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Quanto costa trasformare una villetta di proprietà in una casa green per rispettare direttiva Ue? Calcoli ed esempi

di Chiara Compagnucci pubblicato il
 Trasformazione villetta in casa green

La simulazione sulla villetta di proprietà considera il miglioramento di due classi energetiche, come originariamente previsto nella bozza iniziale della proposta di direttiva.

L'adeguamento degli edifici italiani alla direttiva europea sulle abitazioni a basso impatto ambientale comporterà costi rilevanti, come indicato nel rapporto "La riqualificazione energetica del patrimonio abitativo italiano", elaborato da Cresme in collaborazione con Symbola e promosso da Assimpredil Ance e European Climate Foundation, presentato il 25 marzo a Milano.

Il rapporto fornisce una stima dei costi per il sistema Paese, che ammontano a 319 miliardi di euro per 3,2 milioni di case (nel contesto del superbonus), e offre una simulazione dettagliata dell'impatto delle nuove normative dell'Unione Europea sulle singole unità immobiliari. Approfondiamo in questo articolo:

  • Trasformazione villetta in casa green: costi, calcoli ed esempi
  • Da villetta di proprietà a casa green, cosa sapere

Trasformazione villetta in casa green: costi, calcoli ed esempi

La prima simulazione è stata eseguita su un edificio monofamiliare, isolato, eretto tra il 1961 e il 1975, caratterizzato da muratura portante e una superficie di 120 mq distribuita equamente su due livelli, con tetto a falde in laterizio e orientamento ottimale lungo l'asse est-ovest, con aperture prevalentemente a sud (3 finestre e 1 portafinestra), e nessuna apertura ad ovest.

Nonostante l'esposizione favorevole che consente di beneficiare del calore solare durante l'inverno (finestre a sud) e di evitare un eccesso di calore durante l'estate (nessuna finestra ad ovest), l'edificio è stato considerato con gli elementi tecnici e impiantistici meno efficienti, secondo i parametri proposti dal Docet, che è un'applicazione dell'Enea utilizzata per la certificazione energetica degli edifici residenziali fino a 200 mq.

Il simulatore ha ipotizzato i requisiti energetici peggiori, con un fabbisogno di 731 kWh/mq anno di energia primaria globale non rinnovabile. Gli interventi e i relativi costi per l'adeguamento - mirati a ridurre la dispersione energetica - sono stati calcolati sulla base dei costi medi per singolo intervento, esclusa l'Iva.

Questi costi variano da un minimo di 19.000 euro (senza Iva) per la sola sostituzione dell'impianto di climatizzazione invernale con un impianto a biomasse, fino a 55.420 euro (sempre senza Iva) per l'intervento numero due, che prevede l'installazione di una pompa di calore e l'applicazione di un cappotto termico alle pareti.

Sono stati considerati anche gli impatti economici della burocrazia e del cantiere, che includono costi per Scia-Cilas, progettazione e direzione lavori, variando tra 6.820 euro e 9.620 euro, con una media di 8.220 euro. L'intervento più costoso è il numero tre, che prevede il cappotto termico alle pareti e alla copertura e la sostituzione degli infissi, con un costo di 85.803 euro (Iva al 22%, il costo finale è di 104.680 euro).

"I tempi di recupero degli investimenti necessari per effettuare i tre tipi di intervento proposti, secondo quanto calcolato dal Docet, sono di 9 anni per l'intervento 1 (sostituzione dell'impianto di climatizzazione invernale con un impianto a biomasse), 9 anni per l'intervento 2 (sostituzione dell'impianto di climatizzazione invernale con una pompa di calore e cappotto termico alle pareti), e 13 anni per l'intervento 3 (cappotto termico alle pareti e copertura e sostituzione degli infissi)", conclude infine il rapporto.

Da villetta di proprietà a casa green, cosa sapere

La simulazione sulla villetta di proprietà considera il miglioramento di due classi energetiche, come originariamente previsto nella bozza iniziale della proposta di direttiva. Questo esempio rimane valido nonostante il cambiamento, poiché l'incremento implica una riduzione delle emissioni del 15%, rispetto al 16% stabilito entro il 2030 nell'ultima versione della normativa quadro adottata a Strasburgo.

Una seconda precisazione riguarda il metodo di calcolo. Gli studiosi di Cresme e Symbola hanno adottato due approcci per stimare i costi: il primo metodo si basa su un'indagine condotta da Cresme sui prezzi del 2023 per vari tipi di intervento e tecnologie impiegate, da utilizzare se gli interventi indicati dalla direttiva dell'Unione europea vengono incentivati con i bonus edilizi, principalmente il 50% di bonus attualmente in vigore per il Bonus casa.

Il secondo metodo si fonda sui costi medi degli interventi registrati nei report mensili dell'Enea sulle opere realizzate attraverso il superbonus 110%; i costi risultano più appropriati per valutare l'impegno economico della riqualificazione energetica in caso di utilizzo di incentivi potenziati.

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