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Come funzionano i rimborsi per code in autostrada e cantieri 2026: condizioni, istruzioni, come fare domanda ufficiali pubblicati

di Marcello Tansini pubblicato il
Code in autostrada

Dal 2026 cambiano le regole per i rimborsi in caso di code e cantieri in autostrada: nuove condizioni, istruzioni dettagliate per richiederli, modifiche ai pedaggi, possibili sanzioni.

A partire dal 2026, viaggiare sulle autostrade italiane sarà diverso rispetto al passato: l'Autorità di regolazione dei trasporti ha annunciato innovazioni sostanziali nella gestione dei pedaggi e delle compensazioni per i disagi provocati da lavori o limitazioni al traffico. Tra le principali novità, l'introduzione di un sistema di rimborso, sotto forma di riduzione del pedaggio, per coloro che subiscono rallentamenti causati da cantieri o code significative.

Questa misura rappresenta un passo verso una maggiore equità, potenziando la trasparenza e la tutela degli utenti, con procedure sempre più digitali e immediate. Il sistema è ancora oggetto di approvazione definitiva, ma le basi sono già state delineate con regole chiare e premianti per chi rispetta standard elevati di servizio.

Il nuovo sistema tariffario: come cambiano i pedaggi e la qualità dei servizi

La revisione del quadro regolatorio vede al centro la correlazione tra tariffe, qualità dei servizi offerti e investimenti dei concessionari. Il nuovo meccanismo introdotto dall'ART punta a garantire agli utenti minori costi quando la rete non risponde agli standard attesi e a premiare i gestori per servizi efficienti.

La definizione dei pedaggi non avverrà più secondo un principio unico e rigido, ma tramite una valutazione equilibrata tra:

  • esigenze finanziarie delle società concessionarie
  • sostenibilità degli investimenti
  • necessità di contenere i costi a vantaggio dei cittadini
  • valutazione della qualità delle infrastrutture e del servizio
Concretamente, se una concessionaria non completa gli investimenti previsti oppure non rispetta specifici livelli qualitativi (ad esempio la manutenzione o la gestione della viabilità), scatterà una riduzione minima dello 0,5% dei pedaggi. La componente “gestione” del pedaggio, che incide per circa il 20-25% sul costo totale, verrà abbassata di un ulteriore 2% in assenza di performance soddisfacenti. Al contrario, in caso di infrastrutture particolarmente efficienti, le società potranno accedere a un “premio” dell'1% sullo stesso parametro.

La trasparenza sarà potenziata: verranno resi accessibili dati sui criteri di calcolo dei pedaggi, sui tempi di percorrenza, sulla presenza di servizi (es. colonnine ricarica), e sulle modalità di pagamento. Riduzioni e agevolazioni reali saranno visibili in modo chiaro, soprattutto fra il 2027 e il 2028, periodo in cui i rinnovi dei piani finanziari delle tratte renderanno effettivi i vantaggi per l'utenza.

Condizioni per ottenere il rimborso: cantieri, code e limitazioni al traffico

Le nuove regole per i rimborsi sono progettate per distinguere tra diverse fattispecie di disagio, con particolare attenzione a cantieri programmati e blocchi del traffico non imputabili a eventi straordinari come calamità naturali. Il rimborso potrà essere richiesto o erogato automaticamente in presenza di:

  • cantieri ordinari o straordinari pianificati, che limitano la circolazione
  • blocco della viabilità (code superiori a determinate soglie temporali)
Gli indennizzi, stabiliti mediante provvedimenti ART, saranno calcolati rispettando parametri oggettivi:

Tipologia tragitto

Soglia di ritardo per il rimborso

Fino a 30 km

Presenza del cantiere, senza soglia minima di ritardo

Tra 30 e 50 km

Ritardo di almeno 10 minuti

Oltre 50 km

Ritardo di almeno 15 minuti

Per le situazioni di blocco totale del traffico, il rimborso sarà riconosciuto secondo la durata dell'attesa:

  • tra 2 e 3 ore: ritorno del 50% del pedaggio
  • tra 3 e 4 ore: 75% del pedaggio restituito
  • oltre 4 ore: rimborso integrale
Va segnalato che nessuna compensazione è prevista se le limitazioni sono causate da eventi eccezionali imprevedibili (terremoti, alluvioni, frane). Se il concessionario non è in grado di misurare con precisione i ritardi, dovrà comunque applicare il ristoro attraverso meccanismi semplificati previsti dalla delibera.

Istruzioni pratiche: come fare domanda di rimborso o accedere al rimborso automatico

L'ART ha definito procedure per garantire semplicità, rapidità e inclusività nell'accesso agli indennizzi, con attenzione alla digitalizzazione e alle modalità di pagamento del pedaggio:

  • Per chi utilizza sistemi di telepedaggio o app dedicate, i viaggi che danno diritto al ristoro verranno individuati automaticamente: il credito sarà accreditato direttamente sul profilo dell'utente in pochi giorni.
  • Nel caso di pagamento tramite contanti o carte, oppure per blocchi del traffico, saranno messi a disposizione moduli online, numeri verdi e sportelli fisici delle concessionarie tramite cui presentare la richiesta formale.
I passi da seguire per inoltrare una domanda:
  • Verificare se il transito rientra tra quelli interessati dalla misura di rimborso (consultando le tabelle aggiornate sui tratti in manutenzione o sulle condizioni di traffico, pubblicate dai concessionari e dall'ART).
  • In caso di mancato accredito automatico, compilare il form online o rivolgersi al servizio clienti del gestore autostradale, allegando la documentazione di viaggio (ricevuta pedaggio, dati del veicolo, tratto percorso, data e ora del transito).
  • Ai sensi della normativa, la risposta deve arrivare entro 20 giorni; in caso di rigetto della richiesta è possibile presentare ricorso direttamente all'ART.
Sarà garantita un'attenzione particolare ai pendolari in abbonamento: se i lavori su una tratta durano mesi, è previsto il rimborso della quota di abbonamento per i periodi non utilizzati a causa delle limitazioni.

Saranno rese pubbliche, attraverso il sito ART, informative periodiche su prassi di erogazione, controlli e dati statistici sui rimborsi concessi o negati, rafforzando la trasparenza verso gli utenti.

Cosa succede se il concessionario non rispetta gli standard: sanzioni, premi e risvolti per gli automobilisti

I gestori delle autostrade saranno sottoposti a un sistema rigido di premi e penalità legato al rispetto di obiettivi di investimento e di qualità dell'infrastruttura:

  • Penalità: in caso di mancato rispetto dei livelli minimi di servizio o ritardo negli investimenti, scatteranno sia la riduzione delle componenti tariffarie sia una multa diretta, pari al 5% dei fondi non destinati tempestivamente agli interventi programmati. Questi importi verranno reinvestiti nella rete o destinati al miglioramento complessivo del sistema viario.
  • Premi: qualora la concessionaria superi gli standard imposti, potrà godere di una maggiorazione dell'1% sulla componente di gestione dei pedaggi.
È previsto inoltre che i concessionari che non raggiungono costantemente gli obiettivi possano veder revocate le concessioni stesse.

Per quanto riguarda i rimborsi legati ai cantieri, una quota dei rimborsi potrà essere recuperata dal gestore attraverso incrementi tariffari a scaglioni negli anni successivi, in base a un sistema decrescente che copre una quota minore col passare del tempo. Tuttavia questa possibilità è limitata alle sole situazioni di ritardo da cantiere programmato, escludendo i blocchi totali.

Le reazioni delle associazioni dei consumatori

Il nuovo assetto ha suscitato valutazioni contrastanti tra le principali associazioni dei consumatori. L'Unione Nazionale Consumatori considera questi sviluppi positivi, ritenendo il collegamento tra rimborsi, riduzione dei pedaggi e qualità dei servizi un segnale di progresso per la tutela degli utenti. Il presidente Massimiliano Dona sottolinea come la riforma rappresenti “due miglioramenti significativi”, ma auspica ulteriori potenziamenti degli strumenti deterrenti contro i disservizi.

Il Codacons, pur giudicando positivamente la maggiore attenzione agli indennizzi, spinge per sistemi ancora più efficaci, chiedendo che la restituzione dei pedaggi sia sempre automatica e collegata a un miglioramento effettivo della qualità dei servizi. L'associazione suggerisce anche la possibilità di adottare modelli di abbonamento annuale, analoghi a quelli in uso in altri Paesi europei.

Dal punto di vista istituzionale, il rafforzamento dei poteri dell'ART, previsto nel contesto del PNRR, rappresenta una garanzia di stabilità per il futuro della regolamentazione autostradale. I prossimi anni saranno decisivi per verificare l'impatto delle riforme, con possibili ulteriori aggiustamenti e integrazioni basate sull'osservazione dei dati e sulle esigenze degli utenti.