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Siti di giochi online di scommesse, casinò e altri: le novità e cosa cambia per giocatori e aziende dal 13 Novembre

di Marcello Tansini pubblicato il
novità siti giochi online dal 13 novembr

Dal 13 novembre 2025 il settore dei giochi online vive una svolta: nuove regole, concessioni ridotte, sicurezza rafforzata, novità per giocatori e concessionari ridefiniscono mercati, rischi e prospettive del gambling digitale.

Dal 13 novembre 2025 segna l’avvio di una trasformazione profonda dell’ecosistema dei giochi online e delle scommesse in Italia. Le piattaforme dovranno adeguarsi a un quadro regolamentare più stringente, frutto del riordino nazionale promosso dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.

La nuova disciplina coinvolge sia i grandi brand storici sia nuovi player internazionali e impatta direttamente su utenti, operatori e punti vendita fisici e digitali. Questa svolta intende rispondere alla crescente necessità di trasparenza, sicurezza e controllo, mantenendo un mercato competitivo senza rinunciare alla tutela dei giocatori e alla protezione degli interessi dello Stato.
 

Il nuovo regime concessorio: regole, tappe e protagonisti

Con l’implementazione delle nuove regole dal 13 novembre, il sistema delle concessioni per il gioco a distanza subisce una profonda razionalizzazione che ridisegna la mappa degli operatori in Italia. Sono 46 le società che hanno ottenuto 52 concessioni, tra cui i principali attori storici del comparto – come Sisal, Snaitech, Eurobet, GoldBet, William Hill, LeoVegas – e nuove realtà con prospettive di sviluppo e consolidamento. A queste si aggiungono casinò tradizionali, oggi proiettati in una dimensione sempre più digitale, e marchi internazionali attratti dalla solidità del nuovo quadro legale.

  • Assegnazione trasparente: le concessioni sono state attribuite seguendo una procedura pubblica e verifiche accuratissime del possesso dei requisiti.
  • Periodo di transizione: la normativa prevede una fase di sei mesi in cui operatività e sistemi restano attivi per consentire la migrazione senza interruzioni.
  • Unico sito per ogni concessione: ogni operatore dovrà gestire l’offerta di giochi esclusivamente tramite un portale principale, eliminando le cosiddette “skin” secondarie nell’ottica di una maggiore chiarezza e controllo.
  • Iter procedurale dettagliato: i nuovi concessionari sono tenuti a: trasmettere lo schema di convenzione all’ADM entro il 22 ottobre 2025, comunicare i nuovi codici concessione, ottenere le necessarie certificazioni e garantire la conformità tecnica.
L’obiettivo dichiarato è duplice: rendere trasparente e semplificata l’offerta destinata all’utenza e potenziare i controlli, minimizzando le zone d’ombra che possono favorire frodi e comportamenti illeciti. Il modello italiano, ispirato a best practice internazionali, mira a essere punto di riferimento per gli standard europei nel gaming regolamentato.

Migrazione dei conti gioco e l’impatto sui giocatori

Tra le novità di maggiore interesse dal punto di vista dell’utenza si colloca la migrazione obbligatoria dei conti gioco verso i siti madre delle singole concessioni. Gli utenti che finora gestivano il proprio account su portali secondari vedranno i proprio dati traslati automaticamente senza perdere saldo, dati personali o scommesse attive. L’interfaccia e la modalità di accesso cambieranno, ma le credenziali – username e password – rimarranno identiche.

  • Tutti i soldi depositati e le giocate in corso saranno immediatamente disponibili sul nuovo sito principale.
  • Non sarà necessario aprire nuovi account: il passaggio avverrà in modo trasparente dal punto di vista dell’utente.
  • Durante la fase di transizione, il supporto clienti rimarrà operativo per chiarire eventuali dubbi e assistere nelle operazioni più delicate.
Questa evoluzione garantisce una continuità di servizio per il player, rafforzando fiducia nella filiera legale e rendendo più semplice la supervisione delle transazioni da parte delle autorità. Dal 13 novembre, gestire tutte le attività legate al gioco avverrà in un contesto più strutturato, riducendo rischi di errore o frode. Il passaggio al sito unico è infatti concepito per offrire agli utenti un’interfaccia più chiara e servizi più uniformi e sicuri.

Le novità normative: costi, requisiti e riduzione delle licenze

Il nuovo quadro regolamentare impone ai concessionari una revisione profonda della propria impostazione organizzativa ed economica. I costi di accesso al mercato sono aumentati drasticamente:

  • Versamento elevato per la licenza: la cifra richiesta per ottenere una concessione è passata da circa 200.000 euro a 7 milioni per ciascun operatore, un salto pensato per garantire solidità finanziaria e sostenibilità di lungo termine.
  • Riduzione delle licenze: le autorizzazioni vengono quasi dimezzate – da oltre 80 a circa 30 – in favore di operatori maggiormente strutturati e in grado di garantire standard elevati.
  • Nuovi requisiti: sono introdotti criteri stringenti su tecnologia, infrastrutture, tracciabilità delle operazioni, protezione dei dati e sicurezza informatica.
Inoltre sono state stabilite aliquote specifiche a carico degli operatori: il prelievo fiscale sul Gross Gaming Revenue varia dal 24,5% al 25,5% a seconda della tipologia di giochi offerti. L’obiettivo del legislatore è duplice: da un lato assicurare elevate entrate tributarie per lo Stato, dall’altro definire un perimetro regolamentare che favorisca pratiche trasparenti e coerenti con l’interesse pubblico.
Costo licenza (nuovo) 7 milioni €
Licenze attive dal 2025 ~30-46
Imposte su GGR 24,5% - 25,5%

La selettività imposta dalla nuova normativa rappresenta uno shock per le realtà di media e piccola dimensione, alcune delle quali potrebbero dover uscire dal mercato o optare per partnership strategiche. Il risultato è un settore più compatto, con servizi omogenei e controllati, in linea con le aspettative di giocatori e autorità di vigilanza.

Punti di Vendita Ricarica (PVR) e la nuova regolamentazione

Un capitolo rilevante della riforma riguarda anche i Punti di Vendita Ricarica, snodo tra mondo fisico e digitale. Il nuovo albo PVR, espressamente previsto dalle norme, impone a tutti i gestori di adeguarsi a standard più elevati sia sul piano commerciale che amministrativo.

  • Obbligo di iscrizione al nuovo albo specifico per i PVR: questo garantisce maggiore trasparenza e tracciabilità delle ricariche eseguite presso i punti autorizzati.
  • Controlli e selezione più stringenti: solo le strutture che rispettano i parametri richiesti potranno continuare l’attività.
  • La disciplina interessa anche corner e agenzie multicanale, ridefinendo le competenze e le responsabilità.
Per gli operatori, questo processo implica la necessità di una analisi dettagliata dei volumi e dei dati gestiti, aggiornando sia la documentazione sia le procedure interne ai nuovi livelli richiesti da ADM. Il livello di selezione ordinato dal legislatore avrà l’effetto di rafforzare le posizioni di chi già era strutturato e portare all’uscita dal circuito legale delle realtà meno solide.

Procedure tecniche e protocolli di sicurezza: cosa cambia per i concessionari

L’ambiente di gioco sarà governato da regole tecniche e protocolli aggiornati secondo le nuove direttive di ADM. Gli operatori saranno chiamati ad adeguare i propri sistemi informatici, con particolare attenzione a:

  • Nuove versioni dei protocolli di comunicazione (ad esempio, PSV 2.0, PBAD 4.0.0) con aggiornamenti su tracciabilità operazioni, integrità software e gestione sicura delle transazioni;
  • Servizi di monitoraggio in tempo reale della connessione e verifica costante dei componenti software;
  • Maggiore chiarezza nei messaggi di errore, crediting delle vincite e monitoraggio dei flussi finanziari.
L’adozione di questi strumenti garantirà uniformità di controllo e maggiore sicurezza per tutti i soggetti coinvolti. Prima dell’entrata in vigore definitiva, la normativa prevede anche una fase di test sui nuovi sistemi, volta a prevenire incidenti tecnici e assicurare la fruizione del servizio anche nei momenti di cambio piattaforma.

Antiriciclaggio, cybersicurezza e verifica dell’età: le nuove sfide del settore

L’aggiornamento delle regole sul gioco online si inserisce in un percorso di rafforzamento delle tutele contro riciclaggio di denaro, cybercrime e gioco minorile. I concessionari, infatti, sono tenuti a implementare:

  • Sistemi di verifica dell’identità dei clienti avanzati, tramite SPID, CIE o altre identità digitali certificate;
  • Procedure di onboarding e riconoscimento basate sull’intelligenza artificiale e controlli di conformità completi su dati e documenti;
  • Soluzioni di conservazione dei dati a norma per almeno un decennio, con firma digitale e marchi temporali.
Particolarmente significativa è la verifica dell’età: dal 2025 i portali saranno obbligati ad adottare sistemi di age verification affidabili, secondo principi di anonimato e rispetto della privacy ("doppio filtro"), come indicato dalle delibere AGCOM.

Tale verifica interessa ogni sessione di gioco e prevede l’intervento di soggetti terzi indipendenti. Per ridurre ulteriormente la vulnerabilità del mercato, vengono periodicamente aggiornate le linee guida per contrastare riciclaggio e finanziamento del terrorismo (ai sensi del D.lgs 231/2007 e dei successivi aggiornamenti normativi), assicurando che i movimenti finanziari siano sempre tracciabili e trasparenti.

Grazie all’utilizzo di tecnologie avanzate per la riconoscibilità, la sicurezza informatica e il monitoraggio delle operazioni, si innalza la qualità dei controlli e si facilitano l’intercettazione di frodi e comportamenti a rischio, rafforzando di conseguenza la percezione di affidabilità e sicurezza nei confronti dei consumatori.