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Quanto paga l'Inail in caso di infortunio in base tipologia, durata e altre condizioni. Calcoli ed esempi

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Infortunio sul lavoro, quanto paga lnail

In caso di un infortunio, il datore di lavoro obbligato a corrispondere la retribuzione intera del giorno dell'incidente. Poi entra in gioco l'Inail.

Un infortunio sul lavoro si verifica quando un evento dannoso si manifesta all'improvviso per un fattore di forza maggiore durante lo svolgimento delle mansioni professionali, causando decesso, disabilità permanente o incapacità temporanea assoluta di svolgere l'attività lavorativa. Questo tipo di infortunio rientra sotto la tutela dell'assicurazione Inail, prescritta per legge. Vogliamo però approfondire alcuni aspetti specifici:

  • Infortunio sul lavoro, quanto paga l'Inail
  • Condizioni per il pagamento da parte dell'Inail: calcoli ed esempi

Infortunio sul lavoro, quanto paga l'Inail

In caso di un infortunio in ambito lavorativo, il datore di lavoro è obbligato a corrispondere la retribuzione intera del giorno dell'incidente (corrispondente al 100%). Per le successive 72 ore di assenza, il pagamento scende al 60% del salario, a meno che il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro specifico al contratto di lavoro del dipendente non stabilisca termini più vantaggiosi.

L'Inail interviene dal quinto giorno di inabilità temporanea, coprendo l'intera durata dell'assenza dal lavoro. L'istituto assicura al lavoratore un'indennità pari al 60% della retribuzione media giornaliera a partire dal quarto giorno post-infortunio, e dal novantunesimo giorno, l'indennizzo cresce al 75% fino al completo recupero della capacità lavorativa. Se l'assicurato venga ospedalizzato in una struttura sanitaria, l'Inail ha la facoltà di diminuire del 33% il valore dell'indennità spettante al lavoratore che non possiede familiari a proprio carico.

Nel dettaglio, il giorno di infortunio si equipara a una normale giornata lavorativa con l'obbligo per il datore di lavoro di erogare l'equivalente completo del compenso giornaliero. Durante il periodo di carenza Inail, che va dal secondo al quarto giorno dall'infortunio, il datore di lavoro sostiene interamente il costo economico, essendo l'assicurazione Inail non operante.

Se l'infortunio comporta danni di natura permanente oltre all'inabilità temporanea, l'Inail provvede con un'indennità economica per menomazioni che variano dal 6% al 15% e con una pensione in caso di menomazioni pari o superiori al 16%. In riferimento al calcolo del danno biologico da parte dell'Inail, la normativa vigente ha ridotto la franchigia assicurativa da 10 a 5 punti percentuali di invalidità. Esiste una zona intermedia di invalidità tra il 6% e il 15% dove si prevede l'erogazione di un indennizzo in conto capitale, mentre per gradi di invalidità superiori al 15%, si prevede il pagamento di una rendita mensile a vita.

Provando a riassumere quanto paga l'Inail in caso di infortunio in base alla tipologia, per inabilità temporanea totale a lavorare a seguito di un infortunio, l'isituto eroga un'indennità giornaliera a partire dal quarto giorno di assenza dal lavoro. Questo beneficio è destinato a compensare la perdita di reddito durante il periodo di recupero fino al rientro al lavoro.

Se l'infortunio porta a una riduzione permanente della capacità lavorativa dell'assicurato, può fornire una rendita permanente. La misura della rendita varia a seconda del grado di invalidità determinato da una commissione medica. Per i casi di invalidità particolarmente gravi, come quelli che comportano una perdita di autosufficienza, l'Inail può erogare ulteriori supplementi alla rendita.

Per danni permanenti non invalidanti ma che comunque incidono sulla qualità della vita (danno biologico), possono essere erogate somme una tantum, se la percentuale di invalidità rientra nei parametri di legge. Se l'infortunio comporta la necessità di assistenza continuativa, l'Inail può erogare un'indennità di accompagnamento.

Condizioni per il pagamento da parte dell'Inail: calcoli ed esempi

In caso di incidente sul lavoro, il datore è tenuto a trasmettere all'Inail, mediante il sistema telematico, la denuncia di infortunio utilizzando il modello specifico disponibile online, entro 48 ore dall'evento. Deve comunque esistere un chiaro nesso causale tra l'attività lavorativa e l'infortunio subito. L'evento lesivo deve essere direttamente collegato alle attività lavorative o alle condizioni in cui vengono svolte.

L'infortunio deve essere avvenuto mentre il lavoratore era impegnato in attività consentite e riconosciute dal datore di lavoro, non durante atti di imprudenza grave, dolo, o violazione di norme di sicurezza da parte del lavoratore stesso.

Di recente è stata aggiornata la tabella che regola gli indennizzi per il danno biologico in conto capitale a seguito di infortuni sul lavoro. Di conseguenza, per gli infortuni verificatisi a partire dal 1 gennaio 2019, la somma degli importi erogati dall'Inail subirà un incremento del 40%. Gli infortuni che sono avvenuti prima di questa data continueranno a essere risarciti secondo le tariffe stabilite dalle tabelle precedenti, conformemente al decreto legislativo 38 del 2000.

Arrivati a questo punto, è interessante fare alcuni esempi concreti. Quando un lavoratore subisce un infortunio che lo rende temporaneamente incapace di lavorare, l'Inail eroga un'indennità giornaliera. Questa indennità, come abbiamo visto è pari al 60% della retribuzione giornaliera media dell'assicurato e viene pagata dal quarto giorno di inabilità fino al giorno prima della ripresa del lavoro o fino alla data in cui l'inabilità diventa permanente. Supponiamo che un lavoratore guadagni 30.000 euro all'anno, quindi la sua retribuzione giornaliera media (calcolata su 365 giorni) sarebbe di circa 82,19 euro. L'indennità giornaliera dall'Inail sarebbe quindi di 49,31 euro (60% di 82,19 euro).

Se l'infortunio causa un danno permanente, viene calcolata una percentuale di inabilità. A seconda della percentuale di inabilità, l'Inail può erogare una rendita annua: con inabilità dal 6% al 15% si riceve un indennizzo una tantum; con inabilità superiore al 15% si riceve una rendita annua. Ecco allora che nel caso di rendita per inabilità del 20%, se la retribuzione annua è 30.000 euro, la base di calcolo per la rendita è il 60% di questa cifra, cioè 18.000 euro. La rendita annuale per un'inabilità del 20% sarà quindi del 20% di 18.000 euro, ovvero 3.600 euro.

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