Definire modifiche, come la modifica o cancellazione dei limiti che determinano la definizione di impresa artigiana: cosa prevede la nuova legge quadro sull’artigianato
L’artigianato italiano entra in una nuova fase grazie a una normativa attesa da decenni. Dopo oltre quarant’anni, il settore si trova al centro di una riforma pensata per renderlo più moderno, competitivo e adatto alle esigenze produttive e sociali attuali. La legge quadro aggiornata nasce come risposta a un contesto in profondo cambiamento: tecnologie avanzate, mercati globali dinamici e nuove forme organizzative richiedono strumenti e regole rinnovate.
Le ragioni che hanno portato al varo della nuova disciplina sono radicate nella profonda trasformazione vissuta negli ultimi decenni dal tessuto artigiano. L’attuale normativa, rimasta sostanzialmente invariata dagli anni Ottanta, si è dimostrata sempre meno adeguata alle esigenze di un mondo produttivo in evoluzione.
La tradizionale distinzione tra lavoro manuale e imprenditoriale non rispecchia più la realtà di imprese che devono fare fronte alle sfide della digitalizzazione, dell’internazionalizzazione e dell’innovazione. Inoltre, burocrazia complessa, difficoltà di attrarre giovani e forte concorrenza hanno reso necessario un quadro normativo che risponda a sfide concrete: dal contrasto allo spopolamento nelle aree interne alla difesa della qualità delle produzioni genuine.
La riforma vuole quindi semplificare l’accesso e la gestione delle attività artigiane, sostenere il ricambio generazionale, incentivare investimenti in professionalità e innovazione, promuovere reti collaborative e rafforzare la capacità delle imprese di affrontare il mercato sia a livello nazionale che internazionale.
Tra i punti cardine della nuova normativa vi sono misure che incidono direttamente sulla vita delle imprese e degli artigiani. Il nuovo modello prevede:
Uno degli aspetti più attesi riguarda il notevole alleggerimento del carico amministrativo. Grazie alla crescente digitalizzazione, la gestione delle pratiche per l’albo delle imprese artigiane sarà più veloce e trasparente.
L’introduzione della Comunicazione Unica per l’avvio delle attività e delle procedure online consente di ridurre tempi e costi, favorendo la nascita di nuove imprese e la regolarizzazione di quelle esistenti. L’obiettivo è creare un ecosistema nel quale l’artigiano possa dedicarsi principalmente al proprio mestiere, riducendo le perdite di tempo legate alla burocrazia.
Il settore artigiano soffre da tempo un evidente calo di nuove leve. Per affrontare questa criticità, la riforma introduce percorsi di formazione professionale più accessibili e incentivi economici specifici per chi intende subentrare in attività artigiane. Sono previsti:
La normativa protegge le produzioni autentiche dall’uso improprio del termine artigianale, introducendo controlli e sanzioni nei confronti di chi abusa della denominazione. Viene rafforzata la valorizzazione delle filiere locali, incoraggiando la promozione all’estero dei prodotti tipici e sostenendo le iniziative che legano il marchio artigiano ai territori d’origine.
In questo contesto, le misure anti-concorrenza sleale e il sostegno alla tracciabilità rispondono alle richieste di imprese e associazioni di categoria di preservare qualità e identità delle lavorazioni locali.
Il nuovo quadro regolamentare incentiva forme associative tra imprese: le aggregazioni, i consorzi, le reti d’impresa sono strumenti che facilitano l’accesso ai bandi pubblici e privati, promuovono l’innovazione condivisa e aprono alle opportunità di internazionalizzazione. Il superamento della frammentazione del settore permette anche alle piccole realtà di sviluppare sinergie e posizionarsi su mercati più ampi, partecipando attivamente a programmi di finanziamento europeo e nazionale.
Nelle zone più periferiche del territorio italiano, spesso caratterizzate da spopolamento e minore accesso ai servizi, la riforma mette a disposizione strumenti e risorse dedicate. Il rilancio delle attività artigiane in montagna e nei piccoli centri passa attraverso contributi maggiorati, agevolazioni logistiche e percorsi semplificati per l’iscrizione e l’accreditamento. Inoltre, si introducono facilitazioni per l’assunzione di personale stagionale e incentivi all’integrazione tra produzioni artigiane e offerte turistiche locali, promuovendo così la sostenibilità delle comunità e la vitalità sociale ed economica delle aree interne.
La legge tutela anche l’autenticità delle lavorazioni, promuovendo controlli rigorosi contro l’abuso del termine “artigianale” e sviluppando percorsi di valorizzazione culturale delle botteghe storiche.
La riforma introduce una riduzione del 50% dei contributi previdenziali per i nuovi iscritti alla gestione artigiani (o commercianti), a condizione che l’attività venga avviata per la prima volta e l’iscrizione avvenga entro il 2025. L’agevolazione si applica per una durata di 36 mesi dall’avvio dell’attività, limitatamente all’aliquota IVS (Invalidità, Vecchiaia e Superstiti), mentre restano dovute integralmente altre voci (ad esempio il contributo di maternità). La richiesta deve essere presentata attraverso il Portale delle Agevolazioni dell’INPS, con regime di dichiarazione dei requisiti dal titolare aziendale.
La riforma della Legge Quadro sull'artigianato dovrebbe ricevere il via libera della Commissione Industria del Senato a fine 2025. Dopodicchè il Governo dovrà emanare i Decreti Legislativi attuativi entro 9 mesi dall'approvazione della Legge Delega, per cui l'entrata in vigore sarà progressiva dal 2025.
Per molte delle misure, l’effettiva decorrenza sarà subordinata alla pubblicazione dei regolamenti operativi e dei decreti di attuazione necessari a dettagliare le modalità di accesso ai benefici, le procedure di controllo e le tempistiche.
Gli operatori dovranno, quindi, consultare costantemente gli aggiornamenti istituzionali e i canali ufficiali per informazioni dettagliate su tempistiche e procedure, soprattutto per nuove aperture, incentivi o modifiche contrattuali nel periodo transitorio successivo all’introduzione della norma.