Come si può risparmiare sullo stipendio badanti con agevolazioni, bonus e detrazioni

Quali sono le agevolazioni attualmente disponibili che permettono di risparmiare se si assume una badante: condizioni in vigore e cosa prevedono leggi in vigore

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
Come si può risparmiare sullo stipendio

Come si può risparmiare sullo stipendio badanti con agevolazioni, bonus e detrazioni 2022?

E’ possibile risparmiare sullo stipendio delle badanti usufruendo di una serie di agevolazioni, bonus e detrazioni 2022 validi solo a condizione di soddisfare precise condizioni. In base a tipo di assunzione della badante, e relativa assistenza al soggetto che deve prestare, si può infatti, usufruire di detrazioni per assunzioni badanti che assistono persone non autosufficienti o deduzioni per spese badanti per servizi domestici. 

Come si può risparmiare sullo stipendio badanti con agevolazioni, bonus e detrazioni 2022? Assumere una badante, soprattutto se convivente, implica diversi costi per una famiglia e si tratta di costi che a volte possono essere anche elevati. Tuttavia, esiste la possibilità di usufruire di una serie di detrazioni che permettono di abbassare i costi di assunzione di una badante. Vediamo quali sono agevolazioni, bonus e detrazioni 2022 disponibili per risparmiare sull’assunzione di una badante. 

  • Detrazioni per badanti che assistono persone non autosufficienti
  • Bonus Cassacolf per badanti di persone non autosufficienti
  • Agevolazioni per stipendio badanti per i servizi domestici 
  • Quanto costa lo stipendio di una badante 

Detrazioni per badanti che assistono persone non autosufficienti

Le leggi in vigore permettono di risparmiare sullo stipendio delle badanti se assunte per l’assistenza di persone non autosufficienti. Sono, infatti, previste detrazioni nella misura del 19% per le spese sostenute per gli addetti all'assistenza personale nei casi di non autosufficienza della persona con disabilità nel compimento degli atti della vita quotidiana.

La detrazione vale su un ammontare di spesa entro i 2.100 euro. Ciò significa che se un contribuente spende per esempio 8.000 euro per la badante, può detrarre comunque 2.100 euro e il 19% (399 euro) viene detratto dall'imposta dovuta all'erario.

E’, però, previsto un limite di reddito per il datore di lavoro: se, infatti, il suo reddito supera i 40mila euro annui, non può usufruire della detrazione prevista. La detrazione del 19% per badanti che assistono persone non autosufficienti vale sia per il diretto interessato e sia per i familiari di cui il soggetto non autosufficiente risulta fiscalmente a carico.

La detrazione delle spese per badanti che si occupano di assistenza personale è cumulabile con la deduzione delle spese per i servizi domestici.

Bonus Cassacolf per badanti di persone non autosufficienti

Cassacolf ha, inoltre, specificatamente previsto un bonus fino a 3600 euro ripartiti in 12 mensilità da 300 euro l’una come rimborso per i datori di lavoro, che possono essere anziani o no, che si trovano in una condizione permanente di non autosufficienza.

Per poter usufruire di tale bonus, il datore di lavoro della badante deve soddisfare specifici requisiti che sono:

  • essere iscritto alla Cassacolf;
  • aver versato almeno un anno di contributi in favore della Cassacolf;
  • avere una posizione contributiva regolare e non aver mai saltato uno o più versamenti.

Per fare richiesta del bonus bisogna accedere al sito di Cassacolf e scaricare l’apposito modulo a compilare e reinviare.
 

Agevolazioni per stipendio badanti per i servizi domestici 

Ulteriori agevolazioni previste per permettere di risparmiare sullo stipendio delle badanti sono le deduzioni previste sulle spese per servizi domestici, agevolazioni di cui si può usufruire solo se la badante è assunta con regolare contratto di lavoro. 

In tal caso viene riconosciuta una deduzione dal reddito, indipendentemente dal relativo importo, fino a 1.549,37 euro e si possono portare in deduzione contributi previdenziali e assistenziali della badante.

Ciò significa che non si possono dedurre quote di stipendio della badante relative alla retribuzione di fatto spettante alla lavoratrice, ma solo i versamenti dovuti dai datori di lavoro all’istituto previdenziale. La deduzione, nei limiti di legge previsti, spetta sia al soggetto interessato che assume la badante sia ai familiari di cui lo stesso soggetto risulta fiscalmente a carico. 

Quanto costa lo stipendio di una badante 

Gli stipendi attualmente previsti per le badanti in base ai livelli di inquadramento sono i seguenti: 

  • per il Livello D Super, 1232,33 euro e per assistenza notturna 1417,21 euro;
  • per il Livello D, 1173,65 euro;
  • per il Livello C Super, 997,71 euro e per assistenza notturna 1147,24 euro;
  • per il Livello C, 938,94; 680,71 se conviventi e fino a 30 ore settimanali;
  • per il Livello B Super, 880,24 euro, per assistenza notturna 1012,27 euro, 616,18 se conviventi, fino a 30 ore settimanali;
  • per il Livello B, 821,56 euro, 586,83 euro se conviventi e fino a 30 ore settimanali;
  • per il Livello A Super, 762,88 euro;
  • per il Livello A 645,50 euro.

Insieme allo stipendio bisogna considerare ulteriori costi per indennità di vitto e alloggio per le badanti conviventi, tredicesima mensilità, Tfr, contributi previdenziali, tasse, nuove indennità previste da rinnovo di Ccnl e i costi per le famiglie si alzano.  

Entrando più nel dettaglio, bisogna, infatti, considerare costi per:

  • indennità di vitto e alloggio, di 5,61 euro, ripartiti tra 1,96 euro per ogni colazione, pranzo e cena, e 1,69 euro per l’alloggio e:
  • contributi previdenziali, da versare all’Inps ogni 3 mesi, comprendendo anche il contributo Cassacolf, obbligatorio per tutti i rapporti di lavoro che sono regolati dal Ccnl Lavoro domestico;
  • tredicesima mensilità, i cui ratei maturano a seconda del lavoro prestato;
  • scatti di anzianità, ogni due anni di servizio per una maggiorazione del 4% dello stipendio minimo del proprio Livello previsto da contratto;
  • quota di Trf (Trattamento di fine rapporto) da liquidare alla badante al termine del rapporto di lavoro.