Non tutte le categorie di lavoratori dovranno attendesi un aumento dello stipendio nel 2022. Saranno però coinvolti il personale docente delle scuole e i lavoratori Ata. La seconda categoria di lavoratori per cui il governo sta lavorando a un aumento di stipendio è quella dei medici e infermieri. Dopodiché con le risorse disponibili per il rinnovo del contratto della pubblica amministrazione è atteso un incremento di stipendio per le forze dell'ordine.
Per i lavoratori è proprio quello di fine anno il periodo più atto perché la legge di Bilancio è lo strumento utilizzato dal governo per stanziare eventuali risorse per aumenti di stipendio. E a quanto pare, il 2022 sarà un anno importanti per via dello scatto retributivo in avanti.
Non per tutti perché, stando alle premesse, solo alcune categorie di lavoratori saranno coinvolte dall'aumento dello stipendio. Alla base di questa decisione c'è anche un'altra ragione ovvero la pandemia che ha sconvolto gli equilibri economici e sociali.
Siamo ancora alla battute iniziali perché tutto ruota attorno alle risorse che saranno effettivamente stanziate. Per ora ci sono sul tavolo circa 400 milioni di euro che serviranno per alimentare le busta paga dei lavoratori. La cifra va considerata netta ovvero non tiene conto delle somme già esistenti e stanziate per il rinnovo dei contratti della pubblica amministrazione.
Sommando tutto gli importi e facendo riferimento a quanto dichiarato dalla ministra della Pubblica Amministrazione, la cifra complessiva è di 3,8 miliardi di euro, ma siamo ancora alle battute iniziali. Prima di entrare nel vivo di cifre e destinatari, è interessante sapere quali sono state le risorse per i rinnovi e gli aumenti.
Nel 2019 l'incremento è stato pari all'1,3%, nel 2020 del 2,01% e nel 2022 potrebbe essere del 4,07%. In ogni caso non è ancora chiaro o comunque non è stato ancora definito una volta per tutte a quanto ammonterà l'aumento in busta paga per i dipendenti che saranno chiamati in causa. Vediamo quindi
Non tutte le categorie di lavoratori dovranno attendesi un aumento dello stipendio nel 2022. Saranno però coinvolti il personale docente delle scuole e i lavoratori Ata ovvero il personale amministrativo, tecnico e ausiliario degli istituti e scuole di istruzione primaria e secondaria, delle istituzioni educative e degli istituti e scuole speciali statali.
In pratica sono tutti colore che esercitano funzioni amministrative, contabili, gestionali, strumentali, operative e di sorveglianza collegate all'attività delle istituzioni scolastiche.
La seconda categoria di lavoratori per cui il governo sta lavorando a un aumento di stipendio è quella dei medici e infermieri. Dopodiché con le risorse disponibili per il rinnovo del contratto della pubblica amministrazione è atteso un incremento di stipendio per le forze dell'ordine.
In ogni caso è tutto da verificare l'esito del rinnovo del contratto di lavoro con relativo aumento della retribuzione mensile per le varie forze dell'ordine operanti in Italia ovvero gli appartenenti a Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di finanza, Corpo forestale, Polizia penitenziaria, Vigili del fuoco, Aeronautica militare, Esercito italiano, Marina militare, Corpo militare volontario della Croce rossa italiana, Corpo delle infermiere volontarie della Croce rossa italiana, Corpo militare dell'Esercito italiano del Sovrano militare Ordine di Malta, Capitanerie di porto.
Come premesso, è tutto da scoprire a quanto ammonterà l'aumento degli stipendi per il personale coinvolto. Tuttavia le prime stime ci aiutano a capire quale sarà la direzione intrapresa dal governo.
Secondo l'Associazione nazionale insegnanti e formatori (Anief), l'incremento sarebbe di poco superiore a 1.100 euro lordi annui per lavoratore ovvero tra 40 e 50 euro netti in busta paga.
Per quanto riguarda medici e infermieri, l'esecutivo ha per ora rispettivamente stanziato 500 milioni di euro per l'aumento del 27% dell'indennità di esclusiva con il Servizio sanitario regionale e riconosciuta una indennità professionale specifica da finanziare con 235 milioni euro.
Capitolo forze dell'ordine, la partita è aperta ed è già in corso la battaglia se il Sindacato autonomo di Polizia afferma che le risorse non sono adeguate poiché è necessario rivedere anche le indennità dei servizi operativi.