Dallo scenario retributivo di Primark nel 2025 alle differenze territoriali e ai confronti con la media nazionale, stipendi, benefit, ruoli chiave e opportunità di crescita interna nel settore retail.
Il settore retail, in Italia come all'estero, rappresenta uno dei comparti con maggiore richiesta di forza lavoro, soprattutto nelle grandi catene internazionali come Primark. La stabilità, la crescita costante e l'espansione sul territorio nazionale portano molte persone a valutare un impiego nei grandi marchi della distribuzione.
Gli stipendi nel retail assumono, quindi, un valore centrale, influenzando direttamente la qualità della vita dei lavoratori e la capacità delle aziende di attrarre e mantenere personale qualificato. Il tema retributivo, insieme alle condizioni lavorative e ai percorsi di carriera, è oggetto di crescente interesse, soprattutto considerando le disparità tra diverse aree geografiche e il confronto con le medie salariali nazionali e internazionali.
All'interno dei negozi Primark si distinguono diverse figure manageriali, ognuna con precise responsabilità che contribuiscono all'efficienza dell'intera struttura:
L'analisi dei dati relativi ai stipendi medi 2025 di chi lavora in Primark restituisce una panoramica aggiornata sulle retribuzioni delle posizioni. Per il ruolo di Store Manager la retribuzione annua lorda (RAL) parte da circa 46.000 euro, cui si aggiungono bonus variabili commisurati ai risultati ottenuti. Per figure con esperienza consolidata, la RAL può subire adeguamenti, sempre in linea con il livello Quadro del CCNL Commercio.
Il Team Manager risulta inquadrato al 2° livello del medesimo CCNL con una RAL iniziale di 31.000 euro, anch'essa oggetto di incrementi progressivi legati agli anni di servizio e ai risultati individuali. Tutte le posizioni prevedono contributi per l'affitto (fino a 1.500 euro lordi mensili per 18 mesi) e rimborsi spese in caso di trasferimento tra città:
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Ruolo |
RAL min. 2025 |
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Store Manager |
€ 46.000 + bonus |
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Team Manager |
€ 31.000 |
I livelli retributivi, aggiornati alle policy 2025, vengono inoltre supportati da una serie di benefit e vantaggi extra, tra cui assicurazione sulla vita, polizze contro gli infortuni e formazione continua.
L'ambiente di lavoro proposto dalla multinazionale irlandese si caratterizza per una pluralità di benefit rivolti ai dipendenti, che vanno ben oltre il mero aspetto salariale. Oltre alla copertura sanitaria prevista dal contratto collettivo, viene erogata una polizza infortuni anche per eventi extra-lavorativi, cui si aggiunge l'accesso a programmi di supporto come "Parliamo Assieme" per consulenze gratuite in ambiti di benessere, salute mentale e questioni legali/finanziarie per il lavoratore e la sua famiglia:
Le differenze territoriali incidono significativamente sugli stipendi percepiti, non solo dai collaboratori Primark ma dall'intero comparto retail in Italia. Al Nord, la media delle retribuzioni mensili lorde si attesta attorno ai 2.000 euro, mentre nel Mezzogiorno si appena supera la soglia dei 1.350 euro. Il divario annuo arriva così a sfiorare gli 8.450 euro, secondo le ultime analisi di settore:
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Area geografica |
Stipendio medio lordo mensile |
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Nord Italia |
€ 2.000 |
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Sud Italia |
€ 1.350 |
La differenza deriva dal maggiore costo della vita e dalla concentrazione di grandi gruppi industriali nelle regioni settentrionali, mentre al Sud prevalgono forme contrattuali più precarie e realtà aziendali di minor dimensione. Anche il livello delle tredicesime e dei bonus mostra una certa distanza tra le due macro-aree, con effetti sulla motivazione, la mobilità e la soddisfazione dei lavoratori retail.
Se si confrontano gli stipendi medi del settore retail italiano con quelli dei principali Paesi OCSE, emerge un divario piuttosto netto. Nel 2023 la retribuzione media annua italiana (in valori PPS) è stata di 24.000, inferiore ai livelli riscontrati in Francia (28.500), Germania (34.900) e Spagna (24.500). L'Italia si posiziona alla 19° posizione nella classifica europea, penalizzata da una pressione fiscale elevata e dagli effetti dell'inflazione sul potere d'acquisto reale.
In questo scenario, la RAL proposta da Primark per i ruoli manageriali resta competitiva rispetto alla media nazionale del comparto retail, pur dovendo misurarsi con aspettative crescenti da parte dei lavoratori che guardano alle condizioni offerte dai competitor esteri. Lo scarto salariale nei confronti del Nord Europa e degli altri big europei è spesso determinato anche da politiche fiscali e previdenziali più favorevoli.
Uno degli elementi nella politica HR di Primark risiede nell'attenzione allo sviluppo professionale del personale. L'azienda promuove percorsi strutturati come "Grow with us", che garantiscono opportunità concrete di avanzamento verticale: oltre l'80% dei manager ha ottenuto una promozione interna negli ultimi anni, con alcuni store che hanno registrato il 100% di dirigenti provenienti dall'organico locale: