E’ stato ancora prorogato, e fino al 2027, il sismabonus ma con importanti modifiche rispetto a quanto previsto al momento: ecco cosa cambia
Come cambia il sismabonus nel 2025? Tra i diversi bonus edilizi che avrebbero dovuto essere del tutto cancellati c’è anche il sismabonus. L’agevolazione è stata, però, ancora prorogata e fino al 2027 ma con diverse e importanti modifiche rispetto all’impianto attuale. Vediamo di seguito nel dettaglio quali sono le novità ufficiali.
Non saranno più dal 70% all’85%, ma si ridurranno al 50% per i lavori eseguiti sulle prime case e al 36% per gli interventi sugli immobili non residenziali o diversi dalla prima abitazione.
Nei successivi due anni, cioè nel 2026 e nel 2027, queste aliquote si abbasseranno ulteriormente al 36% per le prime case e al 30% per altri tipi di immobili.
Per il calcolo delle detrazioni, il tetto massimo di spesa resta fissato a 96.000 euro per i contribuenti con redditi fino a 75.000 euro annui.
Per chi supera questa soglia, ci sarà una riduzione dell’agevolazione fiscale. Con l’avvio del nuovo anno, infatti, le detrazioni saranno proporzionate in base a diversi criteri, come il numero di figli a carico e la presenza di figli con disabilità.
Questo meccanismo permetterà alle famiglie numerose o con particolari esigenze di ricevere maggiori sostegni per sostenere le spese di messa in sicurezza antisismica.
Precisiamo che, a differenza del passato, per ottenere il bonus non sarà necessario dimostrare un miglioramento della classe sismica, ma basterà che l’immobile rispetti i requisiti di costruzione antisismica.
Possono usufruire delle nuove detrazioni nel 2025 tutti i contribuenti soggetti al pagamento dell’Irpef, residenti o meno nel territorio dello Stato e non solo ai proprietari degli immobili ma anche ai titolari di diritti reali sugli immobili oggetto degli interventi e che ne sostengono le relative spese, come nudi proprietari, inquilini, locatari, ecc.
Hanno diritto alla detrazione, inoltre, purché sostengano le spese e siano intestatari di
bonifici e fatture:
Ancora nei prossimi anni, il sismabonus si potrà richiedere per i lavori su case singole situate nelle aree colpite da eventi sismici ma anche per l’acquisto di nuove villette antisismiche, nonché per gli interventi antisismici effettuati sulle parti comuni di edifici condominiali.