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Toyota, Lexus, Subaru: richiamate 1 milione di auto. Quale il problema, i modelli coinvolti e cosa fare se ne si possiede uno

di Chiara Compagnucci pubblicato il
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Il richiamo straordinario di Toyota e Lexus, ma anche Subaru, coinvolge oltre un milione di veicolil Un approfondimento su difetti, modelli interessati e le soluzioni

Introduzione al maxi richiamo Toyota e Lexus: cause e numeri del problema

Il settore automobilistico si trova spesso a fronteggiare campagne di richiamo di grande entità, ma l’ultimo intervento che interessa Toyota e Lexus spicca per dimensioni e ampiezza. Oltre 1 milione di vetture, soprattutto appartenenti alle più recenti edizioni dei modelli, sono oggetto di una campagna di richiamo che coinvolge anche il marchio Subaru. Tale misura è stata avviata a seguito dell’identificazione di problematiche legate a sistemi elettronici fondamentali per la sicurezza e il comfort dei conducenti: le telecamere posteriori e i display digitali integrati. In particolare, il sistema Panoramic View Monitor di diversi veicoli si è rivelato vulnerabile, ponendo la necessità di un intervento pianificato da parte della casa madre. Dal punto di vista dei numeri, si parla di 1.024.407 unità soggette a revisione, distribuite tra i principali mercati internazionali e con una rappresentanza significativa anche in Europa e America del Nord. La tempestività con cui il gruppo giapponese si sta muovendo riflette l’attenzione posta nei confronti di ogni aspetto che possa influire sull’esperienza del cliente e sulla sicurezza stradale.

Qual è il difetto rilevato: telecamere posteriori e display digitali a rischio

Il problema individuato sui veicoli delle due case giapponesi riguarda principalmente due componenti elettronici: la telecamera posteriore e il quadro strumenti digitale. In particolare, la retrocamera collegata al sistema Panoramic View Monitor può, in specifiche condizioni di utilizzo, mostrare immagini bloccate sullo schermo dell’infotainment – un comportamento che rischia di trasmettere informazioni errate al conducente nella fasi di parcheggio o retromarcia. Le implicazioni di questa anomalia non sono di poco conto: l’immagine statica fornita dal sistema può generare un pericoloso senso di sicurezza, alterando la percezione di oggetti o persone posizionati dietro il veicolo. Questo rischio è stato segnalato dalle principali agenzie di sicurezza internazionali, portando Toyota e Lexus ad agire direttamente attraverso un richiamo ufficiale.

  • Il secondo fronte critico coinvolge i display digitali da 12,3 pollici installati su diverse versioni di veicoli recenti. Un bug legato all’accumulo dei dati all’interno della memoria interna può provocare blackout improvvisi del monitor, sia all’avvio sia durante la marcia, privando il conducente di dati essenziali come velocità, livello carburante e altre informazioni di bordo.
  • Entrambi i difetti, pur essendo diversi, hanno come denominatore comune la gestione elettronica delle informazioni, evidenziando quanto l’evoluzione della tecnologia abbia incrementato le esigenze di affidabilità sui sistemi software veicolari.
La tempestiva segnalazione da parte di enti come la National Highway Traffic Safety Administration negli Stati Uniti ha consentito un rapido avvio delle procedure di verifica e correzione.

Tutti i modelli coinvolti: dettagli su Toyota, Lexus e Subaru

L’impatto della campagna interessa una ampia gamma di veicoli, comprendendo sia i marchi Toyota, Lexus che un modello gemello di Subaru. Le informazioni rilasciate dalle case costruttrici specificano i modelli e gli anni di produzione coinvolti, fornendo trasparenza e chiarezza agli automobilisti potenzialmente interessati.

  • Modelli Toyota: Camry, Crown, Prius, RAV4, Land Cruiser, Venza, Highlander, Sienna, Grand Highlander, Tacoma, 4Runner, Mirai, Corolla e Corolla Cross, Yaris e GR Yaris.
  • Modelli Lexus: RX, TX, LC, ES, LS, LX, NX, LBX, LM.
  • Subaru: Solterra, realizzata in collaborazione con Toyota e tecnicamente affine al modello bZ4X.
La distribuzione degli anni coinvolti varia a seconda dei componenti interessati, ma in generale si tratta di vetture prodotte tra il 2022 e il 2026. I veicoli forniti con il sistema Panoramic View Monitor o dotati di sofisticati display digitali sono quelli su cui ricade il richiamo. La trasversalità dei modelli segnalati, dalle berline ai SUV fino alle versioni ibride e plug-in, evidenzia la portata globale dell’iniziativa.
Marca Modello Anni coinvolti
Toyota RAV4, Camry, Prius, Highlander, Land Cruiser, Corolla, Sienna 2023-2026
Lexus RX, TX, LC, ES, LS, LX, NX 2023-2026
Subaru Solterra 2023-2025

I numeri diffusi dalle aziende coinvolgono auto di notevole diffusione sui principali mercati, confermando l’impatto internazionale della questione.

Come avverrà la risoluzione: aggiornamenti software e assistenza per i clienti

Per la totalità dei veicoli oggetto di richiamo, la soluzione tecnica individuata consiste in un aggiornamento software. Non sono previste sostituzioni di parti hardware, elemento che consente di minimizzare i tempi di intervento e il disagio per i proprietari. Tuttavia, l’aggiornamento non potrà essere effettuato tramite procedure OTA (over-the-air) ma richiederà la presenza fisica delle vetture presso le officine autorizzate.

  • I clienti interessati riceveranno una comunicazione formale da parte della casa madre. Gli avvisi inizieranno entro dicembre e ogni intervento verrà eseguito gratuitamente presso la rete di assistenza ufficiale.
  • Per quanto riguarda i display digitali con rischio blackout, il personale provvederà inizialmente alla riprogrammazione software. Nei casi in cui la memoria sia già compromessa, si procederà invece con la sostituzione del componente.
  • I tempi di intervento vengono stimati dai tecnici tra 1 e 2,5 ore, con una durata variabile in base alla complessità della lavorazione e al modello specifico.
L’approccio “service oriented” adottato mira a ridurre al minimo l’impatto sul cliente, offrendo una gestione della problematica trasparente e orientata al mantenimento degli standard di qualità tipici del gruppo giapponese. In un’epoca in cui l’affidabilità digitale è tanto importante quanto quella meccanica, la disponibilità di aggiornamenti puntuali e l’efficienza dell’assistenza sono elementi centrali nella gestione delle campagne di richiamo.

La questione sicurezza: rischi e impatto sulla fiducia nel marchio

L’affidabilità percepita di Toyota e Lexus, da anni sinonimo di sicurezza e durabilità, viene inevitabilmente messa alla prova da eventi di questa portata. Sebbene i difetti identificati non coinvolgano direttamente componenti meccanici critici come freni o airbag, il blocco della telecamera posteriore e l’oscuramento improvviso dei display digitali possono incidere sulla tranquillità di utilizzo dei veicoli.

  • La retrocamera rappresenta oggi uno strumento di assistenza ormai insostituibile, migliora la percezione dello spazio circostante durante le manovre e riduce le probabilità di incidenti in fase di parcheggio. Il suo malfunzionamento può quindi aumentare il rischio di urto con oggetti o persone non visibili tramite gli specchietti convenzionali.
  • Il blackout del quadro strumenti priva il conducente di informazioni basilari per la sicurezza, come velocità, segnalazioni di allarme e status dei sistemi di bordo, creando potenziali condizioni di pericolo sia in città che su lunghe tratte.
In risposta, l’azione rapida e coordinata dei produttori è indice di affidabilità e senso di responsabilità verso il pubblico. La trasparenza nella comunicazione delle problematiche e la gratuità delle soluzioni offerte rappresentano pratiche conformi ai principi di sicurezza stradale previsti dalle normative attuali e costituiscono, nell’ottica EEAT, un esempio di gestione autorevole di situazioni di rischio.



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