Dal 2006 il tuo sito imparziale su Lavoro, Fisco, Investimenti, Pensioni, Aziende ed Auto

Tra conferme e smentite ma alla fine lo stipendio è più alto o più basso con nuovo taglio del cuneo fiscale?

di Marianna Quatraro pubblicato il
stipendio taglio cuneo

Come cambiano realmente gli stipendi nel 2025 per effetto del nuovo taglio del cuneo fiscale, a chi aumenta e a chi diminuisce

Come cambia realmente lo stipendio con il nuovo taglio del cuneo fiscale? Cambia quest’anno l’applicazione del taglio del cuneo fiscale sugli stipendi dei lavoratori dipendenti. Sarà, infatti, non più come sgravio contributivo del 7% per chi ha redditi entro i 25mila euro annui e del 6% per chi ha redditi tra 25mila e 35mila euro annui, ma sotto forma di detrazioni differenti in base alle diverse fasce di redditi.

E aumenta anche la soglia di reddito di applicazione: non più entro i 35mila euro ma fino a 40mila euro lordi all’anno. Cerchiamo di capire di seguito se con tale novità gli stipendi risultano più alti o più bassi.

  • Cosa prevede nel dettaglio il nuovo taglio del cuneo fiscale
  • Come cambia realmente lo stipendio nel 2025 con il nuovo taglio del cuneo fiscale tra aumenti e riduzioni

Cosa prevede nel dettaglio il nuovo taglio del cuneo fiscale

Entrando più nel dettaglio, quest’anno si applicano detrazioni al 7,1% per stipendi fino a 8.500 euro, al 5,3% fino a 15mila euro e al 4,8% per stipendi superiori ai 15mila euro e fino a 20mila euro all’anno.

Per i redditi superiori a 20mila euro ma entro i 32mila euro è, invece, prevista una detrazione di mille euro. L’intero importo spetta, però, solo se si è lavorato tutto l’anno, 365 giorni, altrimenti spettano 2,74 euro per ogni giorno di effettivo lavoro.

Per chi supera i 32mila euro lordi di reddito annuo ma resta nella soglia dei 40mila euro, la detrazione si ridurrà progressivamente fino ad azzerarsi del tutto per i redditi superiori.

Come cambia realmente lo stipendio nel 2025 con il nuovo taglio del cuneo fiscale

Gli stipendi del 2025, per effetto del nuovo taglio del cuneo fiscale, non saranno più bassi di quelli del 2024 calcolati con il vecchio taglio del cuneo fiscale.

Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha, infatti, spiegato che il nuovo meccanismo introdotto dalla Manovra 2025 non comporta alcuna riduzione delle buste paga rispetto al 2024 e assicura ai lavoratori lo stesso beneficio economico.  

Eventuali variazioni sugli importi, che possono essere relativamente più alti o più bassi, ma di poco, non dipendono dal taglio del cuneo fiscale ma da altri elementi, come le diverse aliquote delle addizionali locali.

Secondo alcune simulazioni, sugli stipendi potrebbero verificarsi riduzioni che vanno da 5 a 96 euro annui (non alte comunque). E le maggiori perdite interessano soprattutto coloro che hanno redditi annui lordi dai 10 mila ai 35 mila euro.

Per esempio, un dipendente che guadagna 25 mila euro di stipendio lordo annuo avrà 96 euro in meno, cioè 7 euro al mese su 13 mensilità. Chi rientra, invece, nello scaglione dei 23 mila, subirà una lieve perdita di 5 euro, mentre per chi ha redditi sui circa 27mila euro annui, la perdita sarà di 15 euro che salgono a 42 per chi ne prende 30 mila e a 27 per chi percepisce sui circa 35mila euro.

Chi ha, invece, un reale aumento è chi prende uno stipendio di poco più di 2.000 euro al mese netti. Lo scorso anno, chi percepiva redditi tra 35.001 e 40mila euro non beneficiava, infatti, del taglio del cuneo fiscale che viene, invece, calcolato quest’anno portando un reale aumento in busta paga. 
 

Leggi anche