L'obbligo di adozione di sistemi Pos per l'accettazione di pagamenti elettronici da parte degli esercenti e dei professionisti non prevede soglie minime di importo.
L'aumento delle denunce riguardanti esercenti sprovvisti di terminali Pos o che richiedono un sovrapprezzo per transazioni elettroniche evidenzia un problema reale. Queste pratiche sono considerate contrarie alla normativa vigente e passibili di segnalazione all'organo di controllo competente, ovvero la Guardia di finanza, che è incaricata di effettuare le necessarie verifiche.
Secondo la normativa 2024, ogni operatore commerciale, indipendentemente dalla sua categoria professionale, è obbligato a essere equipaggiato con un dispositivo Pos per accettare pagamenti tramite carte di credito o debito. Nel caso in cui un esercente rifiuti un pagamento effettuato con tale sistema, previa richiesta del cliente, verrà applicata una sanzione amministrativa che consiste in una multa di 30 euro aggiuntiva al 4% del valore della transazione non accettata. Vediamo meglio:
Il cliente ha la facoltà di posticipare il pagamento, allontanandosi dall'esercizio commerciale senza effettuare il pagamento immediato, con l'impegno di saldare il debito in un secondo momento, utilizzando metodi alternativi come il prelievo contante o attendendo la riparazione del terminale Pos. Un'ulteriore opzione per il cliente è quella di proporre un pagamento differito attraverso home banking, effettuando un bonifico bancario da remoto, diritto equiparabile alla possibilità di effettuare pagamenti tramite Pos.
L'esercente non può costringere il cliente a rimanere nell'esercizio per il pagamento immediato, né può imporre sanzioni, interessi aggiuntivi o richiedere dati personali o copie di documenti di identità, prerogative esclusive delle autorità competenti.
L'obbligo di adozione di sistemi Pos per l'accettazione di pagamenti elettronici da parte degli esercenti e dei professionisti non prevede soglie minime di importo per la sua applicazione. Questa normativa, evolutasi nel tempo per favorire la tracciabilità delle transazioni e ridurre l'uso del contante, stabilisce che il consumatore abbia il diritto di effettuare pagamenti tramite mezzi elettronici, indipendentemente dall'entità della spesa.
Di conseguenza, un cliente può legittimamente optare per il pagamento elettronico anche per importi minimi, come l'acquisto di un caffè al bar.
Tutti gli operatori commerciali, inclusi negozi, ristoranti, bar, tabaccherie e venditori ambulanti, sono tenuti a possedere un dispositivo Pos per accogliere pagamenti tramite carte di credito o bancomat. Allo stesso tempo, la normativa 2024 si estende ai professionisti di varie categorie, tra cui medici, avvocati, ingegneri e architetti, i quali devono disporre di un Pos per permettere ai loro clienti di beneficiare di eventuali agevolazioni fiscali, come la detrazione del 19% per le spese mediche, a condizione che il pagamento avvenga elettronicamente.
Anche i lavoratori autonomi che forniscono servizi a domicilio quali idraulici, imbianchini o tecnici di caldaie, sono inclusi nell'obbligo di dotarsi di un terminale Pos. Questa disposizione mira a garantire una maggiore trasparenza nelle transazioni economiche e a offrire ai consumatori maggiori opzioni di pagamento, in linea con l'evoluzione digitale del sistema economico.