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Assegno di vedovanza, a chi spetta, i requisiti necessari, come fare domanda e di quanto aumento la pensione di reversibilità

Chi ha diritto ad avere l’assegno di vedovanza che contribuisce ad aumentare la pensione di reversibilità di alcuni soggetti: i chiarimenti

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
Assegno di vedovanza, a chi spetta, i re

Chi ha diritto ad avere l’assegno di vedovanza?

L’assegno di vedovanza spetta ai vedovi di un dipendente pubblico o del settore privato, che risultano inabili al lavoro o titolari di accompagnamento e che percepiscono la pensione di reversibilità.
 

A chi spetta l’assegno di vedovanza e come fare ad averlo? L’assegno di vedovanza è un trattamento economico assistenziale che viene erogato dall’Inps come integrazione della pensione di reversibilità a specifiche categorie di persone. Vediamo di chi si tratta nel dettaglio e di quanto è il suo importo.

  • A chi spetta l’assegno di vedovanza e quali sono i requisiti per averlo
  • Istruzioni su domanda e procedura per avere l’assegno di vedovanza
  • Calcolo ed esempi di aumento della pensione di reversibilità

A chi spetta l’assegno di vedovanza e quali sono i requisiti per averlo

L’assegno di vedovanza spetta ai coniugi superstiti nei casi di decesso dell’altro coniuge per sostenere chi si ritrova a vivere in condizioni economiche difficili a seguito della sua scomparsa ma solo a condizione di soddisfare determinate condizioni.

Secondo le norme in vigore, la misura vale solo per i vedovi di un dipendente pubblico o del settore privato, inabili al lavoro al 100% o che siano titolari di accompagnamento e che siano già titolari della pensione di reversibilità.

Istruzioni su domanda e procedura per avere l’assegno di vedovanza

L’assegno di vedovanza si può avere solo presentando l’apposita domanda e non viene erogato in automatico alla morte del coniuge.

L’istanza deve essere presentata direttamente all’Inps, o in via telematica seguendo l’apposita procedura, o contattando il numero verde dell’Istituto di Previdenza, o rivolgendosi a Caf e Patronati e deve essere accompagnata da apposita documentazione che prevede:

  • carta d’identità e codice fiscale del coniuge richiedente;
  • ultima dichiarazione dei redditi;
  • data di vedovanza;
  • categoria e numero della pensione di reversibilità che deriva da lavoro dipendente;
  • il verbale di invalidità civile.

La domanda deve essere accompagnata da quella per la pensione di reversibilità. Se la domanda non si presenta subito, si possono ricevere gli arretrati spettanti nel limite massimo di 5 anni.

Il pagamento dell’assegno di vedovanza avviene contestualmente alla rata di pensione di reversibilità spettante al coniuge superstite.

L'importo della prestazione varia in base al reddito annuo. In particolare: 

  • a chi ha redditi fino a 33.274,22 euro, spettano 52,91 euro;
  • a chi ha redditi compresi tra 33.274,23 e 37.325,55 euro, spettano 19,59 euro. 

Gli importi stabiliti vengono pagati per 12 mensilità

Calcolo ed esempi di aumento della pensione di reversibilità

Secondo quanto stabilito, chi percepisce la maggiorazione di 52,91 euro può avere un aumento totale di 634,92 euro annui da aggiungere alla pensione di reversibilità spettante. 

Per chi prende l’importo più basso di 19,59 euro, l’aumento annuo da sommare alla pensione di reversibilità percepita risulta di 235,08 euro. 

Se, per esempio, un soggetto prende una pensione di reversibilità di 1.600 euro al mese, per 19.200 euro annui (da intendersi per 12 mensilità), ha diritto ad avere ulteriori 52,91 euro mensili.