Dal 2006 il tuo sito imparziale su Lavoro, Fisco, Investimenti, Pensioni, Aziende ed Auto

Università online e telematiche, nuove regole su esami e lezioni. Ecco come devono avvenire con decreto Bernini ufficiale

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Esami in presenza

Una delle novità del decreto è l'obbligo di svolgere gli esami in presenza dal 2025. Questa misura intende assicurare l'integrità e la trasparenza delle valutazioni.

Il decreto Bernini sull'istruzione universitaria online introduce nuove regole per garantire una qualità didattica uniforme tra le università telematiche e quelle tradizionali e promuovere una maggiore trasparenza e un miglioramento delle modalità di insegnamento e valutazione. Vediamo in questo articolo le novità attese per il 2025:

  • Esami in presenza con il nuovo decreto Bernini
  • Lezioni sincrone per un apprendimento interattivo
  • Miglioramento del rapporto studenti-docenti e nuovi controlli
  • Come cambiano le università telematiche

Esami in presenza con il nuovo decreto Bernini

Una delle novità del decreto Bernini sulle università online e telematiche riguarda l’obbligo di svolgere gli esami in presenza. Questa misura, introdotta per le università telematiche e per i corsi erogati in modalità a distanza dalle università tradizionali, punta a preservare l’integrità e l’affidabilità delle valutazioni. Gli esami a distanza saranno consentiti solo in casi eccezionali, come situazioni emergenziali temporanee o per studenti con disabilità documentate. L’obiettivo è contrastare eventuali irregolarità e garantire pari opportunità a tutti gli studenti, indipendentemente dal modello di università scelto.

Il decreto Bernini è frutto di un dialogo tra il Ministero dell’Università e della Ricerca e vari organismi rappresentativi del sistema universitario, tra cui la Conferenza dei Rettori delle Università Italiane, il Consiglio Universitario Nazionale, l’ANVUR, il Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari e l’Associazione United. La finalità del provvedimento è garantire che la didattica a distanza offra una formazione di qualità pari a quella in presenza, tutelando il diritto degli studenti a ricevere un’istruzione valida e riconosciuta.

Lezioni sincrone per un apprendimento interattivo

Il decreto stabilisce che almeno il 20% delle lezioni debba essere erogato in modalità sincrona, ovvero in diretta, permettendo un’interazione immediata tra docenti e studenti. Questa disposizione favorisce una maggiore partecipazione e coinvolgimento degli studenti. L’interattività è considerata un elemento chiave per migliorare la qualità dell’apprendimento e riduce il rischio di isolamento spesso associato alla didattica online.

Il decreto Bernini è un momento di svolta per l’università italiana verso una didattica a distanza di qualità. Le misure introdotte cercano di bilanciare le esigenze di flessibilità proprie delle università telematiche con la necessità di garantire rigore e standard elevati. Grazie a questi interventi, la formazione online si avvicinerà sempre di più a quella tradizionale con opportunità di apprendimento accessibili e valide per una platea sempre più ampia di studenti.

Miglioramento del rapporto studenti-docenti e nuovi controlli

Un altro aspetto introdotto dal decreto riguarda la revisione del rapporto numerico tra studenti e docenti per i corsi erogati interamente o prevalentemente online. Questo cambiamento si applica sia alle università telematiche che a quelle tradizionali che offrono corsi a distanza. L’obiettivo è garantire un supporto didattico adeguato e mantenere elevati standard qualitativi, evitando che un numero eccessivo di studenti per docente possa compromettere l’efficacia della didattica.

Per assicurare che tutte le università rispettino le nuove disposizioni, il decreto prevede un rafforzamento dei controlli da parte dell’Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca. L’ANVUR sarà incaricata di verificare che le università telematiche e tradizionali aderiscano agli standard previsti, promuovendo la qualità dell’offerta formativa in modalità a distanza. Questo meccanismo di controllo garantirà trasparenza e uniformità tra i diversi atenei.

Come cambiano le università telematiche

Le nuove regole spingono le università a riorganizzare la propria offerta formativa per adeguarsi agli standard imposti dal decreto. L’introduzione degli esami in presenza, ad esempio, richiederà investimenti logistici e organizzativi per garantire sedi idonee su tutto il territorio nazionale. Allo stesso tempo, l’obbligo di lezioni sincrone spingerà le università a potenziare le infrastrutture tecnologiche e a sviluppare nuove strategie didattiche per mantenere l’interesse degli studenti e favorire la loro partecipazione attiva.

Leggi anche