L’ecosistema digitale che ruota attorno all’e-commerce e, più in generale al retail, sta vivendo una fase di trasformazione senza precedenti, grazie all’interesse crescente verso le stablecoin da parte dei leader globali del retail.
Aziende come Amazon e Walmart stanno valutando soluzioni basate su valute digitali ancorate a asset stabili, per rivoluzionare i pagamenti online e ridisegnare le dinamiche della spesa su scala globale.
Cosa sono le stablecoin e perchè interessano Amazon e Walmart
Le stablecoin sono criptovalute progettate per mantenere un valore stabile nel tempo, spesso ancorate a valute fiat come il dollaro statunitense. Questa caratteristica le distingue radicalmente dagli asset digitali più volatili, rendendole ideali per le transazioni commerciali su larga scala. L’interesse dei colossi del commercio risiede nella stabilità di valore e nella rapidità delle transazioni, elementi essenziali per i marketplace internazionali che gestiscono volumi di vendita miliardari.
I 3 vantaggi principali nell'adottare le stablecoin per i grandi player retail mondiali:
- Sicurezza: riduzione delle oscillazioni di prezzo.
- Efficienza: trasferimenti pressoché istantanei dei fondi.
- Controllo: possibilità di personalizzare i flussi di pagamento, aumentando la competitività nei confronti dei sistemi legacy.
Nel nuovo panorama dei pagamenti digitali,
gli operatori retail valutano diverse strategie:
- Emissione di una stablecoin proprietaria
- Adesione o creazione di consorzi di settore con altri commercianti
Altri grandi player come Shopify e Ripple stanno introducendo prodotti digitali simili (
USDC, RLUSD), mentre le principali banche valutano soluzioni blockchain consorziate.
La concorrenza interna ed esterna stimola la ricerca di soluzioni sempre più sicure ed efficienti per migliorare l’esperienza di pagamento.
I motivi dietro la scelta di una criptovaluta proprietaria per l’e-commerce
Il segmento e-commerce è storicamente gravato da commissioni di interscambio elevate e tempi di elaborazione dei pagamenti poco agili. Attraverso lo sviluppo o l’adozione di stablecoin proprietarie, Amazon e Walmart mirano a:
- Eliminare parte degli intermediari finanziari come banche e circuiti di carte.
- Ridurre i costi legati alla gestione dei pagamenti.
- Facilitare l’integrazione tra fornitori internazionali ottimizzando il cash flow globale.
La personalizzazione di una valuta digitale consente alle aziende di gestire direttamente le regole dei pagamenti, favorendo modelli finanziari innovativi e adattivi ai contesti globali.
Per realtà che gestiscono volumi di transazioni come Amazon e Walmart, l’ottimizzazione delle fee rappresenta un capitolo strategico.
Commissioni attuali (sistemi legacy) |
2% – 3,5% per transazione |
Potenziale taglio (adottando stablecoin) |
Riduzione significativa delle fee fino a pochi centesimi per transazione |
Oltre ai risparmi diretti, la digitalizzazione delle transazioni attraverso criptovalute stabili può:
- Accelerare i tempi di regolamento, con pagamenti quasi in tempo reale.
- Aprire nuove opportunità di cooperazione con partner internazionali.
- Aumentare la fiducia nell’ecosistema grazie alla trasparenza offerta dalla blockchain.
L’impatto sulle banche tradizionali e sulle società di carte di credito
L’introduzione di stablecoin da parte di operatori come Amazon e Walmart rappresenta una
minaccia alla posizione dominante degli intermediari tradizionali.
Le banche e le aziende di carte di credito, come Visa e Mastercard, rischiano di perdere quote di mercato e miliardi di dollari in commissioni di pagamento:
Il cambiamento di paradigma generato dalle stablecoin pone le banche nella posizione di dover ridefinire il proprio modello di business, potenzialmente spingendo verso alleanze strategiche con i nuovi attori del digitale o entrando in diretta concorrenza, ipotesi assolutamente remota.
Le sfide normative: il ruolo del Genius Act e la regolamentazione USA sulle stablecoin
L’avanzata delle criptovalute stabili nei sistemi di pagamento dipende dalla certezza normativa. Negli Stati Uniti il Genius Act è al centro del dibattito, con proposte per definire le regole di emissione, gestione delle riserve e protezione degli utenti. Le aziende non finanziarie, come Amazon e Walmart, incontrano ostacoli normativi legati all’accesso diretto all’emissione delle stablecoin:
- Possibile obbligo di acquisire licenze bancarie o stringere partnership con istituti autorizzati.
- Necessità di adeguarsi agli standard antiriciclaggio e di trasparenza.
- Sfide nell’armonizzare le normative a livello internazionale.
Un quadro regolamentare chiaro potrebbe favorire l’innovazione, ma le tempistiche di approvazione legislativa restano incerte.
Conseguenze per i consumatori e per l’esperienza d’acquisto online
L’utilizzo di stablecoin può trasformare profondamente la customer experience:
- Pagamenti istantanei e senza interruzioni.
- Maggiore trasparenza sulle fee applicate.
- Possibilità di premi fedeltà o sconti dedicati agli utenti che scelgono le nuove soluzioni digitali..
Una reale rivoluzione dell'economia potrebbe essere davvero vicina.
L’espansione delle stablecoin nel retail può innescare
dinamiche di rinnovamento nell’intero settore finanziario. Le ricadute includono:
- Diminuzione dei costi di transazione su scala macroeconomica.
- Riduzione delle barriere operative tra paesi.
- Favorire l’inclusione finanziaria di nuove fasce di utenti.
Secondo il Tesoro USA, il mercato delle stablecoin potrebbe raggiungere
2 trilioni di dollari di valore entro il 2028, spingendo all’adozione di standard comuni e accelerando la digitalizzazione dell’economia
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