La surroga del mutuo consente di ridurre i costi collegati al proprio finanziamento. Vantaggi, limiti, risparmi possibili, casi particolari, alternative e consigli utili per scegliere consapevolmente.
Nell'attuale contesto dei mutui, caratterizzato da tassi in graduale discesa rispetto agli anni precedenti, valutare la portabilità del proprio finanziamento può essere un valido strumento per alleggerire il carico delle rate e migliorare le condizioni contrattuali.
Analizzare soluzioni aggiornate e personalizzate permette ai titolari di un mutuo in corso di approfittare di proposte più vantaggiose, adattando la rata alla propria situazione finanziaria e agli obiettivi familiari. Passare a una banca con condizioni migliori può consentire un risparmio concreto e garantire maggiore flessibilità nella gestione del debito residuo.
La portabilità del mutuo - detta anche surroga - è la possibilità, grazie al quadro normativo italiano (Legge 40/2007), di trasferire il debito residuo da una banca a un altro istituto di credito. Questo processo offre la possibilità di ottenere un passaggio a condizioni contrattuali potenzialmente più vantaggiose, come un tasso di interesse più basso, nuove opzioni sulla tipologia di tasso (ad esempio da variabile a fisso), miglioramenti delle clausole e maggiore flessibilità per il rimborso anticipato.
Tra i principali vantaggi spicca l'assenza di spese per il mutuatario: tutte le spese di istruttoria, perizia e cancellazione ipoteca sono a carico della banca subentrante, con solo una piccola imposta ipotecaria prevista per legge (35 euro). Inoltre, restano invariate la durata residua e l'importo complessivo del mutuo, permettendo di ottimizzare il risparmio sugli interessi senza allungare inutilmente il debito.
Non meno importante, la surroga consente di migliorare il rapporto con la propria banca, scegliendo un istituto con servizi digitali più avanzati, maggiore trasparenza o agevolazioni accessorie. Tuttavia, è sempre necessario valutare i benefici reali rispetto alla situazione personale e al risparmio atteso nel medio-lungo periodo, anche tenendo conto di eventuali costi accessori che possono sorgere (ad esempio, perizie straordinarie richieste dalla nuova banca).
Per comprendere l'effettiva convenienza della portabilità del mutuo, occorre valutare determinati parametri che influenzano il vantaggio dell'operazione. Il primo criterio da analizzare è la differenza tra il tasso attualmente applicato e quello proposto dall'istituto di destinazione: generalmente una variazione, a favore, di almeno 0,5-1% rappresenta la soglia da ricercare per garantirsi un risparmio.
Un altro fattore determinante riguarda la durata residua: quanto più distante è la data di estinzione del mutuo, tanto maggiore sarà il vantaggio economico ottenibile da una riduzione del tasso. Viceversa, quando restano pochi anni alla scadenza o il debito residuo è limitato (ad esempio inferiore a 30.000-50.000 euro), il beneficio della surroga si riduce notevolmente. Nel 2025, inoltre, l'andamento dei tassi suggerisce condizioni particolarmente favorevoli per chi ha sottoscritto mutui in passato a condizioni più onerose.
I possibili benefici includono:
Sebbene la legislazione italiana renda questa operazione gratuita per il mutuatario, potrebbero comunque sorgere oneri accessori, perlopiù legati a particolari richieste dell'istituto di destinazione, come una nuova perizia sull'immobile. Tali costi, se richiesti, sono spesso contenuti e possono essere assorbiti dalla banca, ma vanno verificati in anticipo per non compromettere la convenienza.
Esistono inoltre alcuni casi in cui la surroga non risulta vantaggiosa:
L'opportunità di trasferire il mutuo presso un'altra banca assume una rilevanza particolare per chi ha acquistato la prima abitazione. Restano valide tutte le agevolazioni fiscali previste per la prima casa, e le nuove offerte spesso includono condizioni vantaggiose su tassi e servizi aggiuntivi. Il processo mantiene invariata la destinazione dell'immobile, permettendo l'accesso alle stesse detrazioni già in essere.
Negli ultimi mesi hanno preso piede anche le offerte dedicate agli immobili green: per chi desidera migliorare l'efficienza energetica della propria abitazione, le banche mettono a disposizione tassi ancora più favorevoli, e alcuni istituti applicano sconti straordinari se il cliente, dopo l'acquisto o in fase di surroga, può dimostrare tramite certificazione (APE) il salto di due classi energetiche o una riduzione significativa dell'IPE. Questa soluzione, sempre più accessibile, unisce risparmio e sostenibilità.
Quando non sussistono le condizioni ideali per una portabilità, o laddove la banca d'origine proponga una soluzione migliorativa equivalente, la rinegoziazione rappresenta una seconda strada. Tale procedura, da attivare con il medesimo istituto, permette la variazione delle condizioni del finanziamento esistente - come tasso, durata, servizi opzionali - senza cambiare ente erogatore e spesso con tempi più rapidi rispetto alla surroga, seppur con margini di miglioramento talvolta inferiori e la presenza di eventuali costi bancari da verificare in fase di accordo.
La sostituzione comporta invece l'estinzione anticipata del vecchio mutuo e l'apertura contestuale di uno nuovo, potendo in tal modo modificare importo e condizioni di finanziamento in modo più profondo (ad esempio, ottenendo liquidità extra o cambiando la struttura dei garanti). Tuttavia, questo processo prevede una serie di spese aggiuntive - istruttoria, perizia, imposte e spese notarili - che possono azzerare il risparmio, rendendo questa formula un'opzione adatta soprattutto in caso di necessità di credito supplementare.