Quando č possibile lavorare senza un contratto nazionale di lavoro Ccnl e quali sono comunque i vincoli per legge: i chiarimenti
Si può essere assunti senza un contratto nazionale (CCNL) e di quale stipendio, permessi, malattia, ferie si ha diritto? Quando si viene assunti per ricoprire un qualsiasi ruolo a lavoro, si firma un contratto di lavoro che permette al lavoratore stesso di essere inquadrato in specifici livelli lavorativi, con assegnazione di specifiche mansioni e il riconoscimento di specifici diritto, da pagamento dello stipendio spettante a maturazione di ferie e permessi e malattia. Ma ci sono casi in cui i lavoratori lavorano senza essere assunti.
Ciò significherebbe, infatti, far lavorare in nero e se per i datori di lavoro si traduce in una pratica illegale, per i lavoratori è una penalizzazione, perchè significa non avere riconoscimenti di diritti previsti dalla legge, come uno stipendio adeguato, maturazioni di ferie, permessi, malattia.
Dunque, sottoscrivere un contratto nazionale di lavoro Ccnl è un obbligo previsto dalla legge e che prevede vincoli e diritti sia per il datore di lavoro e sia per il lavoratore e nel caso di assunzione senza contratto si rischia di incorrere in pesanti sanzioni amministrative.
Esistono, però, per legge casi in cui si può lavorare senza essere assunti con un contratto nazionale di lavoro Ccnl. Si tratta del caso in cui un datore di lavoro non è iscritto ad alcuna associazione sindacale, per cui non ha obbligo di applicare uno specifico Ccnl.
In questo caso, per avere dei lavoratori alle sue dipendenze, il datore di lavoro può o applicare un contratto nazionale di lavoro, pur non avendo aderito ad alcuna associazione sindacale, o non applicare alcun Ccnl ma in questo caso deve comunque rispettare le leggi e le fonti costituzionali per assicurare i diritti ai lavoratori.
La mancata applicazione di un contratto nazionale di lavoro Ccnl per l'assunzione di lavoratori non significa, infatti, non garantire ai lavoratori specifici diritti. Rispettando quando previsto dalle leggi e dalla Costituzione, ad un lavoratore assunto senza Ccnl deve sempre essere riconosciuto uno stipendio proporzionato e sufficiente, che non può comunque essere inferiore all'importo dei minimi retributivi fissati dal Ccnl che si sarebbe potuto applicare.
E' previsto anche il pagamento di contributi previdenziali, da calcolare sulla base imponibile che non può essere (anche in tal caso) inferiore all'importo retributivo stabilito da contratti collettivi o da contratti individuali.
Per il lavoratore che non firma alcun contratto di lavoro Ccnl è previsto che il datore di lavoro o l'azienda compilino e inviino (come di prassi per tutti) agli organi competenti il modello Unilav e in questo caso si può lavorare senza contratto, o meglio, senza firma del dipendente sul contratto. Molte aziende inviano, infatti, il modello Unilav senza aver fatto sottoscrivere il contratto di lavoro al lavoratore.