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Tari, il bonus nazionale è cumulabile con agevolazioni e sconti comunali e regionali per pagare meno?uel

di Marianna Quatraro pubblicato il
bonus tari nazionale

Cosa prevede il bonus Tari 2025 e chi può usufruirne insieme ad altri eventuali sconti e agevolazioni disponibili a livello locale: i chiarimenti

Il bonus nazionale 2025 per la Tari sui rifiuti si può cumulare con quelli comunali e regionali disponibili? La Tari è l’imposta sui rifiuti che si calcola secondo una quota fissa e una quota variabile e il suo importo cambia anche in base alle caratteristiche dell’immobile per cui si paga la tassa e alla composizione del nucleo familiare che vi risiede. 

In generale, più grande è la casa in cui si abita e più sono i membri che la occupano, più si paga di Tari, e viceversa. 

Dunque, il presupposto impositivo per il pagamento della Tari è il possesso o la detenzione di locali o aree scoperte operative, suscettibili di produrre rifiuti e a pagare deve essere sempre l’utilizzatore dell’immobile, non per forza il proprietario. 

Per alleggerire i pagamenti soprattutto delle famiglie in difficoltà economica, il governo ha approvato anche per quest’anno il bonus Tari. Vediamo a chi spetta e come si può usare insieme agli altri relativi bonus disponibili.

  • Bonus Tari 2025, cosa prevede e per chi
  • Si può cumulare con i bonus comunali e regionali disponibili?


Bonus Tari 2025, cosa prevede e per chi

Anche per quest’anno, il governo ha dato il via libera al bonus Tari che consiste in una riduzione del 25% dell’imposta o della tariffa corrispettiva per il servizio di gestione integrato dei rifiuti urbani altrimenti dovuta riconosciuta a tutti i nuclei familiari con Isee fino a 9.530 euro, aumentati fino a 20mila euro in presenza di nuclei con almeno quattro figli a carico. 

Il riconoscimento di tale agevolazione avviene in maniera automatica grazie ai valori Isee forniti dall'Inps ad Arera (Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente), come per i bonus sociali relativi all'energia elettrica, al gas e al servizio idrico integrato.

La novità del bonus Tari di quest’anno è l’uniformità nazionale: se prima, infatti, ogni Comune aveva regole proprie per concedere le agevolazioni, ora lo sconto si applica secondo criteri stabiliti a livello nazionale.

Per quanto riguarda i tempi della misura, il provvedimento entra in vigore oggi, 28 marzo 2025, ma per l'applicazione effettiva si attendono ancora i provvedimenti attuativi da parte di Arera, che dovranno essere adottati entro quattro mesi al massimo.

Si può cumulare con i bonus comunali e regionali disponibili?

Il bonus Tari 2025 nazionale si può cumulare con gli eventuali sconti e le agevolazioni già previste da ogni singolo comune o regione.

Ci sono, infatti, realtà locali che definiscono, ormai da tempo, modalità di pagamento agevolato dell’imposta.

Per esempio, il Comune di Milano prevede riduzione del 10% della parte variabile della tariffa, fino a un massimo di 15 euro per i nuclei familiari composti da 3 componenti, di cui un adulto e due minorenni, o da 2 componenti, di cui un adulto e un minorenne, dimoranti in un alloggio di superficie pari o inferiore a 80 mq. al primo gennaio dell'anno di tassazione, e per i nuclei familiari composti da 2 componenti, di cui almeno un over 75.

Prevede poi una riduzione del 15% della parte variabile della Tari, fino a un massimo di 15 euro per i nuclei familiari composti da un solo componente over 75 al primo gennaio dell’anno di tassazione, e una riduzione del 25% della parte variabile della tariffa per i soggetti dimoranti in un alloggio di superficie pari o inferiore a 100 mq se l’intestatario della Tari è una persona fisica di età non superiore a 30 anni. 

Alcuni Comuni applicano poi ai titolari di utenze domestiche e non domestiche che pagano la Tari sui rifiuti con addebito direttamente su conto corrente una riduzione del 5% sull'importo annuale dovuto. 

Precisiamo che lo sconto si applica indipendentemente da eventuali ritardi nei pagamenti degli anni precedenti.