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Sanità, medici, infermieri, OSS e impiegati: le novità e miglioramenti su stipendi, assunzioni, indennità in Manovra Finanziaria

di Marcello Tansini pubblicato il
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Cosa cambia per il comparto sanità con la nuova Manovra Finanziaria 2026 tra aumenti di stipendi per medici, infermieri e oss e nuove assunzioni ma non solo

La recente Manovra Finanziaria ha rilanciato il dibattito nazionale sulle politiche per la sanità pubblica, con un intervento normativo che si distingue per ampiezza e proiezione a lungo termine. Il nuovo pacchetto normativo, oltre a rafforzare il Fondo Sanitario Nazionale, introduce significativi miglioramenti sulle condizioni economiche dei professionisti del settore, tra cui medici, infermieri, OSS e impiegati. Il provvedimento si contraddistingue per la volontà di contrastare la fuga di personale, ridare attrattività al servizio pubblico e risolvere annose criticità come le lunghe liste d’attesa. 

Fondo Sanitario Nazionale 2026: entità e destinazione dei nuovi finanziamenti

Il nuovo stanziamento governativo destinato al Fondo Sanitario Nazionale (FSN) per il 2026 rappresenta un’azione di rafforzamento senza precedenti rispetto agli anni passati. Gli incrementi ammontano a 2,4 miliardi di euro in aggiunta a quanto già programmato, portando il finanziamento totale a quota 142,9 miliardi di euro. Nel dettaglio, la destinazione dei fondi riguarda:

  • Potenziamento dell’organico: quota rilevante per l’assunzione di circa 7.300 nuovi professionisti, tra cui oltre 6.000 infermieri e oltre 1.000 medici.
  • Incremento delle retribuzioni: circa 280 milioni annui a partire dal 2026 per aumentare le indennità di specificità.
  • Prevenzione e screening: 530 milioni di euro per rafforzare programmi di prevenzione, screening oncologici e campagne vaccinali.
  • Prestazioni e tariffe: 246 milioni per ridurre le liste d’attesa tramite acquisto di prestazioni dagli erogatori privati accreditati, e 100 milioni per l’adeguamento delle tariffe ambulatoriali (dal 2027, 183 milioni annui).
  • Farmaceutica e dispositivi: 350 milioni per nuovi farmaci e 280 milioni per dispositivi medici.
Destinazione Importo (€ mln)
Fondo Sanitario Nazionale (totale) 142.900
Aumenti salari e indennità 280/anno
Prevenzione e screening 530
Tariffe e prestazioni 346 (2026); 100+183 (dal 2027)

Aumenti di stipendio e indennità di specificità: cosa cambia per medici, infermieri, OSS e impiegati

L’adeguamento economico per il personale rappresenta uno degli assi principali della riforma. Dal 2026, i medici vedranno un incremento stimato di circa 3.000 euro annui lordi, mentre per il personale infermieristico la cifra sarà di circa 1.630 euro annui. Tale aumento deriva sia dalle risorse fresche messe a disposizione dalla legge di bilancio, sia da una ridefinizione delle indennità di specificità. Per gli OSS e impiegati, pur con differenze tra profili, sono previsti adeguamenti che spaziano tra nuove indennità, incrementi retributivi e maggiore accesso a percorsi di formazione incentivati. Nello specifico:
  • Medici: aumento annuo lordo di 3.000 euro, crescita dell’indennità di esclusività per chi sceglie il servizio esclusivo pubblico (tra 246 e 1.825 euro lordi/mese sulla base dell’incarico ricoperto). Prosegue il tentativo di defiscalizzazione delle indennità per un alleggerimento del carico fiscale.
  • Infermieri: incremento di 1.630 euro annui lordi (circa 110 euro mensili), raddoppio dell’indennità di specificità, nuove possibilità di libero esercizio della professione per aumentare l’attrattività della posizione pubblica.
  • OSS: riconoscimenti economici adeguati e maggiore attenzione alle condizioni di lavoro, considerando anche il rinnovo dei contratti collettivi di riferimento.
  • Impiegati: previsti aumenti proporzionati all’allineamento del pubblico impiego, con particolare attenzione ai lavoratori tecnici e amministrativi coinvolti nella gestione sanitaria.

Nuove assunzioni e politiche per il personale sanitario: impatto su organici e servizi

La programmazione prevede l’assunzione di circa 7.300 tra medici e infermieri aggiuntivi, in risposta alla cronica carenza di personale che ha caratterizzato il SSN nell’ultimo decennio. E' prevista poi l’assegnazione di 450 milioni di euro per incrementare gli organici con:
  • Circa 6.300 nuovi infermieri saranno inseriti nelle strutture pubbliche, grazie anche a politiche di reclutamento più flessibili, incluso il possibile arruolamento di professionisti dall’estero.
  • Oltre 1.000 posizioni saranno dedicate a medici, con particolare attenzione alla copertura dei turni in ambiente ospedaliero e nei servizi territoriali.
  • Piani straordinari di inserimento sono previsti anche per dirigenti sanitari e profili tecnici.
Tali misure rispondono sia alle esigenze urgenti delle strutture ospedaliere che a una più ampia strategia di valorizzazione del personale di assistenza. L’obiettivo è dare nuova spinta alla medicina pubblica attraverso:
  • Riduzione della pressione sui carichi di lavoro
  • Rafforzamento della presenza territoriale nelle zone carenti
  • Prevenzione del fenomeno del burnout e della fuga verso il settore privato o l’estero.

Interventi su liste d’attesa, prevenzione, tariffe e assistenza territoriale

Oltre alle misure strutturali su personale e risorse, la manovra affronta il nodo delle liste d’attesa con specifiche risorse, 246 milioni destinati agli acquisti di prestazioni da privati convenzionati. Ciò mira a migliorare l’accessibilità alle visite specialistiche e abbattere i tempi di attesa

Sul versante della prevenzione, 530 milioni vengono finalizzati a campagne di screening mirato (tumori della mammella, colon-retto, polmone) e all’ampliamento delle vaccinazioni, aumentando il livello di protezione collettiva, specie in fasce di popolazione vulnerabili. Per quanto concerne le tariffe ambulatoriali, la manovra prevede un finanziamento aggiuntivo pari a 100 milioni per il 2026 e 183 milioni dal 2027, volto a rendere più equa la remunerazione delle prestazioni e a favorire la sostenibilità dei servizi offerti. 

Infine, in materia di assistenza territoriale, sono previsti potenziamenti per la farmacia dei servizi e per la medicina di prossimità, con incentivi a favore di reti come le Case della Comunità e la telemedicina. Così, la risposta sanitaria si avvicina ai bisogni delle persone, contrastando le disparità tra i territori.

 

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