d'età

Il budget varia notevolmente in base al profilo del viaggiatore:

  • Nord Italia: spesa media superiore alla media nazionale, soprattutto tra 25 e 40 anni
  • Sud e Isole: spesa più contenuta, percentuale di viaggiatori inferiore
  • Under 35: viaggia di più, spesso preferisce mete all'estero e alloggio informale
  • Over 55: budget più elevato per comfort e servizi
Interessante notare che tra i più giovani (25-34 anni) cresce il ricorso a forme di finanziamento per coprire le spese (fino al 4% dei casi per prestiti personali).

Motivazioni e ostacoli: perché si parte (o si resta a casa)

Le ragioni della partenza sono principalmente legate al piacere del viaggio prenatalizio, alla ricerca di relax e alla possibilità di vivere emozioni uniche insieme alla famiglia o agli amici:

  • Il 46% cita motivi legati al desiderio di evasione e relax
  • Il 38% cerca divertimento e esperienze culturali
  • Il 17% desidera praticare sport invernali
D'altro canto, le difficoltà economiche rappresentano il principale ostacolo:
  • Il 46% di chi non si muove indica ragioni di carattere economico
  • Il 23% sottolinea il caro prezzi e il costo della vita
  • Circa il 29% resta a casa per motivi familiari o altre necessità personali
L'aumento delle ordinarie spese quotidiane e le dinamiche inflazionistiche spingono molte famiglie a posticipare o ridurre il budget del viaggio, privilegiando magari brevi gite regionali o la permanenza presso parenti e amici.