Dal 2006 il tuo sito imparziale su Lavoro, Fisco, Investimenti, Pensioni, Aziende ed Auto

Rinnovo CCNL contratto nazionale operai agricoli e florovivaisti: stipendi e temi in discussione al via delle trattative

di Marianna Quatraro pubblicato il
Rinnovo CCNL contratto nazionale operai

Al via le trattative per il rinnovo del contatto CCNL nazionale degli operai agricoli florovivaisti: le richieste dei sindacati

Il settore agricolo italiano è entrato in una nuova stagione negoziale, con l’avvio ufficiale delle consultazioni per l’aggiornamento del contratto collettivo nazionale degli operai impiegati nell’agricoltura e nel florovivaismo. L’importanza di questo appuntamento coinvolge circa un milione di lavoratrici e lavoratori e oltre 170mila aziende, rappresentando un pilastro economico e sociale rilevante a livello nazionale. L’esigenza di rivedere norme e tutele, in risposta alle mutate condizioni del comparto e alle sfide imposte da instabilità internazionali e fenomeni climatici estremi, evidenzia come la revisione contrattuale per il quadriennio 2026-2029 sia da intendersi come un percorso di rafforzamento delle garanzie, in un momento di grande trasformazione e valorizzazione dell’agroalimentare Made in Italy.

L’avvio delle trattative: protagonisti e contesto del rinnovo

Le sessioni negoziali per la revisione contrattuale si sono aperte presso la sede di Confagricoltura a Roma, riunendo i principali attori: le organizzazioni sindacali Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil e le rappresentanze datoriali Confagricoltura, Coldiretti e Cia. Il confronto tra le parti è stato contrassegnato da un clima collaborativo e costruttivo, volto a raggiungere un equilibrio tra le esigenze delle imprese e i diritti dei lavoratori. Il contratto in discussione regola una platea ampia e differenziata, con addetti stagionali e a tempo indeterminato, e aziende di piccole, medie e grandi dimensioni.

Il contesto globale in rapido mutamento ha inciso fortemente sulle motivazioni alla base della trattativa. Il settore agricolo si trova infatti a fare i conti con l’erosione del potere d’acquisto, dovuta alla pressione inflattiva e ai cambiamenti nei flussi internazionali, oltre alle sfide poste dalla digitalizzazione e dalla transizione ecologica. In tale scenario, la piattaforma presentata dalle sigle sindacali mira a dare risposte non solo economiche ma anche sociali, prevedendo misure che salvaguardino occupazione, professionalità e diritti dei lavoratori.

Le richieste sindacali: aumenti salariali, premi e riconoscimenti

Uno dei punti cardine presentati dalle organizzazioni sindacali riguarda l’adeguamento retributivo. In piattaforma spicca la richiesta di un incremento delle retribuzioni pari al 6,5% per il primo biennio, pensato per tutelare il potere d’acquisto degli operai agricoli a fronte della recente inflazione e per allineare i salari alle necessità reali delle famiglie, anche grazie alla nuova misura che incentiva la detassazione degli incrementi salariali prevista nei testi normativi di prossima applicazione. 

Le ulteriori richieste riguardano:

  • Rivalutazione degli scatti di anzianità, fermi dal 2006, per riconoscere la fedeltà e l’esperienza maturata dai lavoratori
  • Introduzione di un premio fedeltà per coloro che mantengono una continuità occupazionale presso la stessa impresa. Questo sistema incentiverebbe la stabilità e la crescita professionale
  • Adeguamento dei minimi nazionali per le tre fasce di inquadramento e maggiore estensione della contrattazione aziendale verso le realtà medie
Inoltre, la piattaforma sindacale interviene sulla necessità di rafforzare il riconoscimento delle competenze professionali maturate, valorizzando anche le figure che si distinguono per impegno e risultati sul campo. 

Welfare contrattuale, sicurezza e bilateralità nel nuovo CCNL

Una svolta strategica nelle richieste sindacali riguarda il welfare contrattuale e l’incremento delle tutele in caso di licenziamento e situazioni di difficoltà. Le parti sociali sottolineano la centralità degli enti bilaterali, come l’Ente bilaterale agricolo nazionale (EBAN), che dovranno erogare nuove prestazioni non solo per i rapporti a tempo indeterminato ma anche per quelli a termine, rafforzando così la copertura sociale su tutte le tipologie contrattuali. Inoltre, si punta ad ottenere:

  • Maggiori indennità per licenziati, sostegni economici per genitori e lavoratori che affrontano gravi patologie
  • Borse di studio e convenzioni universitarie per agevolare la formazione dei figli dei lavoratori
  • Campagne di prevenzione e sorveglianza sanitaria, potenziamento della tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro
Sul fronte della sicurezza, le proposte puntano a un rafforzamento delle regole relative ai lavori disagiati, soprattutto quelli legati a fattori climatici sempre più imprevedibili, con richieste di regolamentazione delle pause, riduzioni orarie nelle giornate particolarmente critiche e l’introduzione di specifiche tutele per il lavoro in condizioni meteorologiche avverse. Viene inoltre posta enfasi sulla necessità di sostenere il ricambio generazionale in agricoltura, favorendo politiche di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro.

La valorizzazione del lavoro stagionale e della manodopera straniera

Una parte rilevante delle piattaforme discusse riguarda il lavoro stagionale e la presenza di lavoratori stranieri, che rappresentano oltre il 40% degli addetti nel comparto. Si propone di garantire percorsi di stabilizzazione per gli stagionali, attribuendo il diritto di precedenza nelle riassunzioni e consolidando giornate lavorative regolari tramite accordi integrativi.

Per la manodopera straniera, le proposte prevedono:

  • Misure efficaci di integrazione sociale, logistica e burocratica
  • Ampliamento delle procedure di regolarizzazione e contrasto al lavoro irregolare
  • Attenzione ai bisogni specifici attraverso l’implementazione di servizi dedicati
Viene richiesta la piena attuazione della legge 199/2016, che sancisce la creazione delle Sezioni territoriali della Rete del lavoro agricolo di qualità, per un sistema più trasparente, legale e rispettoso. Queste azioni rinforzano l’immagine dell’agricoltura quale settore inclusivo e aperto, capace di valorizzare la diversità e le competenze di provenienze differenti, mantenendo alta la qualità delle produzioni Made in Italy.

Prospettive e sfide future per il lavoro agricolo in Italia

L’apertura delle trattative per il rinnovo del contratto nazionale rappresenta un momento cruciale per rilanciare il lavoro agricolo nell’attuale scenario post-pandemico e in vista delle sfide globali legate a clima, competitività ed equità sociale.

Settore Indicatori attuali Obiettivi piattaforma
Occupazione 1 milione di addetti Valorizzazione, formazione, ricambio generazionale
Retribuzioni Inflazione in aumento 6,5% incremento biennale, premi fedeltà
Sicurezza e welfare Norme in evoluzione Estensione tutele, bilateralità rafforzata

L’obiettivo condiviso è quello di consolidare un impianto normativo e retributivo efficace, capace di tutelare lavoratori e imprese, valorizzando la professionalità, la sicurezza e la qualità della produzione agricola nazionale. 



Leggi anche