Quando i pensionati riceveranno realmente i rimborsi del 730: le date da considerare, i chiarimenti e le spiegazioni
Molti pensionati si interrogano sulla tempistica di accredito dei rimborsi derivanti dal modello 730/2025, considerando la presentazione della dichiarazione dei redditi una pratica ormai imprescindibile anche per chi percepisce una pensione. Sebbene l’assimilazione delle procedure tra lavoratori dipendenti e titolari di pensione sia ormai consolidata, persistono differenze nelle date in cui si riceve il rimborso Irpef e nelle modalità operative adottate dagli enti preposti come INPS e Agenzia delle Entrate.
I pensionati che hanno presentato tempestivamente il modello 730/2025, indicando correttamente l’INPS come sostituto d’imposta, iniziano a ricevere i rimborsi Irpef a partire dalla mensilità di agosto 2025. A differenza dei lavoratori dipendenti per cui l’accredito può avvenire già in luglio in busta paga, per i titolari di pensione, il pagamento viene disposto un mese più tardi sul cedolino della pensione INPS di agosto, a patto che la dichiarazione sia stata trasmessa all’Agenzia delle Entrate e, da qui, gira tempestivamente all’Istituto.
La regolarità nei tempi di liquidazione è vincolata principalmente a due fattori:
I pensionati possono verificare la presenza del rimborso direttamente sul cedolino pensione disponibile nell’area riservata del sito INPS. Attraverso il servizio "Assistenza fiscale (730/4): servizi al cittadino", accessibile con credenziali SPID, CIE o CNS, è possibile monitorare l’arrivo dei conguagli, la descrizione delle voci di accredito e la situazione aggiornata dell’intera pratica.
Se il rimborso IRPEF non risulta ancora accreditato nel cedolino di agosto, può trattarsi di un ritardo nella trasmissione dei flussi telematici tra Agenzia delle Entrate e INPS, oppure di controlli aggiuntivi su pratiche considerate anomale.
Oltre agli aspetti strettamente procedurali, possono verificarsi diversi casi che ritardano l’accredito o spiegano la mancata liquidazione del rimborso sul cedolino:
L’entità del rimborso IRPEF dipende dal saldo tra imposte effettivamente versate attraverso le trattenute e il totale di detrazioni/deduzioni maturate con la dichiarazione. Le principali voci che generano credito includono:
Nei casi in cui un pensionato abbia trasmesso il modello 730 senza specificare l’INPS come sostituto, il rimborso non transita tramite il cedolino pensione. L’erogazione viene effettuata direttamente dall’Agenzia delle Entrate e richiede una maggiore attesa: la liquidazione può avvenire dal mese di dicembre 2025 attraverso bonifico bancario o assegno postale. È indispensabile, in questo caso, indicare correttamente il codice IBAN nella dichiarazione per evitare ritardi.
Per i pensionati o i contribuenti senza sostituto, la gestione del rimborso potrebbe prevedere controlli supplementari e rateizzazione in più soluzioni per importi di particolare entità.
Eventuali richieste di chiarimento o controllo possono essere presentate tramite i canali istituzionali:
Chi riceve il rimborso ad agosto 2025? | I pensionati che hanno indicato l’INPS come sostituto d’imposta e hanno trasmesso la dichiarazione 730 entro il 31 maggio 2025, salvo ritardi dovuti a controlli o errori. |
Se non ricevo il rimborso nella pensione di agosto? | Potrebbe esserci un ritardo nei flussi informatici o essere richiesti controlli dell’Agenzia delle Entrate; in questi casi, il pagamento può slittare fino a 6 mesi dalla presentazione della dichiarazione. |
Cosa fare se il rimborso arriva parzialmente o in ritardo? |
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E se il rimborso non arriva nemmeno entro dicembre? | Per i casi di mancata capienza del sostituto d’imposta o di presentazione senza sostituto, il rimborso può essere erogato direttamente dall’Agenzia delle Entrate entro la fine dell’anno, tramite bonifico o assegno postale. |