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Rimborso 730 2025 e pensioni a Luglio. Quando arriva già in questo mese e a chi?

di Marianna Quatraro pubblicato il
aggiornato con informazioni attualizzate il
rimborso 730 pensionati

Quando i pensionati riceveranno realmente i rimborsi del 730: le date da considerare, i chiarimenti e le spiegazioni

Molti pensionati si interrogano sulla tempistica di accredito dei rimborsi derivanti dal modello 730/2025, considerando la presentazione della dichiarazione dei redditi una pratica ormai imprescindibile anche per chi percepisce una pensione. Sebbene l’assimilazione delle procedure tra lavoratori dipendenti e titolari di pensione sia ormai consolidata, persistono differenze nelle date in cui si riceve il rimborso Irpef e nelle modalità operative adottate dagli enti preposti come INPS e Agenzia delle Entrate.

Quando avviene il rimborso 730/2025 per i pensionati

I pensionati che hanno presentato tempestivamente il modello 730/2025, indicando correttamente l’INPS come sostituto d’imposta, iniziano a ricevere i rimborsi Irpef a partire dalla mensilità di agosto 2025. A differenza dei lavoratori dipendenti per cui l’accredito può avvenire già in luglio in busta paga, per i titolari di pensione, il pagamento viene disposto un mese più tardi sul cedolino della pensione INPS di agosto, a patto che la dichiarazione sia stata trasmessa all’Agenzia delle Entrate e, da qui, gira tempestivamente all’Istituto.

La regolarità nei tempi di liquidazione è vincolata principalmente a due fattori:

  • La data di trasmissione del modello 730 all’Agenzia delle Entrate.
  • L’indicazione corretta dell’INPS come sostituto d’imposta, riportando fedelmente denominazione e codice fiscale secondo le istruzioni ufficiali.

Principali tappe del calendario rimborsi

  • Dichiarazioni inviate entro il 31 maggio: rimborso ad agosto 2025.
  • Dichiarazioni dal 1° al 20 giugno: rimborso da settembre 2025.
  • Dichiarazioni dal 21 giugno al 15 luglio: rimborso tra settembre e ottobre.
  • Dichiarazioni dal 16 luglio al 31 agosto: accredito a ottobre o, in alcuni casi, novembre.
Se la trasmissione è particolarmente tardiva, il rimborso può slittare ulteriormente nei mesi successivi.

Come consultare l’accredito del rimborso sul cedolino INPS

I pensionati possono verificare la presenza del rimborso direttamente sul cedolino pensione disponibile nell’area riservata del sito INPS. Attraverso il servizio "Assistenza fiscale (730/4): servizi al cittadino", accessibile con credenziali SPID, CIE o CNS, è possibile monitorare l’arrivo dei conguagli, la descrizione delle voci di accredito e la situazione aggiornata dell’intera pratica.

Se il rimborso IRPEF non risulta ancora accreditato nel cedolino di agosto, può trattarsi di un ritardo nella trasmissione dei flussi telematici tra Agenzia delle Entrate e INPS, oppure di controlli aggiuntivi su pratiche considerate anomale.

Motivi dei ritardi o della mancata erogazione dei rimborsi

Oltre agli aspetti strettamente procedurali, possono verificarsi diversi casi che ritardano l’accredito o spiegano la mancata liquidazione del rimborso sul cedolino:

  • Controlli preventivi da parte dell’Agenzia delle Entrate su crediti particolarmente elevati (oltre 4.000 euro) o su dichiarazioni contenenti elementi incoerenti. Questi controlli possono prolungare i tempi fino a sei mesi dalla presentazione.
  • Dichiarazione con errori formali nella compilazione o nella scelta del sostituto d’imposta: in particolare, la mancata indicazione dell’INPS con i dati corretti impedisce la lavorazione degli accrediti.
  • Compensazioni forzate ai sensi del d.lgs. 110/2024: in presenza di debiti verso il fisco superiori a 500 euro, il rimborso può essere sospeso, utilizzato in compensazione oppure sbloccato solamente dopo la regolarizzazione della posizione debitoria.
  • Ritardi nella trasmissione dal CAF/professionista all’Agenzia delle Entrate: la data effettiva di acquisizione del modello 730 può essere successiva rispetto alla presentazione al CAF/professionista, incidendo sulla finestra di pagamento.
Va sottolineato che il credito d’imposta non viene perso in caso di mancato accredito immediato: può essere riportato in detrazione nell’anno successivo tramite Certificazione Unica o gestito direttamente dall’Agenzia delle Entrate per erogazione tramite bonifico o assegno postale.

L’importo del rimborso, criteri di calcolo e principali voci

L’entità del rimborso IRPEF dipende dal saldo tra imposte effettivamente versate attraverso le trattenute e il totale di detrazioni/deduzioni maturate con la dichiarazione. Le principali voci che generano credito includono:

  • Spese sanitarie e mediche
  • Interessi sul mutuo
  • Agevolazioni per figli o familiari a carico
  • Bonus edilizi e detrazioni per ristrutturazione
  • Detrazioni per affitti e contributi previdenziali
L’importo varia molto in base al reddito e alle spese sostenute, mediamente oscilla tra 300 e 1.200 euro, ma può essere superiore in caso di situazioni particolari o significativi oneri deducibili.

Rimborsi per i pensionati che non hanno designato un sostituto d’imposta

Nei casi in cui un pensionato abbia trasmesso il modello 730 senza specificare l’INPS come sostituto, il rimborso non transita tramite il cedolino pensione. L’erogazione viene effettuata direttamente dall’Agenzia delle Entrate e richiede una maggiore attesa: la liquidazione può avvenire dal mese di dicembre 2025 attraverso bonifico bancario o assegno postale. È indispensabile, in questo caso, indicare correttamente il codice IBAN nella dichiarazione per evitare ritardi.

Per i pensionati o i contribuenti senza sostituto, la gestione del rimborso potrebbe prevedere controlli supplementari e rateizzazione in più soluzioni per importi di particolare entità.

Gestione delle richieste e canali ufficiali di assistenza

Eventuali richieste di chiarimento o controllo possono essere presentate tramite i canali istituzionali:

  • Area riservata INPS – “Assistenza fiscale (730/4): servizi al cittadino”
  • Contact center INPS
  • Accesso al portale dell’Agenzia delle Entrate per domande dirette sullo stato della pratica

FAQ – Domande frequenti sulle tempistiche del rimborso 730 e pensioni

Chi riceve il rimborso ad agosto 2025? I pensionati che hanno indicato l’INPS come sostituto d’imposta e hanno trasmesso la dichiarazione 730 entro il 31 maggio 2025, salvo ritardi dovuti a controlli o errori.
Se non ricevo il rimborso nella pensione di agosto? Potrebbe esserci un ritardo nei flussi informatici o essere richiesti controlli dell’Agenzia delle Entrate; in questi casi, il pagamento può slittare fino a 6 mesi dalla presentazione della dichiarazione.
Cosa fare se il rimborso arriva parzialmente o in ritardo?
  • Monitorare il cedolino mensile
  • Accedere ai servizi online INPS
  • Verificare l’avvenuta trasmissione della dichiarazione
E se il rimborso non arriva nemmeno entro dicembre? Per i casi di mancata capienza del sostituto d’imposta o di presentazione senza sostituto, il rimborso può essere erogato direttamente dall’Agenzia delle Entrate entro la fine dell’anno, tramite bonifico o assegno postale.
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