Il Trattamento di Fine Rapporto, secondo la definizione Inps, è parte della previdenza obbligatoria. A tutti gli effetti, un credito che il lavoratore matura nei confronti del proprio datore di lavoro e che quest’ultimo è sempre obbligato a liquidare, quale che sia il motivo della cessazione.
Per conoscere il valore del Tfr bisogna dividere la retribuzione annua per 13,5 e poi sottrarre uno 0,5 per cento da destinare all’Inps, calcolata sull’imponibile contributivo. La somma alimenta un fondo dell’Inps e assicurare che i lavoratori ricevano la liquidazione anche in caso di fallimento.
Il lavoratore ha due opportunità diverse per scegliere dove destinare il proprio tfr:
Molti sono allettati dalla possibilità di poter riscuotere una rilevante somma di denaro alla fine della propria carriera lavorativa. Ma questa decisione potrebbe nascondere qualche perplessità visto che si rischia addirittura di rimettersi punto di vista fiscale si rischia di rimetterci.
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