Dal 2006 il tuo sito imparziale su Lavoro, Fisco, Investimenti, Pensioni, Aziende ed Auto

Supporto per la Formazione e il Lavoro, iscrizioni, pagamenti, arretrati in circolae INPS Ottobre

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Supporto per la Formazione e il Lavoro

Nuove importanti precisazioni dell'Inps per accedere allo strumento del Supporto per la Formazione e il Lavoro e sui pagamenti.

L'Inps fornisce nuove istruzioni operative rivolte ai beneficiari del Supporto per la Formazione e il Lavoro. Questo messaggio costituisce un seguito a una precedente circolare e ha lo scopo di delineare il procedimento da seguire per completare con successo il percorso di inserimento. Il completamento è necessario per avviare il percorso di qualificazione o riqualificazione professionale, o per partecipare ad esperienze legate a progetti di utilità pubblica. I due documenti fanno luce sui vari aspetti tra su iscrizioni, pagamenti, arretrati che hanno fin qui sollevato numerosi interrogativi:

  • Quali sono i nuovi chiarimenti dell'Inps sul Supporto per la Formazione e il Lavoro
  • Supporto per la Formazione e il Lavoro, i rischi

Quali sono i nuovi chiarimenti dell'Inps sul Supporto per la Formazione e il Lavoro

Al fine di attribuire immediatamente lo stato Accolta alla domanda per l'accesso al Supporto per la Formazione e il Lavoro, con riserva di ulteriori verifiche, i richiedenti devono aver effettuato l'accesso al portale Sistema Informatico di Inclusione Sociale e Lavorativa. Quindi, chiarisce l'Inps, devono aver precompilato e firmato digitalmente il Patto di Attivazione Digitale. Se questo passaggio non è stato completato e la domanda si trova nello stato Verificata con riserva di ulteriori controlli, è necessario procedere con la profilazione attraverso il portale del SIILS e successivamente sottoscrivere il Pad.

Il Pad potrebbe essere soggetto a revisione da parte dei centri per l'impiego qualora si rendesse necessario aggiornare il suo contenuto in base alle competenze acquisite e alle esperienze formative pertinenti per i beneficiari del Supporto per la Formazione e il Lavoro.

Una volta completato il processo di profilazione e sottoscrizione del Pad, i richiedenti possono essere inclusi in iniziative di politiche attive, come corsi di formazione finalizzati all'orientamento, alla qualificazione e alla riqualificazione professionale.

Dal momento dell'inizio del percorso formativo, che può includere orientamento, qualificazione e riqualificazione professionale, sorge il diritto all'erogazione di un trattamento economico mensile di 350 euro. Questo diritto decorre dalla data in cui la domanda di Supporto per la Formazione e il Lavoro è stata accettata.

Per quanto riguarda i pagamenti del trattamento indennitario, il messaggio Inps 3379 del 2023 specifica che per le domande presentate entro il 15 del mese e che soddisfano i requisiti richiesti, il pagamento avverrà a partire dal 27 dello stesso mese. Per le domande presentate dopo il 15 del mese che rispettano i requisiti, il pagamento avverrà a partire dal 15 del mese successivo.

Supporto per la Formazione e il Lavoro, i rischi

Salvo configurare un reato più grave, è prevista una sanzione penale per chi, al fine di indebitamente beneficiare del Supporto Formazione e Lavoro, presenta o utilizza dichiarazioni o documenti falsi o attestanti fatti non veritieri, o omette informazioni dovute. Tale sanzione penale può comportare una pena detentiva che va da due a sei anni.

L'omissione nella comunicazione di variazioni del reddito o del patrimonio, anche se derivanti da attività irregolari, così come l'omissione di qualsiasi altra informazione rilevante per il mantenimento del beneficio, è soggetta a una pena detentiva che varia da uno a tre anni.

La procedura di decadenza implica che il beneficiario non può richiedere nuovamente il beneficio prima che siano trascorsi almeno 10 anni dalla definitività della sentenza, dalla revoca, o dalla perdita o cessazione degli effetti del decreto che ha applicato la misura di prevenzione, a meno che non sia stata pronunciata una condanna definitiva.

Se l'Inps verifica la non veridicità delle dichiarazioni e delle informazioni fornite come base per la richiesta o l'omissione o fornitura mendace di ulteriori informazioni relative alle variazioni del reddito, del patrimonio o della composizione del nucleo familiare da parte del richiedente, procede con la revoca immediata del beneficio. A seguito della revoca, il beneficiario è tenuto a restituire qualsiasi importo ricevuto indebitamente.

Leggi anche