Cosa prevede il bonus Tari 2025 e chi può usufruirne insieme ad altri eventuali sconti e agevolazioni disponibili a livello locale: i chiarimenti
Il bonus nazionale 2025 per la Tari sui rifiuti si può cumulare con quelli comunali e regionali disponibili? La Tari è l’imposta sui rifiuti che si calcola secondo una quota fissa e una quota variabile e il suo importo cambia anche in base alle caratteristiche dell’immobile per cui si paga la tassa e alla composizione del nucleo familiare che vi risiede.
In generale, più grande è la casa in cui si abita e più sono i membri che la occupano, più si paga di Tari, e viceversa.
Dunque, il presupposto impositivo per il pagamento della Tari è il possesso o la detenzione di locali o aree scoperte operative, suscettibili di produrre rifiuti e a pagare deve essere sempre l’utilizzatore dell’immobile, non per forza il proprietario.
Per alleggerire i pagamenti soprattutto delle famiglie in difficoltà economica, il governo ha approvato anche per quest’anno il bonus Tari. Vediamo a chi spetta e come si può usare insieme agli altri relativi bonus disponibili.
Il riconoscimento di tale agevolazione avviene in maniera automatica grazie ai valori Isee forniti dall'Inps ad Arera (Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente), come per i bonus sociali relativi all'energia elettrica, al gas e al servizio idrico integrato.
La novità del bonus Tari di quest’anno è l’uniformità nazionale: se prima, infatti, ogni Comune aveva regole proprie per concedere le agevolazioni, ora lo sconto si applica secondo criteri stabiliti a livello nazionale.
Per quanto riguarda i tempi della misura, il provvedimento entra in vigore oggi, 28 marzo 2025, ma per l'applicazione effettiva si attendono ancora i provvedimenti attuativi da parte di Arera, che dovranno essere adottati entro quattro mesi al massimo.
Il bonus Tari 2025 nazionale si può cumulare con gli eventuali sconti e le agevolazioni già previste da ogni singolo comune o regione.
Ci sono, infatti, realtà locali che definiscono, ormai da tempo, modalità di pagamento agevolato dell’imposta.
Per esempio, il Comune di Milano prevede riduzione del 10% della parte variabile della tariffa, fino a un massimo di 15 euro per i nuclei familiari composti da 3 componenti, di cui un adulto e due minorenni, o da 2 componenti, di cui un adulto e un minorenne, dimoranti in un alloggio di superficie pari o inferiore a 80 mq. al primo gennaio dell'anno di tassazione, e per i nuclei familiari composti da 2 componenti, di cui almeno un over 75.
Prevede poi una riduzione del 15% della parte variabile della Tari, fino a un massimo di 15 euro per i nuclei familiari composti da un solo componente over 75 al primo gennaio dell’anno di tassazione, e una riduzione del 25% della parte variabile della tariffa per i soggetti dimoranti in un alloggio di superficie pari o inferiore a 100 mq se l’intestatario della Tari è una persona fisica di età non superiore a 30 anni.
Alcuni Comuni applicano poi ai titolari di utenze domestiche e non domestiche che pagano la Tari sui rifiuti con addebito direttamente su conto corrente una riduzione del 5% sull'importo annuale dovuto.
Precisiamo che lo sconto si applica indipendentemente da eventuali ritardi nei pagamenti degli anni precedenti.