I dati raccolti evidenziano che la surroga ha permesso ai mutuatari di ottenere risparmi interessanti. Ecco quanti.
Con l'evoluzione dei tassi d'interesse e le nuove politiche monetarie, comprendere se trasferire il proprio mutuo in un altro istituto bancario si traduce in un vantaggio economico non è un passaggio da prendere con leggerezza. Si tratta della cosiddetta surroga del mutuo. In questo contesto, analizzeremo i risparmi medi ottenuti da chi ha effettuato la surroga tra il 2024 e il 2025, l'andamento dei tassi d'interesse e le previsioni:
A gennaio 2025, l'Irs a 20 anni si è attestato al 2,64%, in aumento rispetto al minimo del 2,24% registrato a dicembre 2024 . In parallelo l'Euribor ha mostrato una tendenza al ribasso, con l'Euribor a 1 mese sceso al 2,34% e l'Euribor a 3 mesi al 2,367% . Queste variazioni influenzano le condizioni offerte per i mutui a tasso fisso e variabile e rendono quindi la surroga un'opzione da valutare con attenzione.
Basta un rapido confronto tra l'importo totale che si pagherebbe continuando con il mutuo attuale e quello che si pagherebbe con il nuovo mutuo ottenuto tramite surroga. Per farlo, si calcola il totale delle rate residue del finanziamento in corso e lo si confronta con la somma delle rate previste dal piano di rimborso del mutuo surrogato. Se il secondo importo è inferiore al primo, la surroga è vantaggiosa.
I dati raccolti evidenziano che la surroga ha permesso ai mutuatari di ottenere risparmi interessanti. Secondo un'analisi di MutuiSupermarket, nel 2024 la riduzione media del tasso fisso è stata di 1%, traducendosi in un risparmio medio sulla rata mensile di 82,32 euro e un risparmio complessivo sulla vita residua del mutuo superiore a 20.000 euro.
Per comprendere meglio l'impatto della surroga, consideriamo un esempio pratico. Se il mutuo originario stipulato nel 2022 con importo residuo di 140.752 euro e rata mensile di 698,50 euro, dopo la surroga con riduzione del tasso di 1% la rata mensile è ridotta a 622,55 euro con un risparmio mensile di 75,95 euro.
Le previsioni per il 2025 indicano una possibile riduzione dei tassi d'interesse. Gli analisti prevedono che la Banca centrale europea possa effettuare altri tagli e portare il tasso di riferimento al 2% entro metà anno . Ma anche se la surroga sia generalmente gratuita ci sono le spese accessorie da considerare ovvero quelle legate alla durata residua del mutuo (la convenienza della surroga aumenta con una durata residua più lunga), e alle condizioni offerte dalle banche. Da qui l'importanza di confrontare le proposte di diversi istituti per ottenere le condizioni più favorevoli.
Ebbene, conviene fare ora la surroga del mutuo perché il calo dei tassi non sarà così pronunciato e continuo.
In accordo con l’istituto di credito che accetta il trasferimento del finanziamento, è anche possibile allungare la durata del mutuo rispetto a quella originaria. Questa opzione consente di alleggerire la rata mensile, ma comporta un nuovo piano di ammortamento in cui, soprattutto nei primi anni, la quota di interessi pagata sarà più elevata. Un aspetto importante da considerare con attenzione quando si valuta l'effettivo risparmio nel medio-lungo periodo.
Infine, è utile ricordare che la surroga può essere effettuata più volte, senza limiti, ogni volta che le condizioni di mercato diventano più favorevoli. E non riguarda solo i mutui destinati all’acquisto della prima casa: qualsiasi mutuo ipotecario può essere oggetto di portabilità, offrendo così maggiori opportunità di risparmio e flessibilità a tutti i proprietari di immobili.