L’usufrutto costituisce un diritto reale di godimento che consente di utilizzare e trarre benefici economici da un bene altrui, nel rispetto della sua destinazione d’uso originaria. In ambito condominiale, l’applicazione di questo istituto giuridico comporta una delicata ripartizione di diritti, obblighi e responsabilità tra usufruttuario e nudo proprietario, in particolare quando oggetto del diritto è un appartamento.
La divisione tra usufruttuario e nudo proprietario rende la gestione della proprietà particolarmente articolata: l’usufruttuario vanta il diritto di godimento e utilizzo, potendo abitare, affittare o concedere in uso l’immobile; il nudo proprietario mantiene la titolarità giuridica sull’unità, senza però poterla occupare o usarne i frutti finché dura l’usufrutto. Tale scissione comporta il dovere per il primo di mantenere integro il valore e la funzione dell’immobile, mentre il secondo conserva l’interesse economico a lungo termine sull’appartamento.
Dal punto di vista condominiale, il nudo proprietario resta il soggetto giuridicamente identificato come condomino. Tuttavia, l’usufruttuario è colui che, di fatto, vive e agisce nell’appartamento, risultando quindi destinatario diretto delle norme di comportamento e delle regole interne al condominio. In caso di inosservanza delle regole, la responsabilità sostanziale ricade sull’usufruttuario.
Le norme differenziano chiaramente quali oneri gravino sui due soggetti. All’usufruttuario spettano le spese di manutenzione ordinaria (pulizia, piccole riparazioni, servizi comuni) e i costi relativi all’uso dell’immobile, nonché le imposte relative al possesso. Il nudo proprietario, invece, deve farsi carico delle spese straordinarie come rifacimenti strutturali, ristrutturazioni importanti, riparazione dei muri maestri o sostituzioni integrali di parti dell’immobile. Questa distinzione garantisce equità e tutela l’investimento di lungo periodo per chi detiene la proprietà formale.
Soggetto | Spese ordinarie | Spese straordinarie |
Usufruttuario | Si | No |
Nudo proprietario | No | Si |
L’usufruttuario deve adottare una gestione diligente del bene, occupandosi dell’ordinaria manutenzione e garantendo che l’utilizzo sia conforme alla destinazione economica e alle regole del condominio.
In caso di danni derivanti da uso improprio o negligenza, oltre a dover rispondere nei confronti del nudo proprietario, l’usufruttuario è chiamato a risarcire anche eventuali danni arrecati agli altri condomini o alle parti comuni.
Al nudo proprietario compete la preservazione del valore della proprietà pur se in usufrutto: deve occuparsi delle riparazioni straordinarie, autorizzarle se necessario, e corrispondere eventuali interessi sulle somme anticipate dall’usufruttuario.
È escluso dal godimento diretto dell’immobile, ma mantiene la possibilità di vigilare sull’uso corretto del bene e, ove occorra, agire per tutelarne l’integrità. Non può impedire l’esercizio dell’usufrutto da parte dell’altro soggetto titolato.
La partecipazione all’assemblea condominiale è regolata dal tipo di deliberazione all’ordine del giorno. L’usufruttuario ha diritto di voto nelle decisioni sull’ordinaria amministrazione, servizi e regole d’uso delle parti comuni. Il nudo proprietario vota, invece, per le innovazioni, le opere o le riparazioni straordinarie, nonché su questioni che incidono sul valore e sulla struttura dell’edificio.
Nel caso siano violate le regole condominiali, l’amministratore deve rivolgersi sempre al nudo proprietario per l’attivazione della mediazione obbligatoria, dato che questi è il soggetto formalmente titolato. In giudizio, la citazione deve avvenire contro il nudo proprietario, che potrà eventualmente chiamare in causa l’usufruttuario.
Il diritto di usufrutto si estingue generalmente con la morte dell’usufruttuario (se persona fisica) o decorso del termine prefissato (se persona giuridica: massimo 30 anni).
Altre cause sono la rinuncia, il perimento totale dell’immobile, la consolidazione dei diritti o l’inerzia durata vent’anni. In tutti i casi, la piena proprietà torna automaticamente al nudo proprietario, che riprende tutti i diritti, le obbligazioni e le responsabilità verso il condominio.
In materia fiscale, l’usufruttuario è tenuto a indicare l’immobile nella dichiarazione dei redditi e deve pagare tutte le imposte locali, compresa l’Imu.
Per accedere a bonus ristrutturazioni e altre detrazioni fiscali, occorre sostenere le spese e risultare intestatari dei bonifici; il nudo proprietario può anch'egli beneficiarne qualora sostenga direttamente le spese o in caso di trasferimento di quote di detrazione (ad esempio dopo una vendita con contestuale costituzione di usufrutto).