Dal 2026 arriverà una rivoluzionaria app nazionale che garantirà rimborsi automatici dei pedaggi in caso di traffico bloccato o cantieri. Normativa, criteri, ruolo dei gestori, coperture ed effetti.
Cambiano le regole per chi viaggia sulle autostrade italiane: dal 2026 entrerà in vigore un sistema nazionale, digitale e automatico di rimborso del pedaggio pagato in caso di disagi dovuti a cantieri, restringimenti o traffico completamente bloccato, in seguito all'aggiornamento delle regole grazie alla delibera 211/2025 dell'Autorità dei trasporti.
Per la prima volta, chi subisce rallentamenti potrà ottenere un indennizzo senza la necessità di dimostrare manualmente il disagio, grazie a un meccanismo unico e trasparente valido sull'intera rete a pedaggio.
La misura rappresenta un passo avanti sia dal punto di vista dei diritti degli automobilisti, sia per la qualità del servizio offerto dai gestori autostradali. L'innovazione risiede nell'adozione di una app nazionale, che garantirà l'accredito rapido e previsto per tutti gli eventi riconosciuti di disagio, determinando un cambio nella relazione tra utenti e concessionari.
Il nuovo sistema di rimborso automatico dei pedaggi nasce con la delibera 211/2025, approvata dall'Autorità di Regolazione dei Trasporti (ART) il 2 dicembre dell'anno corrente. Si tratta di una disciplina che non trova precedenti nel contesto europeo, poiché istituisce un meccanismo di compensazione valido per l'intera rete italiana a pedaggio, senza distinzione tra diversi gestori. L'ART - riconosciuta a livello nazionale per i suoi poteri indipendenti in materia di tutela degli utenti e regolazione infrastrutturale - ha ispirato il suo intervento a due principi cardine: pay per use e equità del servizio.
Il presidente Nicola Zaccheo ha sottolineato l'intento di legare il valore del pedaggio all'effettiva qualità fornita, intervenendo laddove i lavori o i blocchi totali impediscono la regolare fruizione dell'infrastruttura. La norma, frutto di confronto con autorità e associazioni di settore, prevede specifici obblighi per i concessionari e introduce una serie di tutele innovative per tutti i viaggiatori, garantendo livelli di trasparenza, controllo e accessibilità mai raggiunti prima.
L'applicabilità del rimborso copre quasi tutta la rete autostradale italiana a pedaggio. Il nuovo meccanismo sarà operativo dal 2026 e la sua obbligatorietà scatterà in due fasi:
Le nuove regole verranno monitorate fino al 31 dicembre 2027 da ART, che potrà intervenire per eventuali revisioni basandosi sulle esperienze raccolte. Restano esclusi in prima applicazione: i cantieri emergenziali, eventi meteo eccezionali, attività di soccorso e, temporaneamente, i cantieri mobili. L'applicazione è, quindi, molto vasta a beneficio sia degli utenti occasionali sia dei viaggiatori abituali e pendolari.
La disciplina distingue due grandi fattispecie:
Per i blocchi di traffico, la durata del disagio determina la quota rimborsabile; sono escluse interruzioni brevi, attività legate a causa di forza maggiore e tratte in cui già sono attive misure alternative di indennizzo.
Il nuovo sistema distingue in modo preciso tra:
Se la causa del disagio è un blocco totale della circolazione, il rimborso sarà calcolato in base alla durata dell'interruzione secondo le seguenti fasce temporali:
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Durata del blocco |
Percentuale rimborso |
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60 - 119 minuti |
50% del pedaggio relativo alla tratta interessata |
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120 - 179 minuti |
75% |
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> 180 minuti |
100% (rimborso integrale) |
Il meccanismo assicura proporzionalità tra disagio subito e rimborso riconosciuto. Rimangono escluse dal diritto situazioni eccezionali quali emergenze meteo, incidenti e altri eventi imprevedibili qualificati come forza maggiore.
L'introduzione di una app universale è la vera innovazione pratica dell'intero sistema: ogni automobilista potrà registrarsi, associare targa o Telepass, e usufruire delle notifiche automatiche di accredito e versamento. L'app sarà obbligatoria per tutti i gestori ed estenderà le stesse condizioni di rimborso su ogni tratta. La procedura digitale permette di:
La riforma impone aumentati obblighi di trasparenza per i concessionari, che dovranno fornire informazioni complete su:
A regime, secondo la normativa, i rimborsi corrisposti per i cantieri non potranno più essere recuperati dai concessionari tramite aumento dei pedaggi; solo per le concessioni in essere è previsto un periodo transitorio (fino al 2030) in cui tale recupero diminuirà progressivamente. Nei casi di blocchi causati da forza maggiore, il recupero tramite pedaggio resterà subordinato a stringenti condizioni di trasparenza e informazione.
Abbonati e pendolari godranno delle stesse garanzie previste per gli utenti occasionali: pari diritto al rimborso in caso di disagio e possibilità di recesso dall'abbonamento se la fruibilità del percorso abituale risulta ridotta dai lavori programmati o dai blocchi accertati. Tali tutele contribuiscono a riequilibrare il rapporto contrattuale tra automobilista e gestore autostradale, specie per chi si trova esposto più spesso a disservizi strutturali dovuti a lavori di manutenzione.