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Riforma catasto Governo Meloni su case, terreni agricoli (e altri), fabbricati, ecco come sarà

di Marianna Quatraro pubblicato il
aggiornato con informazioni attualizzate il
come cambia catasto

Cosa prevede la riforma del catasto del governo Meloni: le misure annunciata e i chiarimenti

Come sarà la riforma del catasto del Governo Meloni su case, terreni agricoli (e altri) e altri fabbricati? Non è stata approvata al momento alcuna nuova riforma del catasto ufficiale ma il governo Meloni vi è al lavoro da mesi.

L'intenzione è riprendere quanto era stato già avviato dall'ex premier Draghi. Vediamo allora quali sono le misure attese. 

  • Come cambierebbe il catasto per le case, i terreni e i prefabbricati tasse con la riforma del Governo Meloni
  • Cosa prevedeva la riforma del Catasto avviata dall'ex governo Draghi

Come cambierebbe il catasto per le case, i terreni e i prefabbricati tasse con la riforma del Governo Meloni

Il governo Meloni ha, a più riprese, ribadito l'intenzione di voler rivedere le norme sul catasto per case, terreni e fabbricati.

Ma si tratta di un provvedimento che è stato rimandato perchè non rappresentatava una proprità nè una urgenza.

In ogni caso, la riforma del catasto dovrebbe solo aggiornare le classi delle case con impatti non tanto sulle tasse sulle case ma sulle compravendite in base alle classi e prevedere l'allineamento dei valori catastali ai valori di mercato correnti. 

Cosa prevedeva la riforma del Catasto avviata dall'ex governo Draghi

La riforma del Catasto dell’ex governo Draghi, pur prevedendo alcune novità per la classificazione catastale di case e altri immobili, non prevedeva aumenti delle tasse sulle case, come era stato più volte ribadito e spiegato dallo stesso ex premier.

L'obiettivo era soprattutto far emergere gli immobili cosiddetti fantasma e far venire meno l’attribuzione esplicita di un valore patrimoniale all’immobile, procedendo su un doppio binario per gli immobili, con:

la rendita catastale per il calcolo delle tasse da pagare sugli immobili stessi;

la rendita ‘ulteriore’, che non doveva in alcun modo incidere sulla base imponibile per il calcolo delle tasse.

Entrando più nel dettaglio, la riforma del Catasto dell’ex governo Draghi prevedeva le seguenti misure:

  • il ricalcolo delle rendite catastali, cioè dei valori attribuiti agli immobili e che sono base di calcolo di tasse, affitto, e non solo e che derivano da diversi elementi, come superficie dell’immobile, numero di vani, posizione in cui l’immobile si trova, ecc;
  • nuovi meccanismi di aggiornamento periodici delle rendite catastali in base alle oscillazioni del mercato di riferimento;
  • l'attribuzione ad ogni immobile, oltre alla rendita catastale, anche del relativo valore patrimoniale e una rendita attualizzata sui valori normali espressi dal mercato;
  • il potenziamento degli strumenti a disposizione dell’Agenzia delle Entrate per mappare e censire gli immobili sconosciuti;
  • le modifiche per gli Omi, i prezzi di mercato divisi per zone e di consultazione nell’accesso alla banca dati catastale;
  • le agevolazioni per gli immobili di interesse storico o artistico per costi di manutenzione e conservazione.

 
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