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Rinnovo contratto CCNL comparto sicurezza e difesa 2024-2025, il punto della situazione e prospettive dopo ultimi incontri

di Marianna Quatraro pubblicato il
rinnovo contratto difesa

Come proseguono le trattative per il rinnovo del Ccnl del comparto sicurezza e difesa: le proposte avanzate, quelle respinte e cosa accadrà ancora

A che punto sono le trattative di rinnovo del contratto CCNL del comparto sicurezza e difesa 2024-2025? Proseguono le discussioni per raggiungere un accordo di rinnovo del contratto CCNL del comparto sicurezza e difesa ma ci sono ancora diversi punti da definire. 

  • Qual è il punto della situazione sul rinnovo del Ccnl del Comparto sicurezza e difesa 2024-2025
  • Quali sono le prospettive di rinnovo attuali?

Qual è il punto della situazione sul rinnovo del Ccnl del Comparto sicurezza e difesa 2024-2025

Vanno avanti ormai da mesi gli incontri con il Dipartimento di Funzione Pubblica per il rinnovo contrattuale e le organizzazioni sindacali auspicano di chiudere le trattative in tempi brevi e distribuire i soldi resi disponibili dal governo.

La richiesta presentata è, infatti, quella di procedere innanzitutto con aumenti retributivi per tutti.

L’obiettivo è quello di riuscire a riconoscere agli agenti (la qualifica più bassa) un incremento di 100 euro netti. 

Durante l’incontro di luglio è stato anche chiesto di: 

  • rivalutare le Indennità;
  • cambiare il sistema di pagamento degli straordinari e renderli più dignitosi;
  • definire la previdenza dedicata per il personale prossimo alla pensione e quella complementare per i nuovi assunti.
Qualche mese fa, il governo aveva dichiarato di impegnarsi a studiare le proposte presentate, ma ad oggi non è stata data alcuna risposta in merito.

Durante il recente incontro del 30 settembre, l'Aran ha respinto alcune proposte di rinnovo del Ccnl del comparto sicurezza e difesa, come per esempio il coinvolgimento nell’ambito di applicazione del contratto di Aziende speciali e Fondazioni degli enti locali; o il confronto sulla costituzione del Fondo del Salario Accessorio e sui criteri per le progressioni verticali ordinarie, nonché l’estensione dei permessi studio ai corsi universitari telematici seguiti in modalità asincrona.

Ci sono anche delle proposte che sono state, invece, accolte, come l’inserimento, tra le materie oggetto di confronto dei riflessi sui lavoratori delle convenzioni o degli accordi sottoscritti con altre pubbliche amministrazioni e dei criteri per il conferimento delle mansioni superiori; la possibilità per la contrattazione di discutere dei criteri di priorità per l’accesso al lavoro agile e al lavoro da remoto e l’individuazione dei casi in cui è possibile aumentare il numero delle giornate di prestazione rese in modalità agile o da remoto; la possibilità di riconoscere, attraverso il welfare, dei versamenti aggiuntivi del lavoratore, su base volontaria, al Fondo di previdenza complementare.

Quali sono le prospettive di rinnovo attuali?

Le prospettive di conclusione delle trattative nonché delle modalità e delle novità che potrebbero arrivare sono ancora molto confuse e incerte. 

Da parte sua, l’Aran si è impegnata a riformulare alcune proposte su questioni che dovrebbero essere modificate, come:

  • la possibilità di liquidare le festività soppresse se non godute entro l’anno di maturazione;
  • l’eliminazione di ogni possibilità di misurazione della pausa pranzo quando collocata, per alcune specifiche categorie, ad inizio o fine orario di lavoro;
  • la possibilità di godere ad ore delle festività soppresse;
  • la possibilità di estendere a tutti gli enti del comparto l’istituto delle ferie ad ore;
  • l’eliminazione di ogni attenuante all’obbligo per gli enti di avviare la contrattazione annuale entro il primo quadrimestre di ogni anno;
Nei prossimi giorni, si andrà avanti con la definizione della nuova Manovra Finanziaria 2025 che dovrà essere approvata entro dicembre e, considerando gli stanziamenti del governo, si spera che nelle discussioni possa rientrare anche il Ccnl del comparto sicurezza e difesa.