La prima stablecoin legata all'Euro è stata lanciata da Unicredit e altre 8 banche europee. Cerchiamo di capire che cos'è e le funzioni di questa nuova valuta digitale.
Nel panorama finanziario europeo sta per affermarsi una nuova iniziativa che mira a ridefinire gli equilibri nei sistemi di pagamento digitali: una stablecoin ancorata all’euro, sviluppata da un consorzio di grandi banche dell’UE.
Questo progetto, promosso dalla collaborazione tra istituti come ING, UniCredit, Banca Sella, CaixaBank, Raiffeisen Bank International, SEB, DekaBank, Danske Bank e KBC, rappresenta una risposta alle esigenze del mercato europeo e al crescente dominio statunitense nel comparto delle valute digitali stabili.
La creazione di una stablecoin su base euro nasce dall’urgenza di garantire un’alternativa locale, affidabile e regolamentata, capace di favorire l’innovazione nei pagamenti, sostenere la competitività delle imprese e promuovere la sovranità finanziaria continentale.
Il progetto di stablecoin in euro è frutto dell’alleanza tra nove istituzioni bancarie leader in otto Paesi dell’Unione Europea. Tra i membri fondatori figurano l’italiana UniCredit, Banca Sella, l’olandese ING, la belga KBC, la danese Danske Bank, la tedesca DekaBank, la svedese SEB, la spagnola CaixaBank e la Raiffeisen Bank International austriaca. La nuova società capofila, costituita nei Paesi Bassi, sarà soggetta alla supervisione della banca centrale olandese (DNB), conferendo una dimensione sovranazionale e un elevato standard di governance all’iniziativa.
L’obiettivo principale spazia ben oltre la semplice realizzazione tecnica di una “criptovaluta stabile”: il focus è sulla creazione di uno strumento paneuropeo, di riferimento per i pagamenti digitali in euro, che rispetti pienamente la regolamentazione MiCAR. L’iniziativa mira ad aggregare ulteriori operatori bancari e a introdurre nuovi standard di affidabilità e sicurezza nell’ecosistema digitale dell’Unione.
Il meccanismo di funzionamento prevede che ogni token digitale emesso sia interamente garantito da riserve in euro detenute dal consorzio o da intermediari autorizzati. Gli utenti potranno utilizzare la moneta digitale per effettuare pagamenti internazionali, gestire flussi di cassa in modo programmabile, regolare scambi di asset digitali e migliorare i processi della supply chain, con particolare attenzione alle esigenze delle imprese esportatrici.
Un elemento distintivo sarà l’operatività 24/7: la stablecoin consentirà pagamenti e regolamenti in tempo reale, senza vincoli di orario né interruzioni tipiche dei circuiti bancari tradizionali. Ulteriori vantaggi includono costi contenuti e maggior facilità d’uso rispetto agli strumenti cross-border classici.
Caratteristiche | Descrizione |
Ancoraggio | Valore dell’euro |
Tecnologia | Blockchain |
Garanzie | Riserve in euro presso entità vigilate |
Accessibilità | Pagamenti e regolamenti sempre disponibili |
Programmabilità | Funzionalità avanzate per aziende e individui |
La progettazione è in linea con i requisiti di sicurezza e compliance previsti dalle normative comunitarie, offrendo agli operatori servizi di wallet e custodia conformi agli standard europei.
L’introduzione della stablecoin europea si sviluppa nel solco normativo tracciato dal regolamento MiCAR (Markets in Crypto-Assets Regulation), che stabilisce le regole per l’emissione e la gestione di cripto-attività nell’Unione Europea. Questo dispositivo mira ad assicurare tutela agli utenti, stabilità finanziaria e riduzione dei rischi sistemici.
La società responsabile dell’emissione e gestione del nuovo strumento ha sede nei Paesi Bassi per sfruttare l’ambiente normativo avanzato garantito dalla vigilanza della banca centrale olandese (DNB). Tale supervisione assicura una solida governance e rappresenta una garanzia per l’affidabilità dell’infrastruttura digitale.
La compliance al quadro MiCA costituisce un prerequisito per offrire servizi finanziari innovativi, mantenendo la massima trasparenza e rispondendo ai più severi requisiti di protezione dei consumatori, antiriciclaggio e gestione prudente delle risorse raccolte.
L’ingresso di una stablecoin in euro, emessa da primari istituti bancari europei, rappresenta una svolta per l’ecosistema dei pagamenti digitali della UE. Questo strumento risponde alla crescente esigenza di transazioni fluide, veloci e a basso costo, abilitando nuovi scenari di utilizzo per imprese e consumatori.
Oltre alla riduzione dei tempi e delle commissioni per i pagamenti cross-border, la soluzione agisce sul fronte della sovranità tecnologica: il soggetto emittente e le riserve sono sotto controllo comunitario, a differenza delle alternative attualmente in uso spesso dominate da operatori statunitensi.
I 3 vantaggi principali:
Il contesto internazionale dei pagamenti digitali è caratterizzato da un predominio delle stablecoin ancorate al dollaro, con Tether e Circle che rappresentano due dei principali attori globali. L’estensione del loro utilizzo ha generato preoccupazioni tra le istituzioni europee in merito al rischio di sostituire una moneta nazionale con strumenti privati extraeuropei, esponendo l’UE a vincoli di governance e policies statunitensi.
Questa situazione è stata oggetto di allarme da parte di autorevoli esponenti come il governatore della Banque de France, che ha sottolineato il rischio di perdita di sovranità economica nel caso in cui le stablecoin in euro non riuscissero a imporsi come standard.
In estrema sintesi:
Il percorso di sviluppo per una stablecoin paneuropea si presenta fitto di sfide ma anche di opportunità. Dopo l’avvio previsto nella seconda metà del 2026, il progetto potrà fungere da piattaforma per ulteriori servizi a valore aggiunto: dai wallet digitali, alla custodia di asset, alle soluzioni di pagamento per ecosistemi IoT e supply chain avanzate.
La governance multilaterale e l’apertura all’ingresso di nuovi partner favoriscono la scalabilità e l’adozione dello strumento su larga scala, in linea con le necessità di un mercato in rapida espansione. Le dinamiche normative saranno l’elemento critico per facilitare il dialogo tra stablecoin e banche centrali, soprattutto all’interno delle iniziative pubbliche come l’euro digitale.
Le propettive future: