Tra andamenti globali e segmenti specifici, una panoramica su Borse, spread BTP-Bund, materie prime, criptovalute e obbligazioni, esplorando trend, fattori di mercato e scenari al 5 dicembre 2025.
L’attenzione degli operatori si concentra oggi venerdì 5 dicembre 2025 su una combinazione di dati macroeconomici ed eventi chiave che potrebbero influenzare, anche in modo significativo, l’evoluzione degli scambi su scala globale. Fra l’Eurozona e gli Stati Uniti, la pubblicazione di dati su Pil, occupazione e consumi orienterà strategie di investimento e decisioni sulle asset class tradizionali e digitali. Gli investitori affrontano la giornata valutando sia la volatilità sia i segnali provenienti dal quadro normativo, monetario e geopolitico. Il mantenimento dello spread tra titoli italiani e Bund tedeschi ai minimi da oltre quindici anni, le dinamiche sulle Borse mondiali e le novità normative sulle cripto-attività completano un quadro denso di temi e spunti di analisi, nel solco tracciato dall’odierna agenda dei mercati finanziari.
I principali listini internazionali mostrano un orientamento prudente con tendenza positiva, confermata nella seduta odierna dagli scambi europei e statunitensi. L’ottimismo rispetto a una possibile riduzione dei tassi d’interesse da parte della Federal Reserve è tra i principali fattori di sostegno dei mercati azionari, a fronte di un contesto economico segnato però da dati ancora misti sull’occupazione USA e sulle principali economie del Vecchio Continente.
A Piazza Affari, l’indice FTSE Mib registra movimenti prudenti in una fase di elevata selettività. L’aumento di capitale di Smart Capital prosegue fino all’11 dicembre, mentre la pubblicazione dei dati Istat relativi al commercio al dettaglio e alle prospettive economiche per il biennio 2025/2026 mantiene alta l’attenzione sul versante macro. Il differenziale di rendimento tra Btp decennali e Bund tedeschi si mantiene ai minimi dal 2009, intorno ai 70 punti base, un livello che riflette la fiducia degli investitori e il contesto di stabilità finanziaria nazionale.
| Titoli guida della giornata: | |
| Stellantis | Continuano gli acquisti grazie alle strategie USA e prospettive di minor rigidità sugli standard energetici. Il titolo chiude in rialzo del 3,6%. |
| STM | Denaro sul comparto chip-auto, il titolo avanza del 3,5% tra le migliori performance del listino. |
| Interpump | La maglia rosa del listino (+3,9%) in vista del prossimo cambiamento nella composizione del FTSE Mib. |
| Bancari (Mps su tutti) | Sotto pressione a causa delle vicende giudiziarie, con Mps che segna un ribasso dell’1,2% in attesa del CdA odierno. |
| Energia (Tenaris, Saipem) | Bene i titoli collegati al petrolio, che beneficiano della ripresa del prezzo del greggio dopo le ultime decisioni Opec+. |
Settori in evidenza: l'automotive beneficia di prospettive più favorevoli negli Usa, mentre i bancari sono penalizzati dalle incertezze giudiziarie e dalla strategia prudente degli investitori. Debolezza anche per alcuni titoli legati alla finanza (Leonardo), in controtendenza utility e blue chip come Snam e Hera.
Nel valutario, l’euro si rafforza sopra quota 1,16 dollari e lo yen si appesantisce per le attese su possibili rialzi dei tassi in Giappone. Il clima generale a Milano resta caratterizzato da attese prudenti, ma la tenuta dello spread ai livelli attuali rappresenta un elemento di stabilità nelle valutazioni degli operatori internazionali.
L’universo delle commodities vede un ritorno di volatilità nella giornata odierna. Il petrolio, in particolare, è sostenuto dalla decisione dell’Opec+ di sospendere aumenti di produzione nel primo trimestre dell’anno. Il future WTI sale a quota 59,47 dollari al barile, mentre il Brent si attesta a 63,10 dollari. La ripresa dei prezzi influenza positivamente titoli energetici a Milano e sullo scenario europeo.
L’oro evidenzia una tendenza al rialzo, con il prezzo spot che raggiunge i 4.217 dollari l’oncia, favorito dall’incertezza sui mercati e da una ripresa della domanda di beni rifugio, tipica dei periodi di policy monetaria accomodante o di aumento dei rischi geopolitici.
La giornata odierna si apre con nuove pressioni sulle criptovalute. Il bitcoin si mantiene poco sotto i 93.000 dollari, dopo i recenti cali che hanno accomunato le principali valute digitali, rispecchiando un sentiment ancora improntato alla cautela. Ethereum e Solana flettono anch’esse tra il 3% e il 5%, mentre gli investitori tornano a pesare l’impatto delle nuove regolamentazioni in arrivo.
Particolare attenzione meritano i cambiamenti normativi previsti dal regolamento europeo MiCAR (Markets in Crypto-Assets Regulation), con il 30 dicembre 2025 come deadline per l’adeguamento dei Virtual Asset Service Provider (Vasp) al nuovo assetto giuridico. Consob e Esma richiamano l’attenzione degli intermediari e degli investitori sulle nuove procedure:
Il comparto dei titoli di Stato prosegue in una fase di relativa calma, con un rendimento dei Btp decennali che si conferma stabile su livelli storicamente contenuti (minimi dal 2009), appena sopra il 3% nella fascia benchmark.
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha reso note le caratteristiche dei prossimi collocamenti, che si terranno l’11 dicembre e prevedono nuove emissioni per Btp a diversi anni e Bot semestrali, con una domanda che si mantiene solida e rendimenti competitivi rispetto allo scenario internazionale. Il mercato monitora inoltre l’esito delle revisioni del rating S&P sul debito sovrano tedesco, che resta nell’area AAA con outlook stabile, e le comunicazioni programmate in relazione alle emissioni future.
L’agenda economica della giornata è ricca di dati a livello globale, con un focus particolare su produzione industriale, occupazione e Pil. Le principali pubblicazioni attese:
La giornata vede i mercati impegnati in un esercizio di bilanciamento tra ottimismo per possibili manovre di allentamento monetario e la prudenza dettata da risultati macro contingenti e rinnovate tensioni geopolitiche. Il mantenimento di spread storicamente bassi tra Btp e Bund, insieme a dati solidi dalle principali economie avanzate, favorisce un clima di relativa tranquillità, anche se le volatilità non mancano sulle asset class emergenti e digitali.
Prospettive di breve periodo vedono: