Il Bonus Tari non un'agevolazione universale, ma destinato ai nuclei familiari con determinati requisiti reddituali.
Il Bonus Tari 2025 è una agevolazione per le famiglie a basso reddito che si trovano a dover far fronte ai crescenti costi della tassa rifiuti comunale. Fal 28 marzo 2025, il provvedimento diventerà operativo, ma per l'effettiva applicazione bisognerà attendere la pubblicazione delle modalità attuative da parte dell'Arera, prevista entro luglio 2025.
Questa misura si propone di offrire uno sconto del 25% sulla Tariffa dei rifiuti per le famiglie economicamente svantaggiate, alleggerendo il peso fiscale a carico dei nuclei con Isee basso.
L'attuazione pratica dipenderà dai Comuni, che dovranno gestire le richieste e applicare lo sconto sulle bollette e garantire che il beneficio sia percepito dagli aventi diritto. Ma alcune incognite permangono, soprattutto per quanto riguarda i tempi di erogazione e le modalità di richiesta, aspetti che saranno chiariti solo con il provvedimento definitivo dell'Arera. Vediamo meglio:
L'agevolazione è concessa per una sola utenza domestica e può essere applicata solo alla casa di residenza del richiedente. Non è prevista la possibilità di usufruire del bonus su seconde case o su immobili destinati ad altro uso.
Per evitare abusi e garantire che il beneficio raggiunga le famiglie in difficoltà, l'erogazione è collegata al bonus sociale luce, gas e acqua così da permettere una gestione automatizzata basata sulle banche dati dell'Inps e dei Comuni.
L'agevolazione prevede una riduzione pari al 25% sulla tariffa dei rifiuti, sia per chi paga la Tari tradizionale sia per chi è soggetto alla Tariffa corrispettiva (basata sulla quantità di rifiuti prodotti). L'applicazione dello sconto avverrà direttamente nella bolletta emessa dal Comune o dal gestore del servizio rifiuti.
Il Bonus Tari 2025 sarà finanziato attraverso una componente perequativa, applicata a tutte le utenze domestiche e non domestiche. Questo meccanismo di finanziamento mira a rendere la misura sostenibile nel lungo periodo senza eventuali tagli o limitazioni nelle erogazioni.
L'importo dello sconto sarà calcolato in base alla Tariffa applicata dal Comune di residenza, considerando sia la quota fissa che la quota variabile della tassa rifiuti. In alcune città, i Comuni possono applicare altre riduzioni o agevolazioni per determinate categorie di cittadini, come gli anziani con pensione minima o i disoccupati di lunga durata.
Nonostante l'importanza della misura, resta da chiarire un punto: la tempistica effettiva dell'applicazione dello sconto. Se da un lato il bonus entra in vigore a fine marzo, dall'altro sarà necessario attendere le modalità operative definite da Arera per capire se verrà applicato retroattivamente o solo dal secondo semestre del 2025.
Anche se la normativa stabilisce l'entrata in vigore del Bonus Tari dal 28 marzo 2025, la presentazione delle domande può avvenire solo a partire dall'estate, una volta che l'Arera avrà definito i criteri attuativi.
Le modalità previste per l'inoltro della domanda sono attraverso gli sportelli comunali; online tramite il sito del Comune, via Caf e patronati.
La documentazione necessaria per ottenere il Bonus Tari prevee l'Isee aggiornato e un documento che attesti la titolarità dell'utenza domestica. Richiesta anche una dichiarazione sostitutiva che certifichi il numero di componenti del nucleo familiare, soprattutto nel caso delle famiglie numerose che vogliono accedere alla soglia di 20.000 euro di Isee.