Bonus e contributi (anche a fondo perduto) più convenienti per case e giardini dopo blocco bonus 110

Da bonus a contributi anche a fondo perduto: quali sono le agevolazioni disponibili quest’anno per case e giardini e cosa prevedono

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
Bonus e contributi (anche a fondo perdut

Ci sono bonus e contributi anche a fondo perduto convenienti per case e giardini dopo problemi bonus 110%?

Mentre si discute di blocco di cessione del credito e sconto in fattura per il superbonus, ridotto quest’anno dal 110% al 90%, sono diversi i bonus per case 2023 ancora in vigore nonché contributi a fondo perduto disponibili per installare pannelli solari in casa. 

Quali sono bonus e contributi (anche a fondo perduto) più convenienti per case e giardini dopo problemi bonus 110% (ora 90%)? Mentre si discute di blocco di cessione del credito e sconto in fattura per il superbonus, le regole per usufruirne sono già cambiate e si affiancano ai bonus in vigore per case e giardini. Vediamo quali sono quelli più conveniente.

  • Bonus 100% modificato al 90% e modifiche e problemi
  • Bonus e contributi anche a fondo perduto più convenienti per case e giardini 2023


Bonus 100% modificato al 90% e modifiche e problemi

Il superbonus 110% è stato modificato nel 2023, ridotto al 90% e con una serie di condizioni per usufruire della detrazione. 

Il bonus 90% nel 2023 continua ad essere valido per lavori sia trainati e trainanti e per garantire il miglioramento energetico di casa o edificio, come:

  • isolamento termico sugli involucri, per esempio per fare il cappotto termico di casa;
  • sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale sulle parti comuni;
  • sostituzione di impianti di climatizzazione invernale sugli edifici unifamiliari o sulle unità immobiliari di edifici plurifamiliari funzionalmente indipendenti;
  • lavori antisismici;
  • interventi di efficientamento energetico
  • installazione di impianti solari fotovoltaici e sistemi di accumulo;
  • realizzazione di infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici;
  • eliminazione delle barriere architettoniche.

Il superbonus è passato dal 110% al 90% sia per i condomìni sia per gli edifici posseduti da un unico proprietario, o in comproprietà tra più soggetti, contenenti fino a 4 unità immobiliari, mentre per i condomini, il superbonus continuerà ad essere al 110% se:

  • l’assemblea ha deliberato i lavori entro il 18 novembre 2022 e la CILAS (o la richiesta del titolo abilitativo) è stata presentata entro il 31 dicembre 2022;
  • l’assemblea ha deliberato i lavori dal 19 al 24 novembre 2022 e la CILAS (o la richiesta del titolo abilitativo) è stata presentata entro il 25 novembre 2022.
  • la richiesta del titolo abilitativo per gli interventi di demolizione e ricostruzione è presentata entro il 31 dicembre 2022.

  
Continua invece ad essere al 110% il superbonus per gli edifici fino a 4 unità immobiliari solo se la CILAS è stata presentata entro il 25 novembre 2022 e se il titolo abilitativo, per un intervento di demolizione e ricostruzione, è tato richiesto entro il 31 dicembre 2022.
 
Anche per gli edifici unifamiliari, il superbonus resta al 110% ma solo se sugli stessi immobili al 30 settembre 2022 siano stati effettuati lavori per almeno il 30% dell’intervento complessivo, mentre scende al 90% se il proprietario ha un reddito entro i 15mila euro. In tal caso, il superbonus al 90% può essere fruito fino al 31 dicembre 2023.


 
Bonus e contributi anche a fondo perduto più convenienti per case e giardini 2023

Insieme al superbonus 110% ridotto al 90% e per cui si attendono dal governo risposte sul nuovo blocco per cessioni del credito e sconti in fattura, che sta facendo discutere e protesta non poco, tra i bonus convenienti per case e giardini nel 2023 c’è ancora certamente il bonus ristrutturazioni per rifare una casa con lavori di ristrutturazione o anche di demolizione e ricostruzione. 

Il bonus ristrutturazioni prevede una detrazione fiscale al 50% per chi effettua una ristrutturazione edilizia del proprio immobile per un importo massimo di 96mila euro, fruibile in 10 quote annuali dello stesso importo e può essere richiesto da tutti coloro che hanno intenzione di ristrutturare casa, contribuenti che pagano imposte sui redditi, residenti o non residenti in Italia, proprietari o altri soggetti che sostengono le spese come locatari o comodatari, titolari di un diritto reale di godimento, soci di cooperative divise e indivise.

Al bonus ristrutturazioni è collegato il bonus mobili, che per chi effettua lavori di ristrutturazione edilizia ordinaria della propria casa e permette di avere una detrazione Irpef al 50% per l'acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A per i forni) per l’arredamento di un immobile oggetto di ristrutturazione. 

La detrazione vale su una spesa massima di 8mila euro, viene divisa dieci quote annuali di pari importo e per beneficiarne bisogna effettuare i pagamenti con strumenti tracciabili e conservare tutti i documenti, fatture, scontrini, ricevute, che attestano l’effettiva spesa sostenuta in modo da poterla giustificare nel caso di eventuali controlli fiscali.

E’ possibile usufruire del bonus mobili sia per l’acquisto ogni genere di arredamento e mobile, sia per l’acquisto di apparecchi di illuminazione di complemento dell’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione e sia per l’acquisto di grandi elettrodomestici, purchè dotati di etichetta energetica di classe A+ o superiore, A o superiore per i forni.

C’è poi il bonus giardini, detrazione Irpef del 36% sulle spese sostenute per lavori di sistemazione e miglioramento di spazi verdi e giardini che viene ripartita in dieci quote annuali di pari importo, su un importo massimo di 5.000 euro per lavori su unità immobiliare a uso abitativo, per cui la detrazione massima che si può ottenere è di 1.800 euro (36% di 5.000) per immobile. 

Si può avere il bonus giardini 2023 per diversi lavori come:

  • realizzazione di coperture a verde;
  • realizzazione di giardini pensili;
  • sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione pozzi
  • spese di progettazione e manutenzione relative all'esecuzione dei precedenti interventi;
  • realizzazione di impianti di irrigazione e di pozzi;
  • riqualificazione di prati;
  • grandi potature;
  • fornitura di pianti e arbusti.

Il bonus giardini 2023 spetta a tutti i contribuenti che possiedono o detengono, sulla base di un titolo idoneo, un immobile in cui vogliono effettuare interventi per miglioramento di spazi verdi, vale a dire:

  • proprietari di immobili;
  • nudi proprietari;
  • inquilini di case in affitto;
  • chi gode di un diritto reale di godimento come l’usufrutto;
  • chi ha l’immobile in comodato
  • imprese;
  • chi usa l’immobile per l’esercizio dell’attività professionale;
  • case popolari;
  • associazioni tra professionisti;
  • enti pubblici o privati che versano l’Ires.

Per case e giardini è disponibile nel 2023 anche il sismabonbus, di cui si può usufruire per gli interventi nelle aree colpite da eventi sismici e per lavori di riqualificazione antisismica su parti degli edifici o singole unità immobiliari e per l’acquisto di immobili antisismici.

Il sismabonus prevede detrazioni dal 50% all’85% a seconda del tipo di interventi che vengono effettuati su singole case o edifici condominiali. E’, inoltre, possibile usufruire del bonus con cessione del credito e sconto in fattura.

Il sismabonus spetta solo alle persone fisiche, ai condomini, agli istituti autonomi delle case popolari, alle cooperative di abitazione con proprietà divisa ed infine alle società sportive dilettantistiche e associazioni. Non rientrano nel sismabonus eventuali lavori su unità immobiliari rientranti nella categoria catastale A/1, A/8 e A/9, quindi le abitazioni in ville, le abitazioni di tipo signorile, i palazzi, i castelli di eminente pregio storico e artistico.

C’è poi anche l’ecobonus e sempre con due detrazioni, al 65% e al 50%, per lavori in casa o giardino che migliorano l’efficientamento energetico, per esempio sostituzione scaldacqua tradizionali con scaldacqua a pompa di calore, per limiti di spesa fino a 30mila euro, o installazione impianti di climatizzazione invernale con generatori di calore alimentabili a biomasse combustibili, entro limiti di spesa di 30mila euro, installazione di caldaie a condensazione su singole unità immobiliari con efficienza energetica per riscaldamento superiore o pari al 90%, entro limiti di spesa di 30mila euro, o acquisto e sostituzione di finestre comprensive di infissi, entro limiti di spesa di 60mila euro, o acquisto e installazione di schermature solari, entro limiti di spesa di 60mila euro.    

Sono, inoltre, disponibili quest’anno 2023 nuovi contributi a fondo perduto per l’installazione di impianti fotovoltaici da installare in casa. I contributi a fondo perduto per pannelli solari si possono ottenere per le spese relative all’acquisto e installazione degli impianti e lavori correlati, spese per il monitoraggio dell’impianto, per spese tecniche, spese di istruttoria e di gestione della pratica, ma anche per oneri di sicurezza sostenuti per l’intervento.

Possono presentare la domanda per i contributi a fondo perduto per l’installazione di pannelli solari i proprietari per una sola unità immobiliare. Le domande possono essere inviate online dal momento della pubblicazione dei diversi bandi regionali e i contributi a fondo perduto sono concessi in misura non superiore al 40% del costo totale dell’intervento. Non possono usufruire dei contributi a fondo perduto per installazione di pannelli solari coloro che hanno già usufruito del superbonus nazionale.