Da aumenti degli stipendi fino a oltre 190 euro al mese a nuovo calcolo della pensione: ecco le novità previste dal rinnovo del contratto delle forze dell'ordine 2024
Quali sono tutti i miglioramenti non solo di stipendio (e più degli statali) previsti dal rinnovo del contratto delle forze dell'ordine 2024? Aumenti degli stipendi ma anche miglioramenti per il calcolo della pensione finale: si preparano ad arrivare diverse novità per gli appartenenti alle forze Armate con il rinnovo del contratto forze dell'ordine 2024 che interessa Carabinieri, Polizia, Esercito, Polizia penitenziaria, Vigili del Fuoco.
La premier Meloni, solo qualche settimana fa, aveva spiegato che dei 5 miliardi di euro stanziati per la contrattazione collettiva nazionale per il settore pubblico, 1,5 miliardi di euro sarebbero stati destinati alle Forze di polizia e alle Forze armate e 100 milioni ai Vigili del fuoco.
Secondo le simulazioni effettuate dal Dipartimento della Funzione pubblica, dal 2025 (a regime), un poliziotto avrà un aumento medio in busta paga di 187 euro lordi al mese, un carabiniere avrà un aumento di 189 euro, un finanziere avrà un aumento mensile lordo di 194 euro, una guardia carceraria avrà invece un aumento di 179 euro lordi al mese, mentre un militare dell’esercito avrà un aumento di 172 euro al mese che salgono a 189 euro al mese per un militare della marina 189 e a 192 euro al mese per un militare dell’aeronautica 192 euro.
Decisamente più alti gli aumenti per dirigenti e direttivi delle Forze dell’Ordine, per cui sono previsti aumenti, rispettivamente, di 443 euro circa e 230 euro circa.
Passando, invece, agli aumenti previsti per i vigili del fuoco, oscilleranno dai 169 euro lordi al mese per i non dirigenti fino a oltre 400 euro lordi per i quadri direttivi.
Oltre all’aumento degli stipendi, gli ulteriori miglioramenti che interessano il rinnovo del contratto delle forze dell’ordine 2024 sono un calcolo più favorevole della pensione e nuove polizze sanitarie per coprire le spese di salute del personale delle Forze dell’ordine.
Ciò significa che anche Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza e le altre Forze Armate potranno usufruire di polizze sanitarie per coprire le esigenze di salute proprie e dei propri familiari a carico.
Per poliziotti, carabinieri, militari e vigili del fuoco in pensione dal primo gennaio del 2022 sarà più favorevole e vantaggioso il calcolo del montante contributivo accumulato ai fini pensionistici e il risultato dovrebbe essere una pensione sarà più alta.
Il governo ha motivato questa novità decisamente vantaggiosa spiegando che dipendenti del comparto Sicurezza, Difesa e Soccorso pubblico vanno in pensione prima, mediamente a 60-62 anni, per cui versano meno contributi previdenziali e, considerando che ormai si va verso il calcolo esclusivamente contributivo della pensione finale, per evitare di ricevere un assegno mensile basso, allora è stato aumentato il coefficiente di trasformazione del loro montante contributivo.