Quanto si possono pagare in contanti le pensioni spettanti: i chiarimenti e le spiegazioni dallInps sui limiti attualmente in vigore
Qual è l’importo della pensione che si può pagare in contanti? Il pagamento delle pensioni può avvenire in diverse modalità, che sono sia tramite accredito su c/c bancario o postale e sia in contanti recandosi direttamente all’ufficio postale territorialmente competente.
I residenti all’estero ricevono il pagamento esclusivamente tramite accredito su c/c bancario e, insieme all’Iban, devono indicare anche il codice di identificazione bancaria (Bic). Ci sono, tuttavia, dei limiti di importo che sono stati definiti e comunicati dall’Inps per i pagamenti in contanti. Vediamo quali sono nel dettaglio.
Per il pagamento delle pensioni in contanti non si applica, dunque, il limite di 5.000 euro valido in generale per l’uso dei contanti, come stabilito dall’ultima Legge di Bilancio 2023.
La disposizione segue quanto riportato dall’art. 2 del dl n. 138/2011 che prevede che la pensione, così come stipendio e i compensi comunque corrisposti da pubbliche amministrazioni centrali e locali e dai loro enti, se risultano di importo superiore a 1.000 euro, devono essere erogati con strumenti di pagamento elettronici bancari o postali. Quest’obbligo, confermato dalla legge n. 208/2015, non è stato più modificato.
Quando il limite di 1.000 euro per il pagamento in contanti della pensione viene superato, per esempio si ha diritto ad avere un trattamento mensile di 1.800 euro, la sede Inps di competenza deve contattare l’interessato perchè provveda ad aprire e a comunicare un rapporto finanziario specifico tra:
Per inserire le coordinate di pagamento, basta collegarsi al sito dell’Inps e utilizzare l’apposito servizio online tramite ‘Prestazioni e Servizi-Prestazioni-SUGI (Sistema Unico Gestione Iban).
In alternativa ci si può rivolgere a Caf e patronati o contattare il contact center dell’Istituto di Previdenza al numero verde dedicato.