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Temu, AliExpress, Shein, nuovi dettagli su quando e come dovrebbero aumentare i prezzi per i dazi imposti da Ue

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Temu, AliExpress, Shein

L'Unione europea sta preparando nuove misure fiscali che influenzeranno i prezzi dei prodotti venduti da piattaforme di e-commerce asiatiche come Temu, AliExpress e Shein.

Le piattaforme di e-commerce asiatiche, come Temu, AliExpress e Shein, hanno senz'altro cambiato il mercato europeo grazie a competitivi e un'offerta diversificata. La loro presenza ha sollevato questioni riguardanti la concorrenza sleale, la sicurezza dei consumatori e la mancata armonizzazione fiscale con i venditori europei.

Per affrontare queste problematiche, l’Unione europea ha annunciato l’introduzione di nuove misure che mirano a riequilibrare il mercato. Queste decisioni, attese entro febbraio 2025, prevedono una revisione delle regole sui dazi doganali e sull’applicazione di nuove tasse, che influenzano i prezzi dei prodotti venduti dalle piattaforme asiatiche. Vediamo allora:

  • Le modifiche alla soglia dei 150 euro per Temu, AliExpress, Shein e i nuovi dazi
  • Temu, AliExpress, Shein, quali sono conseguenze sui consumatori

Le modifiche alla soglia dei 150 euro per Temu, AliExpress, Shein e i nuovi dazi

Oggi le importazioni di beni di valore inferiore a 150 euro sono esenti da dazi doganali nell’Unione europea. Questa esenzione ha favorito l’acquisto di prodotti a basso costo da piattaforme come Temu e Shein, rendendo difficoltosa la competizione per i rivenditori europei. Con le nuove misure proposte, questa soglia potrebbe essere eliminata o modificata, portando all’applicazione di dazi anche per importi inferiori.

Un’altra novità riguarda l’introduzione di dazi specifici per prodotti realizzati con materiali considerati critici o pericolosi, come quelli plastici o non conformi alle normative europee. L’obiettivo è rafforzare la sicurezza dei consumatori e garantire che tutti i beni rispettino gli standard ambientali e qualitativi dell’Unione europea. Le nuove regole puntano quindi a combattere la concorrenza sleale, poiché le piattaforme asiatiche sfruttano spesso normative meno stringenti nei paesi di produzione per mantenere bassi i costi.

Le misure proposte dall’Unione europea sono un tentativo di riequilibrare il mercato dell’e-commerce, garantendo maggiore equità fiscale e sicurezza per i consumatori. Anche se queste modifiche comporteranno un aumento dei prezzi per i prodotti importati da piattaforme asiatiche, offriranno nuove opportunità ai rivenditori europei.

Temu, AliExpress, Shein, quali sono conseguenze sui consumatori

Le decisioni definitive sulle nuove misure su Temu, AliExpress, Shein, sono previste entro febbraio 2025 con un’applicazione che potrebbe avvenire nel giro di pochi mesi. I consumatori europei che acquistano di frequente su piattaforme asiatiche potrebbero vedere un aumento dei prezzi su numerosi prodotti. I dazi aggiuntivi e l’introduzione di una tassa sul fatturato delle piattaforme di e-commerce avranno un impatto diretto sui costi finali fino al punto di ridurre l’attrattiva di questi beni a basso costo.

Le misure potrebbero prevedere una commissione amministrativa per ogni articolo importato, aggravando i prezzi per gli acquirenti. Ma questi cambiamenti offrono un vantaggio competitivo ai rivenditori europei, che potranno competere più equamente mediante un sistema fiscale e normativo uniforme.

Un altro aspetto chiave delle nuove misure riguarda la sicurezza dei prodotti importati. Negli ultimi anni, l’Unione europea ha segnalato un aumento di merci pericolose provenienti da piattaforme asiatiche, come giocattoli non conformi o prodotti elettronici difettosi. Le nuove regole riguardano controlli più rigorosi sulle importazioni per garantire che i beni venduti rispettino gli standard di sicurezza europei.

L’iniziativa mira anche a favorire una maggiore sostenibilità ambientale, imponendo restrizioni sui materiali utilizzati nei prodotti e promuovendo pratiche più rispettose dell’ambiente. Questo approccio allinea le politiche dell’Unione europea agli obiettivi di sostenibilità globale e spinge le piattaforme asiatiche ad adeguarsi a standard più elevati.