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Come vanno gli ingegneri in Italia sia dipendenti che professionisti? Guadagni, condizioni di lavoro, prospettive

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Guadagni degli ingegneri

I dati piů recenti indicano che il guadagno medio annuo lordo di un ingegnere si attesta intorno ai 38.000 euro, equivalenti a circa 1.950 euro netti al mese.

La professione di ingegnere in Italia continua a essere tra le più richieste, ma il mercato del lavoro non è privo di difficoltà. I guadagni, le condizioni di lavoro e le prospettive di crescita professionale dipendono da molto fattori, tra cui la specializzazione, l'esperienza, la posizione geografica e la tipologia di impiego, che può essere come dipendente o come libero professionista:

  • Guadagni degli ingegneri, differenze tra specializzazioni ed esperienza
  • Condizioni di lavoro, dipendenti o liberi professionisti

Guadagni degli ingegneri, differenze tra specializzazioni ed esperienza

Il salario di un ingegnere in Italia varia in base all'anzianità lavorativa e alla disciplina ingegneristica. I dati più recenti indicano che il guadagno medio annuo lordo di un ingegnere si attesta intorno ai 38.000 euro, equivalenti a circa 1.950 euro netti al mese. Per i neolaureati che entrano nel mondo del lavoro, gli stipendi iniziali sono più contenuti, con una forbice tra 22.000 e 26.000 euro lordi annui, mentre i professionisti con esperienza superiore ai 10 anni possono raggiungere e superare i 60.000 euro lordi all'anno.

Le specializzazioni influenzano il livello retributivo. Un ingegnere aerospaziale percepisce mediamente 43.800 euro lordi all'anno, mentre un ingegnere energetico si aggira attorno ai 38.000 euro. Gli ingegneri meccanici e gestionali hanno stipendi medi rispettivamente di 37.500 e 36.850 euro lordi annui, mentre gli ingegneri informatici, grazie alla crescente domanda di esperti in intelligenza artificiale e cybersecurity, possono superare i 50.000 euro annui dopo pochi anni di carriera.

Il settore tecnologico sta vivendo un'espansione senza precedenti, con una crescita della richiesta di professionisti specializzati in automazione industriale, intelligenza artificiale, robotica e green economy. La transizione ecologica e digitale, supportata dai fondi europei del PNRR, è una opportunità per gli ingegneri, con investimenti nei prossimi anni in infrastrutture sostenibili, efficienza energetica e mobilità intelligente.

Un fattore determinante nella retribuzione è anche la localizzazione geografica. Nel Nord Italia, dove il tessuto industriale è più sviluppato, uno stipendio iniziale per un ingegnere neolaureato varia tra 1.300 e 1.500 euro netti al mese, mentre nelle regioni del Centro-Sud si aggira intorno ai 1.100-1.300 euro netti. Le differenze salariali tra Nord e Sud sono più marcate per i ruoli di alto livello, dove in alcune regioni settentrionali un ingegnere senior può guadagnare anche il 30% in più rispetto a un collega del Mezzogiorno.

Condizioni di lavoro, dipendenti o liberi professionisti

L'occupazione ingegneristica in Italia si divide tra lavoratori dipendenti e liberi professionisti. Gli ingegneri assunti all'interno di grandi aziende godono di maggiori garanzie contrattuali, con tutele come ferie retribuite, tredicesima e bonus di produttività. Mala competizione per accedere alle multinazionali dell'industria e alle aziende high-tech è elevata, e le selezioni sono più stringenti.

Il lavoro come libero professionista è un'alternativa per molti ingegneri in settori come l'edilizia, la progettazione e l'energia. Ma chi sceglie questa strada deve fare i conti con un mercato competitivo, con la necessità di costruire una rete di clienti solida per garantirsi entrate stabili. Gli onorari professionali possono variare: un ingegnere libero professionista esperto può arrivare a guadagnare oltre 80.000 euro annui, ma i primi anni di attività sono spesso caratterizzati da redditi più incerti.

Una delle problematiche per i liberi professionisti riguarda il peso fiscale e contributivo. La gestione della partita Iva comporta una tassazione che può superare il 50% degli incassi lordi, tra imposte dirette e contributi previdenziali. A cui si aggiunge la difficoltà nell'ottenere pagamenti puntuali da parte dei clienti, un problema particolarmente diffuso nel settore edilizio e infrastrutturale.

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