Come proseguono le discussioni per il rinnovo del Ccnl Scuola 2022-2024, quando riprenderanno le trattative e gli aumenti attesi
Come proseguono le discussioni per il rinnovo del Ccnl Scuola 2022-2024? Mentre il 2024 si è concluso con il rinnovo ufficiale del Contratto degli Statali delle Funzioni Centrali, il 2025 si apre con l’incertezza (ancora) dei rinnovi degli altri contratti statali, dalle Funzioni Locali alla Scuola.
Si attende, infatti, la ripresa delle discussioni per le novità relative al Contratto della Scuola, che interessa circa 1,2 milioni di lavoratori e sarebbe ancora in alto mare, stando a quanto riportano le ultime notizie.
Il Ministero già il 10 luglio ha inviato la proposta di Atto di indirizzo alla Funzione pubblica.
La Cisl sollecita la conclusione dell’accordo per consentire a tutto il personale della scuola, e cioè sia ai docenti che agli Ata, di vedere presto i benefici nelle buste paga, il ministro dell'Istruzione, Giuseppe Valditara, rassicura.
Ha, infatti, spiegato che con la Manovra finanziaria 2025 sono state stanziate ulteriori risorse che consentono un incremento stipendiale del 6% per il rinnovo del triennio 2022-2024 e che saranno riconosciuti incentivi economici ai docenti adeguatamente formati che avranno funzioni di supporto e potenziamento della didattica e dell’organizzazione scolastica, come il docente tutor, il responsabile di plesso, i responsabili di progetto e i vicepresidi.
Inoltre, ha specificato, per la prima volta, sono state già messe a bilancio le risorse per il rinnovo del contratto 2025-2027 ed è stato anche previsto lo stanziamento per il triennio 2028-2030, precisando che i finanziamenti per i prossimi contratti saranno tutti superiori alla inflazione programmata, rispettivamente del 5,4% e del 6,2%.
Dal canto suo, la Uil Scuola Rua auspica la definizione di un nuovo contratto che sappia dare risposte adeguate a tutto il personale sia dal punto di vista economico che normativo.
Secondo il sindacato, è necessario stanziare risorse sostanziali per recuperare il potere d’acquisto eroso dall’inflazione a partire dalla detassazione degli aumenti contrattuali ma anche uniformare gli stipendi tra i vari ordini di scuola, rafforzare gli organi collegiali e le relazioni sindacali e tutelare la libertà di insegnamento
Le ultime ipotesi in discussioni parlano di aumenti degli stipendi per i docenti di circa 160 euro al mese in media. La cifra è da intendersi al lordo.
C’è poi l’indennità di vacanza contrattuale da considerare, che sarà calcolata come una percentuale degli stipendi tabellari.
Sarà, in particolare dello 0,6% dal primo aprile 2025 al 30 giugno 2025 e dell’1% a partire dal primo luglio 2025.
L’Anief ha, inoltre, proposto una revisione della tabella retributiva con scatti ogni 4 anni e il pagamento di una indennità di trasferta ai lavoratori fuori sede.