L'obiettivo è garantire maggiore equità fiscale, sicurezza stradale e tutela per tutti gli utenti della strada.
Il fenomeno delle auto con targa estera e assicurazione straniera è cresciuto negli ultimi anni in Italia, complicando il panorama della sicurezza stradale e della fiscalità. Molti cittadini italiani e residenti in Italia hanno scelto di immatricolare i propri veicoli all’estero per evitare il pagamento di tasse, come il bollo e il superbollo, e per accedere a premi assicurativi più convenienti rispetto a quelli italiani.
Questa pratica è una forma di elusione fiscale. Ecco allora che, a partire dal 2025, il nuovo Codice della Strada introdurrà misure più stringenti, obbligando chi risiede in Italia da oltre 60 giorni a immatricolare i veicoli nel Paese e a stipulare assicurazioni con compagnie autorizzate in Italia. Approfondiamo tutto:
In particolare, questa pratica si è diffusa in regioni italiane con premi assicurativi più elevati, come la Campania, dove le tariffe Rc auto possono essere superiori anche del 50% rispetto ad altre aree del Paese. Utilizzando targhe e assicurazioni estere, i proprietari di veicoli risparmiano sui costi di gestione, ma evitano anche di contribuire alle tasse nazionali che aiutano a mantenere il sistema di sicurezza stradale e le infrastrutture pubbliche.
Gli automobilisti che scelgono targhe e assicurazioni straniere non contribuiscono alle tasse e imposte italiane, come il bollo auto, il superbollo e l'Iva per i servizi assicurativi. I veicoli con targa estera risultano più difficili da controllare per le forze dell’ordine, poiché sono spesso intestati a società estere o fittizie, rendendo complesso individuare il reale proprietario e, in caso di violazioni, far rispettare le sanzioni.
Le assicurazioni estere potrebbero non coprire i sinistri stradali in Italia, creando situazioni di incertezza nei casi di incidenti e nella gestione dei risarcimenti. La mancanza di responsabilità fiscale e assicurativa di alcuni conducenti può rendere più difficile ottenere risarcimenti in caso di danni causati da questi veicoli.
Per contrastare l’utilizzo improprio di veicoli con targa estera, il legislatore ha introdotto una serie di modifiche al Codice della strada che entreranno in vigore a partire dal 2025. Le novità riguardano l’obbligo di immatricolazione dei veicoli e l’assicurazione con compagnie italiane per i residenti in Italia.
Chiunque risieda in Italia da oltre 60 giorni sarà obbligato a immatricolare il proprio veicolo nel Paese, anche se acquistato o registrato inizialmente all’estero. Questo limite temporale è stato introdotto per evitare che i residenti continuino a utilizzare veicoli con targa estera per periodi prolungati. Dal 2025 sarà obbligatorio per i residenti italiani assicurare i propri veicoli con compagnie autorizzate a operare in Italia. Le polizze stipulate con compagnie straniere non saranno considerate valide per la circolazione sul territorio italiano.
Il nuovo Codice della Strada prevede sanzioni pecuniarie per chi verrà trovato a circolare con veicoli immatricolati all’estero e assicurati mediante compagnie straniere. In caso di recidiva è previsto anche il sequestro del veicolo e, nei casi più gravi, la confisca definitiva del mezzo. Le forze dell’ordine potranno contare su strumenti più sofisticati e su banche dati aggiornate per individuare più facilmente i veicoli con targa estera.