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Si ha diritto all'assegno unico figli quando un figlio non è ancora nato? Sì, ma con regole precise

di Marianna Quatraro pubblicato il
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Quali sono le regole in vigore per chiedere l’assegno unico per figli prima ancora della nascita del figlio: i chiarimenti e le spiegazioni

Si ha diritto all'assegno unico figli quando un figlio non è ancora nato? L'assegno unico per figli è un contributo economico destinato alle famiglie con figli a carico, per ogni figlio, fino ai 21 anni di età, di importo variabile e che si può ottenere solo su apposita domanda, perché non viene riconosciuto in automatico.

  • Si ha diritto all'assegno unico quando un figlio non è ancora nato o no
  • Come fare la domanda per avere l'assegno unico per i figli 2024 e i nuovi importi previsti

Si ha diritto all'assegno unico quando un figlio non è ancora nato o no

Secondo quanto previsto dalle leggi in vigore e come spiegato dall’Inps, si ha diritto ad avere l’assegno unico per figli quanto un figlio non è ancora nato e, precisamente, dal settimo mese di gravidanza in poi ma secondo regole precise. 

In questo caso, infatti, la domanda deve essere presentata, però, solo dopo la nascita del figlio, quando si ottiene relativo codice fiscale, e con il primo pagamento dovuto vengono pagati gli arretrati a partire dal settimo mese di gravidanza.

Dunque, seppur l’assegno unico per i figli può essere richiesto sin dal settimo mese di gravidanza, il pagamento avviene comunque a partire dalla nascita del bambino. 

Come fare la domanda per avere l'assegno unico per i figli 2024 e i nuovi importi previsti

La domanda per avere l’assegno unico per i figli 2024 si deve presentare direttamente all’Inps a partire dal settimo mese di gravidanza, o in via telematica accedendo al sito dell’Istituto con le proprie credenziali Spid, Cie, Cns, e seguendo l’apposita procedura, o rivolgendosi a Caf e solo una volta.

La richiesta si può presentare entro 120 giorni dalla nascita di un figlio, dal settimo mese di gravidanza e per ogni figlio a carico fino ai 21 anni di età. 

Chi presenta una prima volta la domanda non deve ripresentarla ogni anno per usufruire della misura, basta solo avere l’Isee aggiornato.

L’assegno unico per i figli viene riconosciuto entro 60 giorni, mentre nel caso di domande presentate entro il 30 giugno dell'anno in corso, l'assegno viene pagato a decorrere dal mese di marzo dello stesso anno.

In questo caso, vengono riconosciute anche le mensilità arretrate da gennaio.

Per chi, invece, la presentra dopo il primo luglio, non sussiste il diritto a percepire le mensilità arretrate da gennaio dell’anno in corso.

Per quanto riguarda gli importi previsti nel 2024, non sono uguali per tutti ma cambiano sempre in base al valore Isee del nucleo familiare e alla composizione dello stesso. 

In particolare, nel 2024 l’importo più alto dell’assegno unico per i figli sale da 189,2 euro del 2023 a 199,4 euro per figlio nel 2024 per coloro che rientrano nella fascia Isee più bassa, compresa tra 0 e 17.090 euro.

Si passa poi da 54 euro al mese del 2023 a 57 euro nel 2024 per ogni figlio per chi ha un valore Isee massimo, oltre i 45.575 euro.

L’Inps ribadisce che al momento della domanda si può avere un importo di assegno unico per figli proporzionato al valore Isee spettante solo è aggiornato e in corso di validità.

Se, infatti, non si ha lì'Isee o non è aggiornato, viene erogato dall’Inps solo l'importo minimo previsto, indipendentemente dal reddito, dall'Isee e dalla composizione del nucleo familiare.

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