Dal 2006 il tuo sito imparziale su Lavoro, Fisco, Investimenti, Pensioni, Aziende ed Auto

Targa System e le multe per chi non ha assicurazione o revisione auto tutte invalide e un grave sistema di truffa legalizzato

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Sistema di truffa legalizzato

Il Targa System, strumento di controllo stradale tra innovazione e controversie, finisce sotto accusa: inchieste, multe annullate, problemi di privacy e dubbi sulla legalità sollevano dubbi sulla sua reale efficacia e correttezza.

Negli ultimi anni, il dibattito su strumenti elettronici come il Targa System si è intensificato, ponendo interrogativi sulla reale efficacia delle nuove tecnologie nel garantire la sicurezza stradale in Italia. Da un lato, la diffusione di sistemi capaci di identificare veicoli senza assicurazione o con mancata revisione ha rappresentato una risposta tempestiva a irregolarità che mettono a rischio tutti gli utenti della strada. Dall'altro, emergono perplessità sulla legittimità operativa di questi dispositivi, soprattutto a seguito dei recenti fatti di cronaca avvenuti sulla costa ionica catanzarese.

L'apposizione dei sigilli alle telecamere installate in diversi Comuni, disposta dal gip su richiesta della Procura di Catanzaro, testimonia il passaggio da uno scenario di presunta legalità a quello di possibili abusi sistematici. Il caso ha portato alla luce accuse gravi, tra cui il sospetto di falso e omissione d'atti d'ufficio, mettendo in discussione migliaia di verbali e sollevando il dubbio che il Targa System possa trasformarsi da presidio di sicurezza in ingranaggio di una macchina destinata, più che a tutelare i cittadini, a impoverirli.

Come funziona il Targa System: tecnologia, controlli e operatività

Il sistema oggetto delle polemiche adotta una tecnologia di riconoscimento automatico delle targhe (ANPR), installata sia in postazioni fisse sia su veicoli mobili delle forze di polizia. Ogni passaggio di un veicolo viene immortalato da una telecamera ad alta risoluzione, la quale trasmette istantaneamente il numero di targa a un server centrale. Quest'ultimo procede incrociando il dato con banche dati ministeriali e assicurative, verificando:

  • copertura assicurativa obbligatoria (RC auto),
  • regolare revisione del mezzo,
  • eventuali segnalazioni di furto,
  • presenza di fermi amministrativi, radiazioni o cancellazioni dal PRA.
In caso di irregolarità, il sistema può inviare un alert agli agenti su strada, consentendo il fermo immediato del veicolo, oppure predisporre la sanzione automatica che verrà notificata al proprietario.

Una delle caratteristiche più controverse consiste proprio nella contestazione differita della violazione, senza che il conducente venga fermato al momento dell'infrazione. Questo flusso operativo ha permesso di incrementare sensibilmente i controlli, col risultato di migliaia di sanzioni elevate ogni anno in centinaia di Comuni italiani, ma ha suscitato questioni rispetto alla liceità della procedura adottata.

L'inchiesta sulla costa ionica: sigilli, indagini e accuse della Procura di Catanzaro

L'operazione condotta nella fascia ionica del Catanzarese si è svolta sotto la direzione della Procura della Repubblica di Catanzaro, coinvolgendo numerosi enti e autorità tra cui Polizia di Stato, Guardia di Finanza e Vigili del Fuoco. Gli inquirenti hanno disposto il sequestro di diversi dispositivi Targa System, installati in comuni come Isca sullo Ionio, Stalettì, Sellia Marina e altri. Secondo le prime risultanze, le telecamere sarebbero state impiegate con modalità non conformi né al Codice della Strada né alle prescrizioni in tema di privacy. L'accusa principale riguarda l'uso massivo della contestazione differita, senza i requisiti oggettivi richiesti dalla normativa, mentre risulta assente il controllo umano diretto, elemento essenziale per garantire la legittimità dell'accertamento.

Sotto la lente della magistratura sono finite anche le modalità di gestione dei dati personali e dei proventi derivanti dalle sanzioni. Fra le ipotesi di reato al vaglio figurano il falso in atto pubblico e l'omissione di atti d'ufficio. Contestualmente al sequestro, sono stati acquisiti numerosi verbali e documenti contabili per monitorare la destinazione degli introiti incamerati dalle amministrazioni pubbliche locali. Lo scenario delineato prefigura una gestione del Targa System che, da strumento a servizio della collettività, rischia di sfociare in un sistema organizzato a danno dei cittadini.

Verbali e multe: perché tanti sono nulli o annullabili?

L'invalidità di numerosi verbali emessi mediante Targa System trova fondamento sia nella normativa vigente sia nella giurisprudenza più recente. Secondo l'articolo 200 del Codice della Strada, la contestazione immediata rappresenta la regola generale, mentre l'eccezione della contestazione differita è consentita solo in particolari circostanze, come l'assenza degli agenti in situazioni oggettivamente ostative.

L'assenza di omologazione ministeriale dei dispositivi aggrava la questione: la normativa prescrive che sistemi elettronici impiegati per l'accertamento automatico delle infrazioni debbano essere omologati per poter costituire prova valida:

  • Mancata omologazione: In assenza di approvazione ufficiale, il Targa System può servire solo da supporto agli agenti presenti sul posto e non da unico strumento per l'emissione di sanzioni a distanza.
  • Prescrizione di contestazione immediata: I verbali generati esclusivamente sulla base della rilevazione automatica e inviati successivamente risultano affetti da vizio di legittimità.
  • Possibili errori nei database: I sistemi importano dati da registri talvolta obsoleti, con elevato rischio di sanzioni a soggetti in regola.
L'effetto di questi elementi combinati consiste nell'annullamento di molti verbali, a seguito di ricorsi al prefetto o al giudice di pace, che solitamente rilevano la mancanza dei presupposti normativi. Sentenze della Cassazione (tra cui la n. 23304/2022) hanno chiarito che, senza omologazione e contestazione diretta, le multe sono spesso illegittime, con gravi ripercussioni per cittadini ed enti locali.

Gli effetti sui cittadini: multe illegittime, abusi e le casse comunali

Le conseguenze dell'impiego scorretto del Targa System ricadono sulle spalle dei cittadini. Molti automobilisti hanno segnalato di aver ricevuto sanzioni per omissioni meramente formali - ad esempio, una revisione scaduta da pochi giorni - senza la possibilità di essere avvisati tempestivamente e di sanare la propria posizione prima della notifica del verbale. Ciò comporta non solo il rischio di accumularne numerose in tempi brevissimi, ma anche la difficile procedura per l'annullamento, spesso onerosa e lunga.

  • Sanzioni multiple e reiterate: L'automatismo del sistema può portare decine di multe per uno stesso adempimento dimenticato, come emerso in vari comuni.
  • Limitata funzione preventiva: L'assenza di notifica immediata vanifica lo scopo educativo della sanzione, alimentando la percezione di un sistema concepito per aumentare le entrate pubbliche piuttosto che prevenire incidenti.
  • Gestione opaca dei proventi: Nel mirino delle indagini è finita la destinazione degli incassi, che secondo l'ipotesi accusatoria sarebbero utilizzati anche per scopi diversi da quelli previsti dalla normativa, lesionando la trasparenza nella gestione delle risorse pubbliche.
La seguente tabella riassume alcuni dati emersi dalle indagini:

Comune coinvolto

Presunto utilizzo illecito

Verbali annullabili

Isca sullo Ionio

Contestazioni massive differite

Alta percentuale

Stalettì

Gestione irregolare dei dati

Numerosi casi

Sellia Marina

Utilizzo non conforme alle norme

Verifiche in corso

Il dibattito sulla legalità: privacy, omologazione e normativa applicabile

L'impiego della tecnologia Targa System solleva serrati interrogativi giuridici riguardanti sia la tutela della riservatezza sia la validità delle sanzioni emesse. La disciplina europea e italiana sulla protezione dei dati (Regolamento GDPR e Codice Privacy) prescrive che le immagini e i dati raccolti siano trattati nel rispetto dei diritti fondamentali dei cittadini; tuttavia, la gestione massiva e poco trasparente delle rilevazioni è stata oggetto di sanzioni da parte del Garante Privacy. Inoltre, la mancata omologazione degli apparecchi, come ribadito da circolari ministeriali e dalla stessa Cassazione, inficia la legittimità delle multe elevate in via automatica, relegando il Targa System a mero strumento ausiliario.

Tutto ciò ha accelerato il confronto nazionale sul confine tra interesse pubblico e tutela delle libertà individuali, riaccendendo la polemica sulla necessità di un impiego rigoroso e controllato delle tecnologie di sorveglianza stradale.