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Quanto costa un taxi se devo fare tra 5-20 Km? Il calcolo delle tariffe medie 2025 per città e altri criteri (esempi)

di Chiara Compagnucci pubblicato il
aggiornato con informazioni attualizzate il
Taxi più economici per città

Il prezzo di una corsa in taxi è composto da una tariffa di base a cui si aggiungono diversi supplementi che possono variare da una città all’altra. Esempi concreti

Le tariffe dei taxi in Italia presentano notevoli differenze da una città all'altra, influenzando significativamente il costo finale per tragitti di media distanza compresi tra 5 e 20 chilometri. La spesa può variare considerevolmente in base a molteplici fattori, tra cui la località, l'orario della corsa e i diversi supplementi applicati.

Struttura delle tariffe taxi in Italia

Il sistema tariffario dei taxi italiani è caratterizzato da una complessa combinazione di elementi che determina il prezzo finale che l'utente dovrà corrispondere. La composizione della tariffa include generalmente:

  • Scatto bandiera: importo fisso addebitato all'inizio della corsa
  • Tariffa chilometrica: costo per ogni chilometro percorso
  • Tariffa oraria: applicata durante le soste o quando il veicolo procede a velocità molto ridotta
  • Supplementi vari: costi aggiuntivi per servizi o condizioni particolari
L'Autorità di regolazione dei trasporti ha effettuato un'analisi approfondita sulle tariffe dei taxi, pubblicando i risultati ad aprile. Questo organismo indipendente, che supervisiona anche i "servizi non di linea", ha il compito di monitorare se i livelli di offerta rispondono adeguatamente alle necessità di mobilità degli utenti nelle aree urbane.

Supplementi e costi aggiuntivi applicati dai tassisti

Oltre alla tariffa base, numerosi supplementi possono incidere significativamente sul costo finale di una corsa in taxi:

  • Scatto bandiera: presente nell'83% delle città italiane, rappresenta un costo fisso iniziale per l'avvio del servizio
  • Diritto di chiamata: applicato nel 26% dei Comuni quando si prenota telefonicamente un taxi
  • Supplemento bagagli: il più diffuso, presente nell'86% dei 141 Comuni che hanno partecipato all'indagine dell'Autorità
  • Supplemento notturno: maggiorazione applicata per corse effettuate in orari serali o notturni
  • Supplemento festivo: tariffa aumentata durante i giorni festivi
  • Supplemento gelo-neve: il meno frequente, presente solo nel 12% dei territori, per condizioni meteorologiche avverse
Questi costi extra variano notevolmente da città a città e possono incrementare sensibilmente l'importo finale, specialmente per tragitti di media lunghezza tra i 5 e i 20 chilometri.

Costo di una corsa standard breve (5 km)

Per confrontare in modo omogeneo le tariffe tra diverse città, l'Autorità di regolazione dei trasporti ha definito una "corsa standard breve" come parametro di riferimento. Questa consiste in un percorso urbano di 5 chilometri, prenotato per una persona senza bagaglio, effettuato alle 10 di un giorno feriale, con 5 minuti di sosta inclusi.

In base a questo criterio, ecco una panoramica delle tariffe medie previste per il 2025 nelle principali città italiane:

  • Ferrara: 17,6 euro (la più costosa)
  • Taranto: 17,2 euro
  • Torino, Forlì e Siracusa: circa 16,5 euro
  • Roma: 15 euro (all'undicesimo posto)
  • Pescara: 15 euro
  • Firenze: 14,8 euro
  • Cagliari: 14,7 euro
  • Parma: 14,5 euro
  • Milano: 12,5 euro (al ventiseiesimo posto)
  • Napoli: 12,2 euro
  • Latina: 9,6 euro
  • Bari: 9,3 euro
  • Perugia: 9,2 euro
  • Padova: 6,9 euro (la più economica)
Questi dati mostrano come, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, città come Milano risultino relativamente economiche per tragitti brevi, mentre centri meno popolosi come Ferrara presentino tariffe più elevate.

Costo di una corsa standard lunga (10 km)

Per i tragitti di lunghezza maggiore, il report dell'Autorità considera una "corsa lunga standard" definita come un percorso di 10 chilometri con 10 minuti di sosta. Questo parametro risulta particolarmente utile per valutare i costi di tragitti in quella fascia intermedia tra 5 e 20 chilometri che molti utenti si trovano a percorrere.

Ecco le previsioni per il 2025 relative alle tariffe per corse lunghe nelle principali città italiane:

  • Venezia: 30,2 euro (la più costosa)
  • Taranto: 30 euro
  • Novara: 27,5 euro
  • Bolzano: 27,3 euro
  • Firenze, Torino, Siracusa, Verona, Pescara e Ferrara: tra 25 e 27 euro
  • Roma: 24,8 euro (all'undicesimo posto)
  • Milano: 23,8 euro (al diciassettesimo posto)
  • Latina: 16,8 euro
  • Salerno: 16,5 euro
  • Perugia: 15,8 euro
  • Padova: 15,1 euro (la più economica anche per corse lunghe)
È interessante notare come la graduatoria cambi significativamente rispetto alle corse brevi, con Venezia che diventa la più costosa e città come Taranto che mantengono tariffe elevate indipendentemente dalla lunghezza del tragitto.

Stima dei costi per percorsi di 15-20 km

Per tragitti più lunghi, compresi tra 15 e 20 chilometri, non esistono parametri standardizzati come per le corse brevi e medie, ma è possibile fare una stima approssimativa basandosi sull'incremento proporzionale dei costi.

In linea generale, per un percorso di 15 km in una grande città italiana, è ragionevole attendersi un costo che varia dai 30 ai 45 euro, mentre per 20 km la spesa può salire fino a 40-60 euro, a seconda della città e degli eventuali supplementi applicabili.

Per fare un esempio concreto, a Roma un tragitto di circa 15 km dall'aeroporto di Fiumicino al centro città ha una tariffa fissa di 50 euro nel 2025, mentre a Milano un percorso simile dall'aeroporto di Malpensa al centro prevede una tariffa fissa di 95 euro.

Fattori che influenzano le tariffe nelle diverse città

Le notevoli differenze tra le tariffe taxi nelle varie città italiane sono determinate da molteplici fattori:

  • Regolamentazione locale: ogni Comune ha autonomia nella definizione delle tariffe
  • Costo della vita: le città con un costo della vita più elevato tendono ad avere tariffe taxi più alte
  • Densità urbana e traffico: influiscono sui tempi di percorrenza e quindi sui costi
  • Domanda e offerta: il numero di licenze disponibili rispetto alla popolazione
  • Costi operativi: carburante, manutenzione dei veicoli, tasse e assicurazioni
Ho potuto constatare personalmente come le tariffe possano variare drasticamente: durante un viaggio di lavoro ho pagato quasi il doppio per la stessa distanza percorsa a Venezia rispetto a Padova, nonostante le due città distino appena 40 km l'una dall'altra.

Consigli pratici per risparmiare sui taxi per tragitti di media distanza

Per chi necessita di utilizzare il taxi per percorsi compresi tra 5 e 20 chilometri, ecco alcuni suggerimenti utili per contenere i costi:

  • Prenotazione anticipata: in alcune città può garantire tariffe più vantaggiose
  • Evitare orari di punta: durante le ore di traffico intenso, la tariffa a tempo incide maggiormente
  • Condividere la corsa: alcune app permettono di dividere il tragitto e i costi con altri passeggeri
  • Verificare l'esistenza di tariffe fisse: per alcune tratte specifiche (come aeroporto-centro città) esistono tariffe predeterminate
  • Controllare in anticipo il percorso ottimale: per evitare che il tassista scelga strade più lunghe
  • Richiedere sempre la ricevuta: utile per verificare l'importo e per eventuali detrazioni fiscali
Un'alternativa economica per tragitti di media lunghezza è rappresentata dalle app di ride-sharing, che in molte città offrono tariffe competitive rispetto ai taxi tradizionali, specialmente per percorsi tra i 10 e i 20 km.