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Settimana Corta, come è organizzata e come sta funzionando nelle aziende che la stanno applicando

di Marianna Quatraro pubblicato il
settimana corta funzionamento

Cosa prevede la settimana corta a lavoro, quali sono i vantaggi riconosciuti e le aziende italiane che già la applicano

Com’è organizzata la settima corta lavorativa? Cambiano ancora i modelli lavorativi in Italia, in diversi comparti.

Se la pandemia da Covid ha aperto le porte al lavoro in smart working, favorendo una organizzazione del lavoro molto più flessibile e agile, oggi si va verso un ulteriore cambiamento, che è il debutto sempre più esteso a diverse realtà della settimana corta. Vediamo cosa prevede e quali sono i risultati che stanno ottenendo le aziende dove già si applica. 

  • Cosa prevede la settimana corta a lavoro 
  • Come sta funzionando nelle aziende che hanno già deciso di applicarla 

Cosa prevede la settimana corta a lavoro 

L'applicazione della settimana corta prevede una riduzione dei giorni lavorativi a quattro o cinque ma non una riduzione dell'orario di lavoro, che resta lo stesso spalmato, però, su meno giorni ed è volontaria da parte delle aziende.

Ciò significa che ogni azienda o datore di lavoro può, a discrezione, decidere di lavorare sulla settimana corta.

Optarvi non rappresenta uno svantaggio da un punto di vista economico per i lavoratori, perchè deve comunque esser loro garantito il normale stipendio percepito senza alcun taglio nè alcuna riduzione.

I risultati nelle diverse attività lavorative che la applicano, indicano che, con una adeguata riorganizzazione, è possibile mantenere e addirittura aumentare la produttività e migliorare il benessere dei dipendenti.

Sembra, infatti, che la settimana corta riduca lo stress e l'assenteismo, favorendo un equilibrio vita-lavoro migliore, apprezzato soprattutto dalle nuove generazioni.

Ci sono, però, settori come sanità, scuola ristorazione o commercio dove non sempre è possibile optare per la settimana corta, perchè si tratta di lavori che richiedono una presenza continua, e ridurre i giorni lavorativi potrebbe compromettere la qualità del servizio.

Come sta funzionando nelle aziende che hanno già deciso di applicarla 

All’estero, in Paesi come Spagna, Portogallo, Islanda, la settimana corta a ormai è quasi una prassi, soprattutto in alcuni comparti lavorativi, e i risultati della sua applicazione sono decisamente positivi.

Ma anche in Italia, alcune grandi aziende hanno già deciso di applicarla, adattandola alle esigenze specifiche dei diversi contesti lavorativi del Paese.

La settimana corta funziona già per i dipendenti di Banca Intesa Sanpaolo, con somma soddisfazione dei lavoratori che sembrano molto apprezzare tale organizzazione lavorativa e, dai risultati riportati, non ha influito affatto negativamente sui risultati e gli impegni. Al contrario, sembra che i dipendenti, da quanto esposto, lavorino meglio e di più.

Lamborghini applica già la settimana corta agli operai che lavorano nello stabilimento di Sant’Agata Bolognese, nel Modenese. L ’organizzazione prevede l’alternarsi di settimane da 5 giorni e 4 giorni lavorativi. 

Stesso discorso vale per EssilorLuxottica, dove la settimana corta a lavoro funziona già scorso aprile per circa mille operai distribuiti tra il quartier generale di Agordo e le altre sedi, lavorando cinque a settimana.

Autostrade per l'Italia si prepara, invece, ad avviare la sperimentazione della settimana corta a lavoro dal prossimo mese di giugno 2025 e, stando a quanto annunciato, dovrebbe riguardare anche il comparto più operativo.

Dall'estate, dunque, parte la sperimentazione della riduzione dell’orario di lavoro a 36 ore settimanali a parità di retribuzione per i dipendenti. 

Oltre ad Autostrade anche Siae (Società italiana degli autori ed editori) si prepara a far partire la settimana corta a lavoro da giugno.

In particolare, secondo quanto annunciato dalla società, nei mesi di giugno, luglio, agosto, settembre e dicembre, 610 dipendenti potranno decidere su base volontaria di aderire alla settimana lavorativa di 4 giorni, mentre negli altri mesi l’orario rimarrà di 40 ore distribuite dal lunedì al venerdì.

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