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Riforma professioni: le modifiche previste per professionisti sanitari, commercialisti, avvocati e altri nei Ddl

di Marcello Tansini pubblicato il
Riforma professioni modifiche previste D

Le nuove regole per avvocati, commercialisti, medici e altri Ordini nei quattro Ddl per la riforma delle professioni: cosa potrebbe cambiare

L’avvio di una riforma delle professioni ordinistiche 2025-2026 rappresenta una delle più significative iniziative legislative degli ultimi anni in Italia. La ridefinizione degli assetti legislativi per gli Ordini e per figure come commercialisti, avvocati e professionisti sanitari risponde all'esigenza, ampiamente condivisa, di aggiornare regole e competenze, interessa circa 1,6 milioni di iscritti e si propone di affrontare nuove sfide: modernizzazione delle procedure, rafforzamento della governance, maggiore attrattività per le nuove generazioni e tutela dell’equità e della trasparenza. 

I quattro disegni di legge attualmente all’esame delineano un quadro organico che si propone di intervenire su accesso, incompatibilità, responsabilità professionale ed elezioni negli Ordini, al fine di garantire competenze chiare, sussidiarietà e una più efficace interazione tra professionisti e istituzioni pubbliche.

Tra le principali novità proposte per la riforma delle professioni figura la definizione dettagliata delle competenze di ogni campo professionale, volta a prevenire sovrapposizioni e conflitti tra operatori appartenenti a differenti Ordini. 
Fondamentale anche la riforma delle procedure elettorali per i Consigli nazionali e territoriali degli Ordini: si ipotizza anche la proroga dei mandati attuali in attesa delle nuove regole, con potenziali cambiamenti nelle dinamiche rappresentative. 

Le innovazioni per i commercialisti: tirocinio, incompatibilità e sistema elettorale

Nel contesto della nuova riforma 2025-2026 per avvocati, medici, commercialisti e altri, particolare attenzione merita la revisione dell'ordinamento dei commercialisti. Pur non essendo ancora definitiva l’approvazione della riforma, il testo esaminato dal Consiglio dei Ministri recepisce e aggiorna le richieste emerse dagli operatori del settore. 
Le principali modifiche previste comprendono:

  • Tirocinio retribuito semplificato: la possibilità di svolgere, durante gli studi universitari, parte del tirocinio di 18 mesi necessario all’abilitazione. Questo cambiamento punta a rendere la professione più attrattiva, sostenendo i giovani e favorendo un accesso anticipato e qualificato all’attività.
  • Superamento delle incompatibilità rigide: la disciplina delle incompatibilità verrà aggiornata, prevedendo deroghe temporanee e una maggiore flessibilità, in risposta alle nuove condizioni del mercato e alle esigenze degli studi professionali moderni.
  • Sistema elettorale rinnovato: l’introduzione del voto diretto degli iscritti, accanto alla rappresentanza degli Ordini territoriali, ridefinisce l’equilibrio dei poteri interni e incentiva la partecipazione attiva alla governance della categoria.
  • Tutela degli onorari: conferma dell’equo compenso, con parametri stabiliti dal Ministero, per garantire la giusta remunerazione dei professionisti e la trasparenza nei rapporti con la clientela.
  • Assicurazione obbligatoria: prevista l’estensione delle polizze collettive di responsabilità civile, con l’obiettivo di rafforzare le tutele per clienti e iscritti.

Nuovo ordinamento forense: reti professionali e disciplina delle incompatibilità per gli avvocati

Il disegno di legge delega riguardante l’ordinamento forense punta a superare la normativa vigente, introducendo una regolamentazione più flessibile e aggiornata per l’esercizio della professione legale. Tra gli elementi di novità si distinguono:
  • Esercizio in forma di rete: la disciplina prevede la possibilità di creare aggregazioni tra studi legali, ampliando così le opportunità di collaborazione professionale e rafforzando la presenza sul mercato. Queste reti professionali saranno alternative flessibili rispetto alle forme associative tradizionali.
  • Collaborazione continuativa e monocommittenza: si chiarisce la possibilità di instaurare rapporti professionali continuativi senza vincoli di subordinazione, regolati da specifici contratti e non assimilabili a lavoro dipendente, per tutelare autonomia e indipendenza della professione.
  • Nuove regole sulle incompatibilità: l'allentamento dei vincoli permette agli avvocati di assumere ulteriori incarichi, come l'amministrazione di società di capitali, bilanciando la partecipazione nel privato e la deontologia forense.
  • Sistema disciplinare innovato: la riforma introduce procedure più rapide e proporzionate, distinguendo tra condotte lievi e casi più gravi per una gestione più efficace dei procedimenti disciplinari.
  • Equilibrio di genere e limiti di rielezione: previsti parametri per assicurare una rappresentanza paritaria all’interno dei Consigli e per evitare l’eccessiva concentrazione di potere.

Professioni sanitarie: scudo penale, attrattività e nuove responsabilità per il personale medico

Il settore sanitario si appresta a cambiare, con particolare riferimento alle responsabilità professionali e alla riorganizzazione delle carriere. Il provvedimento introduce:
  • Scudo penale per i medici: la responsabilità penale sarà limitata ai casi di colpa grave, soprattutto se il contesto operativo si caratterizza per carenza di risorse umane o materiali. Questo meccanismo di tutela, già sperimentato durante l’emergenza Covid-19, mira a proteggere i professionisti dall’eccessiva esposizione a rischi giudiziari, preservando la funzionalità del servizio.
  • Nuove forme di impiego per giovani medici: al personale in fase iniziale di carriera, in particolare i medici di base, si propone il passaggio ad un regime di dipendenza, con l’obbligo di garantire un servizio minimo presso le case di comunità, rafforzando così il legame tra professionisti e territorio.
  • Promozione dell’attrattività e crescita professionale: previsti incentivi economici e possibilità di sviluppo di carriera, nonché la semplificazione delle procedure amministrative per alleggerire il carico burocratico e migliorare l’efficienza.
  • Innovazione tecnologica: il disegno di legge punta a favorire la diffusione dell’intelligenza artificiale in sanità, con un sistema nazionale di certificazione delle competenze per valorizzare il capitale umano e aumentare gli standard di sicurezza, produttività e qualità.

Tempistiche e percorso di approvazione delle riforme

Il processo di approvazione della riforma delle professioni si sta rivelando complesso e molto esposto a confronti tra Governo, Ordini e sindacati. Dopo la presentazione dei testi normativi al Consiglio dei Ministri, soltanto alcune delle proposte hanno ottenuto un’immediata approvazione; tra gli schemi già licenziati vi figurano i disegni di legge per le professioni sanitarie e quelle forensi, mentre per l’ambito contabile permane una fase di revisione e di confronto interno alla categoria. 


Le tempistiche previste differiscono in base ai contenuti e all’unanimità raggiunta tra i protagonisti; per alcuni provvedimenti si ipotizza l’adozione dei decreti attuativi entro dodici mesi dall’entrata in vigore delle deleghe. 

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